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Crollo delle chiese 1.
Spiritualità

IL CROLLO DELLE CHIESE – 1a parte

Siamo in un momento storico che rappresenta una svolta radicale rispetto al passato. Il fenomeno Covid ha innescato violentemente questa svolta, a noi spetta come indirizzare questa svolta.

Il progetto dei poteri costituiti a livello mondiale è indirizzato verso una società a libertà controllata e limitata attraverso strumenti che non riconoscono la dignità della persona umana. I pretesti per questo indirizzo sono simili a dogmi che di verità non hanno niente, ma che sono imposti con la violenza e fanno leva sul terrore fatto serpeggiare fra la popolazione. Chi non obbedisce viene emarginato ed escluso dalla normale vita sociale. Ecco gli strumenti che il potere usa: dogma-paura-obbedienza-esclusione. Non c’è bisogno di descriverli tanto sono evidenti, e comunque, per chi ne avesse bisogno, sono molto bene illustrati e dimostrati nei messaggi di Mons. Viganò, più chiari di molti altri discorsi.

Molti di noi siamo stati colti di sorpresa, non ci aspettavamo un ritorno a sistemi che sembravano appannaggio della Cina comunista, della Germania Est e dei paesi oltre la vecchia cortina di ferro, oltre che del nazismo e del fascismo. Si viveva in un sistema di pseudo-libertà che addormentava le coscienze, dove i veri valori della vita erano affossati.

Chi cede ai ricatti del potere, assecondandolo nelle sue ricette, è perchè ha nostalgia di quella pseudo libertà, non certo per un riscatto della propria dignità personale.

Ma, ci chiediamo, eravamo proprio così lontani da un ritorno a questi sistemi oppressivi-dittatoriali? Qui siamo al discorso sulle chiese, ed in particolare, per noi italiani (ma non solo), sulla chiesa di Roma. La nostra religiosità si nutriva (e ancora si nutre) proprio di quegli elementi prima descritti:

1. IL DOGMA che per sua natura si impone senza discussione e si considera vero in quanto dettato dall’autorità costituita, non per una sua verità intrinseca.

2. LA PAURA: per i fedeli c’è la minaccia di un inferno eterno solo se affiora qualche dubbio: la paura è l’elemento di persuasione e di coesione.

3. L’OBBEDIENZA è pretesa quindi in modo assoluto, come se i fedeli fossero dei robot o dei cadaveri (“perinde ac cadaver”, recitano i Gesuiti).

4. L’ESCLUSIONE: non ci può più essere un’inquisizione con le note estreme violenze, ma i principi che la giustificavano sono ancora gli stessi.

Possiamo dire che il regime dittatoriale che si sta imponendo nella società ha principi che sono identici a quelli della chiesa istituzionale. Se per secoli il popolo ha accettato i princìpi ecclesiastici, non deve destare meraviglia che sia disposta ad accettare anche quelli sociali.

Ma, si potrebbe pensare, i princìpi evangelici parlano di libertà e amore e quindi ci si potrebbe aspettare una conversione dell’ultimo momento da parte dell’istituzione-chiesa, anche se nella storia è successo proprio il contrario.

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