IDEE E OGGETTI IN SCAMBIO COME UN TEMPO O COME VUOLE IL FUTURO
Negli ultimi mesi assisto alla formazione di gruppi e comunità che uniscono persone di varie parti d’Italia.
Queste persone, hanno in comune gli stessi valori e il medesimo senso di libertà di cui si sentono private da qualche anno a questa parte.
Oggi accade più di ieri e fa parte del futuro.
Poco a poco tante persone vengono a dover fare a meno del proprio lavoro e della vicinanza dei propri cari in nome di vari limiti e costrizioni.
La cosa che accade in una comunità è di farsi forza gli uni con gli altri e cercare una linea di azione per rimediare ai nostri bisogni.
Che sogno riunire tutte le forze per un aiuto reciproco, che bella cosa!
Questi esempi ci insegnano che ci vuole un’idea, una traccia per la sua realizzazione e l’impegno di tante persone.
Un amico, Mauro, in provincia di Mantova, ha da qualche mese proposto un appuntamento specifico per realizzare il “baratto”, una forma antica di commercio.
Esso presuppone che entrambe le parti vengano soddisfatte in un’esigenza senza l’impiego di denaro. La sua mancanza in questo periodo di crisi fa disperare tanto le persone per i motivi a noi ben noti.
In un momento in cui si parla di economia circolare, di green (verde) ovvero di riciclo, lo scambio fa rivivere le cose. Questo può rivestire un valore educativo in quanto forma di circolazione sostenibile di beni e di oggetti.
In questa attività, Mauro ha incontrato aderenti a vari gruppi che in questo modo possono conoscere i clemm, (circoli etici locali mondo migliore) grazie al passaparola che si può e si vuole attivare.
Allora diamo inizio al nuovo futuro.