La cucina salentina nei miei ricordi
La cucina salentina nei miei ricordi. Prima di lasciare il Salento, vorrei parlarvi del cibo che ho potuto assaggiare e apprezzare.
Oltre alle visite a monumenti e paesi, amo il cibo e la buona tavole e per questo motivo quando sono in viaggio mi piace assaggiare la cucina locale, anche se devo dire che ho giocato facile perché comunque ero in Italia, e si sa la nostra cucina è ineguagliabile per bontà.
Cibo leggero ma comunque tipico
Tra mozzarelle, burrate e stracciatella
Naturalmente, durante la settimana al mare, erano d’obbligo le grandi insalate con mozzarella o burrata (una mozzarella deliziosa con all’interno un vero e proprio cuore di panna che, per quanto mi riguarda, la preferisco alla mozzarella, dato che in Piemonte, non la si trova artigianale) e persino, un risotto ai frutti di mare visto che mio padrino lo sa cucinare molto bene.
Inoltre, ho potuto assaggiare anche il rusticotto, una sorta di torta salata anch’essa chiusa, con all’interno passata di pomodoro besciamella e formaggio filante, ma se ne possono trovare diverse varianti.
E naturalmente, spesso dopo pranzo non poteva mancare il dolcino.
Mia zia, ci ha fatto assaggiare il pasticciotto un dolce tipico che le piace moltissimo e del resto non ha tutti i torti.
E’ una sorta di crostatina chiusa di forma ovale riempito di crema pasticcera e poi ricoperta da latra pasta.
Secondo la tradizione lo si può trovare arricchito da ciliegie sciroppate.
Tuttavia, per quanto mi riguarda, quella solo a alla crema era la migliore anche rispetto a quella con la crema al cioccolato.
Lecce e il suo caffè
Quando sono stata nella città di Lecce invece ho potuto assaggiare il tipico caffè leccese
La cucina salentina nei miei ricordi, mi porta allo strepitoso caffè leccese.
Un semplice caffè, servito con dei cubetti di ghiaccio e latte di mandorla.
Risulta essere un’ottima fresca alternativa al classico caffè shakerato nelle calde giornate estive.
Devo dire che io adoro il latte di mandorla, e in Piemonte non lo compro mai perché quello commerciale lo trovo piuttosto nauseante e poco gustoso.
Mentre quando sono stata giù, ne ho approfittato per farne una grossa scorpacciata prendendolo così o come granita.
Pur essendo molto dolce, l’aroma intenso della mandorla smorza il gusto (che potrebbe a lungo andare nauseare) dello zucchero.
Si sentiva l’artigianalità del prodotto, poiché si poteva percepire parte della polpa del frutto che lo rendeva un pochettino denso e granuloso rispetto a quello dei supermercati perché non era filtrato.
E la cosa che mi ha colpito maggiormente, è il fatto che lo trovi artigianale ovunque anche nei bar!
Ma perché il latte di mandorla è nella tradizione culinaria salentina? Ho scoperto, che il Salento insieme alla produzione di ottimo olio d’oliva, è una grande produttrice di questo frutto sin da epoche remote (anche se devo dire che come coltivazione ho visto più ulivi che mandorli).
La cucina salentina nei miei ricordi
La puccia, croccante fuori e morbida dentro
Un tipico pane della cucina salentina che viene servito come panino caldo farcito.
All’esterno è croccante ma all’interno rimane morbidissimo e s’impregna degli umori del ripieno rendendolo particolarmente appetitoso.
Come ho già detto in precedenza, mi piace moltissimo parlare con la gente, perché si possono scoprire tante cose. Mi è stato detto che la ricetta tradizionale, prevedeva che fosse condito nell’impasto con acciughe sotto sale e capperi, ma oggi è diventato una delle tante varietà di pane da farcire (ma bisogna richiederla appositamente).
Visto che ero stata piacevolmente colpita da questo appetitoso pane a Lecce, ho pensato di bissare a Polignano a mare, con il tipico polpo accompagnato da un pesto di basilico e stracciatella (la fine del mondo!)
Gallipoli e la sua cucina di mare
Al ristorante Securtate cucina tradizionale in ambiente elegante
Il pomeriggio passato a Gallipoli con mia cugina, è stata una bella passeggiata per i vicoletti con aperitivo presso il bastione del paese, in un bar di cui ho scelto io appositamente il tavolino per godermi la meravigliosa vista vista del mare.
Dopo aver bevuto e comprato i souvenir da portare a casa (non potevano mancare, le tipiche orecchiette di grano arso per mia suocera) ci siamo recati al ristorante dove ci hanno voluto portare i parenti.
Ambiente chic, ma che accoglieva qualsiasi tipo di persona
L’ambiente, era abbastanza chic, ma come piacciono a me, in un edificio vecchio dove tra moderno e antico hanno saputo far risaltare le volte a mattone pieno.
Abbiamo fatto una cena a base di pesce, dove ho gustato le cozze gratinate, carpaccio di pesce spada, insalata di polpo tiepida e polpettine di granchio.
Gli antipasti erano buoni e, cozze gratinate a parte che sono una cosa che adoro, era buoni ma piuttosto nella norma.
Poi abbiamo scelto il secondo piatto. Tutti si sono buttati sui primi di pesce, mentre io curiosa come sono, mi sono lasciata tentare dalle seppie alla gallipolina.
E’ risultato essere il miglior piatto del tavolo. Semplicemente, erano anelli di seppia gratinati al forno con una crosticina arricchita dal gusto del prezzemolo e dell’aglio che nella loro semplicità erano davvero fantastiche. La cosa che mi ha colpito di più, era la tenerezza delle seppie, talmente morbide che si scioglievano in bocca.
Anche i piatti, sia per presentazione che per quantità (modeste all’apparenza, ma essendo molti e differenti ti sazi comunque) che per presentazione.
Il tutto accompagnato da un rosato locale, molto piacevole e beverino.
Per ultimo il dolce. Tutti avevano preso il sorbetto chi al limone chi alla mela verde mentre io, per non farmi mancare nulla e per soddisfare la mia golosità di dolci, ho preso un semifreddo al torrone.
In definitiva, una cucina casalinga, ben servita in un ambiente relativamente elegante e di qualità ad un prezzo adeguato.
Cosa ne pensate della cucina salentina?
Scrivetelo nei commenti.
Romina Godino
2 Comments
Monica
Che spettacolo Romina, anche a me piace molto latte di mandorla artigianale e…che dire…il “pasticciotto” mi ha davvero incuriosita…
Romina Godino
Grazie cara. Ne sono felice. Non ti resta che programmare questo viaggio, ed assaggiare le prelibatezze del Salento. Devo dire, che è solo una piccolissima parte della cucina del luogo. E poi ho bevuto il miglior latte di mandorla della mia vita e la cosa più bella è che ovunque è artigianale! Poi se sei golosa di dolci farciti come lo sono io… il pasticciotto e davvero una bomba!