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Lo studiolo di Federico Da Montefeltro tarsie
Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

Lo studiolo di Federico Da Montefeltro

Lo studiolo di Federico Da Montefeltro. Il più bell’ambiente del palazzo ducale di Urbino, mi ha lasciato a bocca aperta.

Nello scorso articolo, vi ho parlato della mia visita frettolosa al Palazzo ducale di Urbino, e mi stavo per perdere l’ambiente più suggestivo ed affascinante dell’intero edificio lo studiolo di Federico Da Montefeltro.

E’ uno degli ambienti più famosi dell’intero palazzo perché, oltre ad essere un capolavoro dell’intarsio. è l’unico rimasto intatto.

Per questo motivo, ci troviamo al cospetto di un opera che ci permette di osservare il  gusto sfarzoso di una corte del ‘400.

Da appassionata del legno quale sono, entrare in quel piccolo ambiente, le cui pareti erano interamente ricoperte di splendide tarsie, mi ha lasciato a bocca aperta ma allo stesso tempo, ho avuto la sensazione di calore propria di un ambiente in cui ti senti a tuo agio e ti sembra famigliare.

L’importanza del duca di Urbino
dal punto di vista culturale

Prima di addentrarci in questo ambiente, vorrei parlarvi della figura di Federico, per farvi comprendere meglio l’importanza di questo luogo

Lo studiolo di Federico Da Montrefeltro Ritratto

Era un uomo intellettualmente elevato che, oltre ad essere stato un abile condottiero, portò alla sua corte personaggi come Piero della Francesca uno dei più importanti artisti  rinascimentali.

Questo permise alla città di diventare un centro culturale di grande importanza rivestendo il ruolo di polo di rinnovamento in molti ambiti.

Per dare la dimensione delle differenti influenze culturali che resero in quel periodo la corte urbinate molto rinomata, basti pensare che vi soggiornarono artisti anche da paesi stranieri come vedremo in seguito.

Che cos’è uno studiolo

Un luogo di cultura che non doveva mancare nelle grandi dimore delle capitali rinascimentali come ad esempio Firenze e molte altre

Lo studiolo di Federico Damontefeltro particola galleria degli uomini illustri AristoteleUrbino non faceva eccezione.

All’interno dello studiolo, le personalità più illustri come Federico, studiavano e riflettevano ritagliandosi degli spazzi di crescita personale.

La mentalità da finissimo intellettuale del duca, inoltre permise alla città di Urbino di diventare centro culturale di prima importanza nel rinascimento (per questo motivo, ancora oggi è sede di una delle più prestigiose università italiane).

La stanza

Un ambiente sproporzionato, piccolo ma molto alto che gli artisti seppero mettere in risalto con uno stratagemma

Lo studiolo di Federico Damontefeltro Tarsie e galleria degli uomini illustriSuddivisero in 2 parti l’altezza decorandole in modo differente: la prima, e più bassa con tarsie, mentre nella parte superiore con una galleria di personaggi illustri.

Questo, serve per spezzare l’altezza sproporzionata dell’ambiente.

Che cos’è una tarsia?

E’ la ricreazioni di immagini, attraverso l’incastro di pezzi di legno di diverse essenze

Lo studiolo di Federico Damontefeltro Particolare armaturaIn questo caso, visto che l’ambiente era troppo piccolo per ospitare mobili di grandi dimensioni, le immagini riprodotte alle pareti, rappresentano l’arredo che manca.

E’ un’illusione ottica di grandissimo effetto in cui vengono riprodotti gli sportelli degli armadi un po’ chiusi e un po’ aperti, che lasciano intravedere il proprio contenuto, oltre alla rappresentazione a figura intera dello stesso Federico e della sua armatura riposta sugli scaffali di uno dei tanti armadi.

Per la cultura del tempo, era fondamentale il contatto con la natura.

Siccome non era possibile realizzare una vera e propria finestra che dava sui paesaggi esterni, si optò per creare, sempre con la tarsia, una loggia che si affacciava su di un panorama immaginario.

Furono realizzati dai fratelli Ponticelli  e da molti altri maestri d’arte, su disegni attribuiti a differenti artisti tra cui, i più noti, Martini e Botticelli.

La galleria dei personaggi illustri

Soprastante la tarsia, da l’impressione di essere al loro cospetto

Lo studiolo di Federico Damontefeltro particolare galleria degli uomini illustri Dante Nella parte alta, ci troviamo a tu per tu con 28 personalità rappresentative della cultura del tempo e precedente.

Per il suo abito rosso sgargiante e la corona di alloro in testa, si riconosce subito Dante ma vi sono anche Platone, Aristotele, Omero, Virgilio e Sant’Agostino solo per citarne alcuni.

Si può pensare, che il Duca, quando si ritirava nello studiolo a riflettere instaurasse un vero e proprio dialogo con i personaggi del passato e del suo tempo per trarne ispirazione.

Come detto già in precedenza, arrivarono alla corte d’Urbino anche artisti stranieri. Il pittore fiammingo Giusto di Gand e quello spagnolo Pedro Barruguete furono ospiti di Federico e crearono questi ritratti con la tecnica della pittura su tavola.

Infine, se alziamo lo sguardo, sopra le nostre teste, vediamo un magnifico soffitto a cassettoni (anch’esso di legno intagliato e decorato) che da continuità alle decorazioni sulle pareti.

All’interno dei sui medaglioni, sono rappresentate tutte le imprese del duca Da Montefeltro.

 

E voi avete mai visto lo studiolo di Federico Da Montefeltro? Scrivete il vostro pensiero nei commenti.

Romina Godino

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Romina Godino

Persona creativa in tutto, ama condividere le proprie conoscenze, esperienze, passioni e riflessioni sui grandi temi della vita attraverso la scrittura. Scrivere per lei, oltre ad essere uno sfogo personale e un valido strumento attraverso il quale si può confrontare con il mondo esterno.

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