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La tendenza vintage

La mia personale tendenza al riuso e all’utilizzo di cose “ereditate” da zie anziane e genitori ha radici nell’infanzia.

Provengo da una famiglia semplice che ha vissuto gli anni ’50 con le carenze di prodotto e solo in seguito ha visto abbondanza durante il boom economico. Mi suggerivano fin da piccola di evitare di “sprecare”.

Gli oggetti per la casa e i vestiti da noi hanno parecchie vite prima di finire in discarica.

Gli abiti ancora belli che avevano mia sorella o mia mamma, per “cambiare” finivano nel mio armadio e viceversa.

La stessa sorte accadeva ai vestiti da bambini che venivano ereditati dai cugini o a volte da amici.

E’ una bella collaborazione e un bel risparmio.

Ho sempre amato i mercatini dell’ antiquariato e anche da giovanissima per arredare casa ho acquistato mobili usati che ho restaurato a modo mio con grande divertimento.

Oggi il riuso

Negli ultimi anni ho visto crescere la tendenza al riuso e il prosperare di siti on line di scambio.

Frequento gruppi che gratuitamente donano cose che non usano più con scambi molto costruttivi, che permettono di conoscere e interagire con persone nuove. Questo accade sia attraverso la tecnologia moderna che di persona.

Altre community danno un valore in denaro alle cose che non usano più, in modo che molte persone possano attingere a prodotti che potrebbero essere molto più cari, a prezzo accessibile e senza troppi sacrifici.

Trovo che queste pratiche siano attinenti alla nuova consapevolezza che dilaga: fare gruppo e aiutarsi reciprocamente. Osservo che tutto questo ha il valore aggiunto di contribuire alla salvaguardia del mondo.

L’accumulo dei rifiuti è un problema da risolvere, inoltre le cose vecchie hanno spesso struttura, materiale e design pregevoli.

Un ritorno al passato insomma, come ho scritto qui anni fa.

Nel mio presente torniamo a barattare, magari scambiando con i contadini i prodotti della terra. Ricordo da piccola, mio nonno con la sua bicicletta che andava al mercato portando il proprio cesto con le uova delle nostre galline.

Nel mio immaginario e ultimamente anche nella mia realtà torniamo a leggere poesie e ascoltare musica in gruppo e… a scambiare riflessioni, per diminuire la competizione e aumentare l’interdipendenza: un nuovo mondo.

Monica Brunettini

7 Comments

      • MONICA BRUNETTINI

        MONICA BRUNETTINI

        Grazie Andrea, come sappiamo, le buone community aiutano a riflettere e creare l’intenzione per un mondo in cui invece della quantità c’è la qualità e dove l’interdipendenza va a beneficio di tutti.

    • Flora

      Una pratica, quella del riuso, che sto riscoprendo e che fa si io mi renda utile donando con gioia e cuore a chi ha necessità. L’ho imparata in famiglia quando mia madre recuperava cose ancora in buon stato e te riadattata… Lei aveva vissuto la guerra, le privazioni…era “allenata” e ci ha insegnato ad evitare lo spreco. Il tuo bell’articolo mi ha portato a questo bellissimo ricordo. Ringrazio te Monica
      per l’articolo, mia madre per i suoi insegnamenti e anche chi si occupa di raccogliere e smistare gli oggetti per il riuso.

  • Flora

    Una pratica, quella del riuso, che sto riscoprendo e che fa si io mi renda utile donando con gioia e cuore a chi ha necessità. L’ho imparata in famiglia quando mia madre recuperava cose ancora in buon stato e te riadattata… Lei aveva vissuto la guerra, le privazioni…era “allenata” e ci ha insegnato ad evitare lo spreco. Il tuo bell’articolo mi ha portato a questo bellissimo ricordo. Ringrazio te Monica
    per l’articolo, mia madre per i suoi insegnamenti e anche chi si occupa di raccogliere e smistare gli oggetti per il riuso.

    • MONICA BRUNETTINI

      MONICA BRUNETTINI

      Cara Flora, credo che vada riscoperta anche dalle nuove generazioni, con mio figlio provo a trasmettergli questo senso del dono e della riparazione in luogo alla sostituzione “facile” degli oggetti. Ringrazio per questo tuo commento.

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