La maglia ai ferri e la sua storia – Arte tra le mani
La maglia ai ferri secoli fa era un duro lavoro. Oggi è definibile una grande passione, e quando l’abilità e il talento si uniscono in creazioni strabilianti, diventa una vera e propria arte tra le mani.
La maglia ai ferri cosa è?
Lavorare la maglia ai ferri vuol dire intrecciare le fibre in modo da creare una rete, un tessuto unico. L’uomo per questo scopo usava le sue dita già nel neolitico. L’antenato dei ferri non poteva comparire prima dell’età del bronzo e del ferro. Prima del 900’, probabilmente ha creato gli strumenti per lavorare i filati a maglia da ossa, corna e da legni duri.
La storia della maglia
Non è facile scoprire qual era la realtà della lavorazione a maglia nell’antichità, perché spesso subentrano le leggende. Ma dalle tombe egizie – che svelano molti segreti anche sulle maglie – sappiamo che già all’epoca indossavano vestiti a trama che ricorda la maglia.
Anche la Grecia si rivela protagonista di questi reperti archeologici. Una statua proveniente dal IV secolo a.C. – oggi ospitata dal Museo del Partenone ad Atene – sembra indossare un maglione come quello dei nostri tempi.
La tunica di Gesù – custodita nella Basilica di Saint-Denys ad Argenteuil in Francia – secondo alcuni storici “… era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo”. Non poteva essere che lavorata a maglia.
I disegni della maglia degli arabi, egiziani, celtici e cristiani per eventi storici si sono fusi nel tempo, dando origine ai motivi dei famosi maglioni islandesi.
Quando l’esecuzione delle maglie è uscita dalle mura dei monasteri, per primi l’hanno imparato i pescatori. Alle donne è stata commissionato solo il filamento della lana.
La maglia in Europa
Sotto il regno della regina Elisabetta, il reverendo William Lee ha inventato la prima macchina per maglieria. Nonostante la regina – per proteggere gli artigiani magliai regolamentati – abbia vietato il suo uso, grazie al fratello del reverendo nel 1600 le macchine da maglieria si diffusero prima in Nottingham, e poi in tutta Inghilterra.
L’arrivo della maglia ai ferri in Europa è la conseguenza delle dominazioni arabe e poi delle crociate. Il telaio Jacquart alla fine del 700’ ha rivoluzionato la produzione dell’industria tessile. Nel 1800 i telai da maglieria ormai sono molto perfezionati e quindi proliferano senza lasciare spazio al lavoro manuale, che non è più competitivo. Sferruzzare diventa un passatempo per le signore della borghesia.
Durante la 1° guerra mondiale le donne sferruzzavano per i soldati al fronte, mentre negli anni Venti arriveranno Elsa Schiapparelli e Coco Chanel che vestiranno le dame. Dopo di lei moti altri stilisti hanno proposto collezioni in maglia: Fendi, Dolce & Gabbana, Missoni e molti altri sono fonte di grande ispirazione per moltissime/i Knitters. Sono anch’io una di loro, e se Ti fa piacere leggi il prossimo articolo in cui racconterò di come è nata la mia passione per la maglia come è nata la mia passione per la maglia.
Edit Molnar
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4 Comments
Monica
Grazie Edit per questa bella storia, si sente la tua passione per questa arte creativa.
Simonetta visconti
Bellissimo post Edit
Grazie
E complimenti ancora per le tue creazioni 😘
Romina Godino
Grazie mille Edit molto interessante. E che belle le tue creazioni oltre la tecnica c’è il cuore.
Romina Godino
Grazie cara. Molto interessante, io sono particolarmente affascinata da chi sa lavorare ai ferri perchè personalmente, non avendo pazienza, mi ritroverei legata come un salame!!!