Pinerolo e la cavalleria
Pinerolo e la cavalleria. La città. All’inizio del XX secolo, ha avuto un legame molto forte e con il cavallo tanto da diventarne un simbolo.
Nello scorso articolo vi ho parlato di Pinerolo dal punto di vista letterario, ma vi è un altro aspetto che ha caratterizzato la città di Pinerolo all’inizio del XX sec il legame con il cavallo e l’arma di cavalleria.
Il museo storico della cavalleria
Un museo militare, dove si possono trovare cimeli legati ai cavalli
Pochi forse sanno che in questa cittadina, risiede il “museo nazionale della cavalleria”
Si trova all’interno della Caserma Fenulli, sita a pochi passi dalla piazza Vittorio Veneto, comunemente chiamata piazza fontana (perchè al suo interno, oltre alla statua del condottiero, si trova una fontana di pietra).
Durante la visita, potremo osservare dalle divise alle medaglia, alle mappe delle battaglie in cui questo prestigioso corpo militare a partecipato.
Ma la cosa che ho trovato più interessante, e la sezione presente al piano terra in quelle che un tempo erano le scuderie della caserma dove sono presenti alcune carrozze che ci mostra la loro evoluzione sia in ambito civile che militare.
Federico Caprilli
Era un capitano, nato in Toscana nel 1868, ma che legò il suo nome alla città di Pinerolo.
Il suo merito più grande però, fu quello d’inventare il metodo della “cavalcata naturale”.
Consisteva in una posizione con il busto inclinato in avanti che seguiva l’andatura dell’animale adattandosi ai suoi movimenti.
Fu presentato durante il Concorso Ippico di Torino del 1902 ed ebbe un grande successo.
Inoltre, viene anche considerato, il padre delle moderne discipline equestri come il salto ad ostacoli oltre ad essere l’inventore di quella che oggi è conosciuta come monta inglese.
Non solo museo
Pinerolo, parla del legame con questo nobile animale, non solo attraverso un museo ma con più luoghi
La cavallerizza Caprilli, fu edificata nel 1910.
In stile libery, al tempo era la più grande e bella struttura d’Europa.
Se la si osserva dall’esterno, sopra i 4 pilastri che sostengono la struttura sono presenti busti di cavalli a tutto tondo molto ben dettagliati e realistici, che ora sono diventati uno dei simboli della cittadina, ma un tempo rappresentavano la famosa scuola d’equitazione della città.
Al suo interno, presenta un ampio spazio rettangolare luminoso con soffitto a volta.
Per questi motivi, venne frequentemente usato (sin in tempi recenti) per allenamenti e concorsi ippici.
Tuttavia, in passato, venne anche usato anche per eventi speciali (come il banchetto offerto in occasione della nomina dell’avvocato Facta a presidente del consiglio dei ministri nel 1922).
Pinerolo e i cavalli oggi
Al giorno d’oggi il legame con questo nobile animale, non è più forte come un tempo
Per questo motivo le strutture come la cavallerizza e altri edifici storici legati alla cavalleria vengono usati spesso per mostre o altre attività che nulla hanno a che vedere con i cavalli.
Tuttavia, grazie all’avvocato Gianni Agnelli (che aveva fatto parte del corpo militare e aveva un grande legame con il territorio pinerolese) fuori città, dal 2006 si possono trovare le nuove, e più moderne, strutture dove vengono fatti saltuariamente concorsi ippici nazionali ed internazionali.
Questo e la letteratura, sono solo 2 degli aspetti che caratterizzano la città di Pinerolo.
Voi ne conoscete altri? Altrimenti, vi invito a venirla scoprire.
Romina Godino
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