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Il mio viaggio in Salento II stemma di Lecce
Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

Il mio viaggio in Salento II

Lecce

Il mio viaggio in Salento II, mi ha portato a Lecce. Città barocca, ma con uno stile molto diverso da quello piemontese.

Dopo una settimana di vacanza al mare, abbiamo deciso di tornare a casa, e lungo il tragitto, con le nostre “casette su ruote” (i camper di mio padre e di mio padrino) abbiamo deciso di visitare alcuni luoghi di particolare interesse.

Primo tra tutti Lecce.

Città d’origine romana

In una piazza è presente l’anfiteatro romano

Il mio viaggio in Salento II resti romani

Siamo arrivati a Lecce per l’ora di pranzo e, dopo una lunga camminata dalla periferia (perché con il camper, non è facile parcheggiare vicino al centro), ci siamo fermati ad un bar in una piazza particolare.

Al suo centro, era presente l’anfiteatro romano, ma era visibile solo per metà perché la restante parte, era coperta dalla pavimentazione odierna.

Dopo aver mangiato la puccia (panino tipico molto buono) ripiena di mozzarella e pomodoro ci siamo addentrati nella parte storica.

 Il mio viaggio in Salento II Lecce cortile interno di un palazzoPasseggiando tra i palazzi antichi, ho potuto apprezzare la tipica pietra leccese bianca, anche se molti palazzi, erano fatiscenti e quindi il colore non risaltava come avrebbe dovuto.

Della famiglia delle rocce calcaree, si può trovare solo nella zona.

Il barocco Leccese

Il duomo di S. Maria Assunta, la sua piazza e i palazzi nobiliari di un tempo

 

Il mio viaggio in Salento Duomo di LecceIl mio viaggio in Salento II: andando con il naso per aria, si possono notare, i particolari dei più bei palazzi leccesi, molti decorati con volute e fiori nel tipico stile barocco del luogo, mentre altri sembrano di epoca antecedente poiché più sobri e lineari. Ma la cosa che accomunava tutti gli edifici era il materiale di costruzione la tipica pietra locale. 

La particolarità della piazza del duomo, stava nel fatto che è chiusa poiché era circondata sui 4 lati da edifici.

Simile ad un cortile, con un unico punto di accesso, in passato, poteva essere chiusa (si possono vedere i grossi cardini che probabilmente sorreggevano un pesante portone)per facilitarne la difesa.

Anche qui la predominanza, era di tonalità chiara sui palazzi, ma più che bianca la pietra leccese aveva toni più sul dorato (anche se piuttosto consunti dal tempo e la mancanza di un adeguato restauro, mi ha parecchio delusa).

Le 2 facce del duomo

Il duomo, ha 2 prospetti, e quando si entra nella piazza non si gode subito della facciata principale bensì di quella laterale

Rifatta in stile barocco dopo la sua distruzione, ha nella sua facciata laterale una complessa e ricca decorazione dedicata alla Madonna e S. Oronzo, ma quando si prosegue verso la facciata (che si pensa essere ugualmente ricca e bella) si rimane un po’ delusi per la sua sobrietà.

Questa sua caratteristica, fa si che sia chiamata “la chiesa dalle 2 facciate”.

L’interno, per quanto mi riguarda è stato molto più coinvolgente.

Una delle tante particolarità che la caratterizzano, era la controsoffittatura di legno tutto intagliato e dorato. Così come le pareti erano un tripudio di oro e stucchi.

Pregevole, e molto bello l’altare in marmo e le 12 cappelle che decorano i pilastri.

So che ci sarebbe stato molto altro da vedere in Lecce.

Purtroppo però ho avuto poco tempo di approfondire la mia visita, poiché eravamo diretti in altre località per nuove visite.

E voi siete mai stati a Lecce? Se si, cosa avete visto?

Scrivetelo nei commenti.

Romina Godino

Persona creativa in tutto, ama condividere le proprie conoscenze, esperienze, passioni e riflessioni sui grandi temi della vita attraverso la scrittura. Scrivere per lei, oltre ad essere uno sfogo personale e un valido strumento attraverso il quale si può confrontare con il mondo esterno.

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