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Aproposito di rimpianto
Scuola e Formazione

A proposito di… rimpianto

A proposito di … sentimenti ed emozioni:  il rimpianto

Oggi è una giornata in cui il rimpianto affiora…

Sarà questa grigia nebbia autunnale, la tristezza per i recenti fatti accaduti nel mondo, la delusione verso talune persone intorno a me… Provo una recrudescenza di emozioni che mi porta a quello che io considero tra i più fastidiosi sentimenti da affrontare: il rimpianto.               

Mi dico sempre: il passato è andato, quel che potevo fare è stato fatto. Che c’è dunque da recriminare? Nulla!

Eppure… il rimpianto, puntuale,  risale e si ripresenta.

Rimpianto: un po’ di etimologia

Questo vocabolo, usato come sostantivo o aggettivo ci parla di qualcosa che è andato perduto o meglio ripensato con amara nostalgia.

Quando nasce e cresce nel cuore… niente da fare, va gestito, affrontato, spiegato!

Allora che faccio? Posso osservarlo e lasciarlo andare o affrontarlo. Scelgo di scriverne… Forse guardarlo in faccia e viverlo mi potrà servire,  per  superarlo. E soprattutto mi eviterà disturbi psicosomatici!

Il rimpianto: che tipo di emozione è, per me

A mio parere il rimpianto è una delle emozioni più scomode che si possano provare! Una delle sensazioni più “appiccicose”… perché  ti si imprime addosso e ti tiene legato, proprio “incollato” al passato. Che disagio!

Poi leggo, studio, approfondisco e, come spesso succede, riaffiora qualcosa che avevo imparato, anni fa: anche la peggiore delle esperienze può diventare una risorsa. Fino a ieri questo principio è stato valido, spesso. Varrà anche oggi? Procedo nella mia ricerca interiore.

Rivolgo il pensiero a me, alle ipotetiche ragioni che hanno fatto scaturire questa condizione emozionale e mi interrogo: come posso trasformarla in qualcosa di utile per migliorare le mie relazioni? Come fare per migliorare tutte,  anche quelle complicate e negative?

Che cosa serve per superare questa discutibile emozione?

Forse servono spunti e pratiche.  Azioni facili ma potenti, efficaci e applicabili nella vita di tutti i giorni… per aiutarmi a sviluppare la gioia e tornare ad avere il cuore libero, indipendente e scevro da tanto magonare!

Forse è sufficiente liberare la mia vita dal giudizio, ritrovare pace interiore e affrontare con serenità gli imprevisti , le persone e le situazioni più complicate. Qualcosa che pensavo di aver consolidato, credevo che già mi appartenesse: mi accorgo che oggi l’ ho dimenticato.

Dunque occorre un ripasso, come a scuola. Allora torno al  rimpianto e ad alcuni metodi per modificarlo. Voglio provare a trasformarlo:   da “emozione scomoda e appiccicosa” ad uno “stratagemma per migliorare comunicazione e interazione“,      partendo  da quella più importante: quella che ho con me stessa.

Dal mio quederno di  “appunti per la vita

Ricordo di aver annotato, nel mio quaderno degli “appunti per la vita” alcune cose importanti,  ascoltate ad un corso di crescita personale, uno che mi era particolarmente piaciuto… Ma era tempo fa, non ricordo neppure chi fosse il formatore, quindi mi è impossibile citarlo, perdonatemi… so però che quanto indicava è valido, anche oggi. Suggeriva questo…

Ecco  4 modi per trasformare il rimpianto in una risorsa

1- Dai un nome a ciò che provi

Prova a riconoscere ciò che stai provando e definisci di che si tratta: senso di colpa per  avere agito in n certo modo,  potendo  invece fare diversamente? Tristezza per come sono andate le cose? Rammarico perché senti  di avere perso qualcosa di importante? Senso di impotenza?

Dai un nome a ciò che provi e annotalo su un diario o su un pezzo di carta.

Fissalo, nero su bianco, perché questo ti aiuta ad avere una conversazione onesta, faccia a faccia, con te stesso.

Ora passa al secondo modo per trasformare il rimpianto in una risorsa

2- Sii gentile con te stesso

Si è spesso pronti ad incolpare noi stessi quando le cose vanno male o ci sentiamo sbagliati, per quello che abbiamo fatto. Possiamo essere così insensibili nei nostri confronti?

Ci critichiamo e ci incolpiamo ma il rimpianto, in questo senso, è come il vento che soffia sulla brace per alimentarla. Quindi, spegnamolo:  stabiliamo di praticare la gentilezza nei nostri confronti e proviamo a trattare  il rimpianto con auto-compassione. Proviamo ad esserci amici, perdonarci e volerci bene! Una scelta che dà esiti meravigliosi.

