Giornata internazionale dell’alfabeto Braille – 4 gennaio 2024
Giornata internazionale dell’alfabeto Braille – 4 gennaio 2024. Chi è e perché ha inventato questo alfabeto per i non vedenti?
Al giorno d’oggi con la tecnologia del sintetizzatore vocale per la lettura e i messaggi vocali delle maggiori app di comunicazione, questo alfabeto sembra un po’ superato ma ricopre ancora una rilevante importanza per i non vedenti di tutto il mondo.
Ciò, avviene soprattutto nell’ambito scolastico dove, personalmente, in passato ho avuto modo di confrontarmi con questo alfabeto. Avevo “tradotto” in braille alcuni testi scolastici per un’associazione di non vedenti del mio paese.
Ho pensato così, di scrivere un articolo su questo tema per il 4 gennaio data in cui cade la giornata internazionale dell’alfabeto Braille (mentre la giornata nazionale italiana cade il 21 febbraio di ogni anno).
L’incidente avvenuto con un punteruolo
nella bottega del padre
Questo avvenimento, fu ciò che portò in seguito Louis ad inventare il famoso alfabeto che viene usato tutt’ora in tutto il mondo
Louis Braille, divenne cieco all’età di 3 anni a causa di un incidente avvenuto nella selleria del padre .
In seguito a 10 anni, vinse una borsa di studio all’istituto per giovani ciechi di Parigi uno dei primi centri specializzati per persone non vedenti.
Il metodo Hauy
e altri aneddoti di vita di Baille
Il metodo precedente all’alfabeto Braille, aveva un grosso limite
Nella scuola frequentata da Braille, oltre a differenti mestieri, veniva insegnato ai ragazzi il metodo Valentin Hauy per la lettura.
Consisteva nel decifrare con il tatto, i caratteri stampati del normale alfabeto ma messi in rilievo con un filo metallico al disotto.
Unico limite di questo metodo, era però che non permetteva di scrivere.
La sua passione per la musica nella quale eccelleva, lo portò in seguito, a sviluppare un sistema per leggere e scrivere anche le note musicali.
Infine, nel 1827 divenne professore nell’istituto dove era stato ricoverato sin da ragazzo.
L’invenzione
Un incontro con un militare, fece venire a Louis, la brillante idea
Nel 1821, un militare (di nome Charles Barbier de la Serre) venne in visita alla scuola.
Descrisse un metodo per scrivere messaggi in rilievo basato su 12 punti che proposte alle forze armate.
Questo, ispirò Louis e, nel corso degli anni 60 dell’800, elaborò l’alfabeto che porta ancora oggi il suo cognome.
La più importante e rivoluzionaria differenza con il precedente metodo , era che con il nuovo alfabeto si poteva sia leggere che scrivere.
Ma la scrittura, era molto complicata perché si doveva scrivere sul retro del foglio da destra verso sinistra e capovolgendo di conseguenza anche ogni singolo carattere.
Musica e Matematica
Louis, per estensione dal metodo di lettura ideò altri 2 sistemi di lettura/scrittura per i non vedenti
Riguardavano la matematica con il Nemeth Braille e le note musicali con il codice musicale Braille.
Giornata internazionale dell’alfabeto Braille – 4 gennaio 2024
Commemorazioni dell’inventore
Oltre ad alcune statue che si trovano in Francia, Louis Braille è stato commemorato in diversi modi ed in più di uno stato europeo soprattutto a partire dagli anni 2000
La nostra nazione e il Belgio nel 2009, a 200 anni dalla nascita di Braille, coniarono una moneta da 2 € in suo onore.
Mentre la città di Torino le dedicò un’area verde nella parte sud-est della città.
Ci fu molto scherno invece per la città di Piacenza quando, nel 2014, intitolò all’inventore dell’alfabeto per non vedenti una vicolo cieco.
Voi conoscevate la storia dell’alfabeto Braille? Scrivetelo nei commenti.
Romina Godino
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