Allora, scopriamo la sfida del cambiamento: provare a intendere ogni sentimento di rimpianto con gentilezza e curiosità. Concedersi il permesso di perdonarsi per i pensieri, le scelte e le azioni che abbiamo fatto.

3 – Cambia punto di vista e pensa al rimpianto come un promemoria dei tuoi valori

Ecco la novità: i rimpianti sono una risorsa, perché ci ricordano quali sono i nostri valori!

Se rimpiangi

  • una relazione che si è conclusa male, la sofferenza ti ricorda che credi nell’Amore
  • di aver dato meno di ciò che potevi in una certa occasione al lavoro, significa che l’onestà e l’integrità sono valori che per te contano!
  • se hai mancato nel modo di stare accanto ad un amico che aveva bisogno, significa che dai valore all’amicizia, al supporto e alla compassione.

Ricordare a noi stessi i valori in base ai quali vogliamo vivere la nostra vita ci aiuta a prendere decisioni,  in linea con essi. Per questo, il rimpianto può, a tutti gli effetti, diventare una risorsa per ricordarti chi sei e come vuoi agire nel mondo.

4 – Intendilo come un modo per allenare la tua elasticità emotiva.

Le persone emotivamente elastiche sono brave a gestire il loro mondo interiore di emozioni e possono interagire con esse consapevolmente, perché sanno che le emozioni sono transitorie.  Noi dobbiamo possedere le nostre emozioni, mica il contrario!       L’elasticità emozionale è un tesoro:  quando il rimpianto fa capolino nella tua vita e attiva emozioni difficili come la sofferenza, il disagio, il senso di inadeguatezza, l’insicurezza puoi sempre invocare la tua capacità di rispondere con un atteggiamento più aperto, più forte e dare significato..

Concludendo…

<<Ricorda che il rimpianto è naturalmente legato alle relazioni che abbiamo con gli altri e migliorare le nostre relazioni è uno dei passi più importanti nel cammino dell’evoluzione personale, professionale, emozionale e spirituale.>>

Flora Crosara

4 Comments

  • sergio giacomazzi

    Il rimpianto è un qualcosa che mi appartiene non più per la mia più importante relazione,ma quanto invece per il cattivo rapporto con i miei due figli.non riesco tutt’ ora a ricavarne ,come tu suggerisci,uno sprone per fare meglio.
    È uno specie di tarlo che intacca piano piano il mio cuore,che porta di continuo la mia mente a cercare cosa non va anziché gioire dei tanti privilegi che il buon Dio mi offre.credo nell’ universo nel suo potere e se proprio in un momento no come quello di oggi mi ha fatto incontrare voi e te, Flora forse una speranza c’è.ora ti lascio e scriverò una poesia bruttissima ma che mi darà sollievo e pace.
    Ciao
    Sergio

    • Flora Crosara

      Flora Crosara

      Ciao Sergio! Intanto grazie infinite per aver letto e commentato il mio articolo. Sono dell’idea che i momenti tristi siano patromonio di ognuno di noi e soprattutto che ognuno abbia proprie modalità di reazione di fronte a ciò che la vita riserva. Importante non starci troppo male e non soffrire oltre misura. Hai fatto una profonda disamina sul tuo stato emotivo e ne hai identificato le cause, mi pare. Questo è già un buon passo in avanti! Scrivi anche le parole “gioire dei tanti privilegi che il buon Dio mi offre”… fai prevalere questo nel tuo cuore e crea la sensazione gioiosa che questo riconoscimento ti può portare. Noi siamo esseri di Luce e nella luce del bene dobbiamo vivere: senza alcuna aspettativa, bandendo il senso di colpa, scegliendo di fare ciò che il cuore ci suggerisce, non sentendoci vittime di comportamenti altrui. Ognuno ha la propria responsabilità nelle azioni e nelle scelte. Mi dici che scrivi poesie:bravo! Ricorda che nulla di ciò che scriviamo è bruttissimo. Io penso sia bello a prescindere, perchè frutto del nostro cuore, della nostra Anima. Vedi? Io pensi sia stato bello leggere la parte conclusiva del tuo messaggio: una speranza c’è sempre, ne sono convinta… e soprattutto ogni esperienza ci insegna qualcosa: attraversiamola e cogliamone il senso…ci aiuterà a comprendere e a dare senso alla vita! Buon cammino e ancora GRAZIE per averci permesso di incontrarti!

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