
I criteri ESG nella vita come si possono manifestare?
Oltre le apparenze un’etica che si vive ogni giorno
I criteri ESG nella mia vita: un impegno quotidiano per ambiente, comunità e portafoglio. Scopri come fare la differenza con piccole scelte.
Spesso sentiamo parlare di criteri ESG (Environmental, Social, Governance) come di un argomento distante, relegato ai comunicati stampa di grandi aziende e ai report finanziari. Per molti, sono concetti astratti, difficili da applicare nella vita di tutti i giorni. Ma cosa succederebbe se questi principi non fossero solo un’etichetta per le multinazionali, ma una bussola per le nostre azioni quotidiane? Cosa accadrebbe se l’etica non fosse un concetto teorico, ma una scelta consapevole a ogni acquisto, in ogni spostamento, in ogni piccolo gesto? Io ho intrapreso questo percorso, dimostrando come sia possibile, con scelte ragionate e una buona dose di creatività, fare la differenza partendo dal proprio quotidiano. Non è un cammino perfetto, ma è fatto di passaggi concreti che, sommati, disegnano un modo di vivere più sostenibile e responsabile.
La spesa che nutre la comunità e l’ambiente
Un atto di consapevolezza
Scegliere prodotti
locali e sostenibili
Il mio impegno etico, comincia al momento della spesa, preferendo i piccoli negozi del mio paese e i venditori ambulanti, soprattutto se produttori diretti per quanto riguarda ortaggi e frutta. Per me, non si tratta solo di acquistare prodotti di qualità, ma di sostenere aziende italiane. La mia filosofia si basa sul “chilometro utile“, un principio di buon senso che mi spinge a fare scelte logiche e mirate. Ad esempio, scelgo le arance siciliane per sostenere l’agricoltura italiana e limitare l’impatto del trasporto internazionale.
Questo approccio mi porta a creare un legame diretto e di fiducia con chi lavora la terra. Acquistare da produttori che conosco personalmente o da venditori di fiducia non è solo una transazione economica. È un modo concreto per far girare l’economia locale, supportare le piccole realtà che animano il nostro territorio e rafforzare il tessuto sociale della comunità.
Sostenere il commercio
di prossimità
Il mio impegno sociale si manifesta in gesti quotidiani, come la spesa. La scelta di dove acquistare non è solo una questione di convenienza, ma un atto di profonda responsabilità. Privilegiare i piccoli negozi di paese rispetto alle grandi catene, per l’alimentare e non solo, si traduce in un investimento che va oltre il singolo scontrino. Si consolida così una cortesia profonda e duratura, che trasforma il rapporto con i commercianti di fiducia in qualcosa che va oltre la semplice transazione.
Inoltre, ogni euro che spendo non si limita a sostenere una famiglia, ma contribuisce a preservare l’autentica identità del commercio tradizionale, rendendo le nostre strade più vivaci e accoglienti.
Questo gesto alimenta un circolo virtuoso. Conoscere i miei negozianti e i miei vicini crea una comunità più coesa e sicura. Scegliere un piccolo esercizio è per me un modo potente per affermare che le relazioni umane e l’anima del nostro quartiere hanno un valore inestimabile, superiore al semplice risparmio economico. È un atto di fiducia nel tessuto sociale, un modo per sentirmi parte di qualcosa di più grande.
La spesa sfusa
e l’impatto ambientale
Inoltre, un altro modo che pratico volentieri per aiutare l’ambiente è l’acquisto di prodotti come pasta, zucchero e altri nei negozi dello sfuso. Per evitare di produrre imballaggi inutili, mi porto il mio barattolo da casa e lo faccio riempire. È un ritorno a un passato non troppo lontano, quando i negozi di alimentari funzionavano in questo modo, e che oggi ci permette di migliorare il nostro presente riducendo drasticamente il nostro impatto ambientale.
Riutilizzo creativo e scelte di mobilità sostenibili
Il mio impegno per l’ambiente non si ferma alla spesa, ma si manifesta in piccole, geniali abitudini che riguardano la gestione della casa e degli oggetti. L’obiettivo è ridurre al minimo gli sprechi. Ridurre l’uso di prodotti plastificati è un obiettivo, ma quando non è possibile, il riutilizzo diventa la parola d’ordine. Le vaschette del gelato, ad esempio, non vengono buttate via dopo il primo utilizzo. Le lascio trovare nuova vita come contenitori per il frigo o il congelatore. Ma le loro possibilità non finiscono qui: le uso anche per contenere perline e altri piccoli oggetti che mi servono per creare gioielli e non solo. Ma non sono l’unica a farlo in casa: mio marito le sfrutta per tenere in ordine viti e vitine riciclate da elettrodomestici che non funzionano più. Sono piccole azioni che, messe insieme, riducono i rifiuti e allungano il ciclo di vita degli oggetti.
Riparare è un atto
di rispetto per l’ambiente
A proposito di riutilizzo, anche l’incredibile capacità di mio marito di aggiustare, quando possibile, gli elettrodomestici è un’azione concreta che va ben oltre il semplice risparmio economico. È un vero e proprio atto di rispetto per l’ambiente. In un mondo dominato dall’usa e getta, la scelta di non cedere alla tentazione di comprare un nuovo apparecchio, ma di riparare quello vecchio, riduce la produzione di rifiuti elettronici e diminuisce la domanda di nuove risorse. È un gesto che valorizza la manualità e l’ingegno, e che dimostra come l’etica e la sostenibilità possano trovare spazio in ogni aspetto della nostra vita domestica.
Anche la scelta dell’auto rientra in questa logica. L’idea di optare per un veicolo a gas, piuttosto che uno alimentato esclusivamente a combustibili fossili, è una riflessione complessa e ponderata. È facile immaginare chi abbia acquistato un’auto elettrica come il “virtuoso” per eccellenza, ma la realtà è più sfumata. Spesso si ignora che la corrente elettrica che serve per caricare le auto non è ancora integralmente da fonti rinnovabili. Senza contare che i macchinari per l’estrazione delle materie prime per la costruzione delle batterie e il modo in cui queste vengono estratte devastano non poco l’ambiente e inquinano in modo significativo. La scelta del gas, in questo contesto, rappresenta un compromesso consapevole e un passo intermedio verso una mobilità più sostenibile, tenendo conto delle complessità del panorama energetico attuale e dell’impatto totale di ogni filiera produttiva.
La tecnologia
al servizio dell’etica
Un e-commerce che fa la differenza
Anche nel mondo degli acquisti online, la mia coerenza etica si fa sentire. ESG-Italia, con la sua vasta rete di oltre 3000 negozi da tutto il mondo e l’imminente lancio di Akuisto, un e-commerce focalizzato sulle imprese italiane, offre un punto di riferimento fondamentale. Scegliere di acquistare su questa piattaforma significa poter supportare, anche a distanza, quelle aziende Made in Italy che si impegnano a rispettare i criteri di sostenibilità e responsabilità. Oltre a queste importanti caratteristiche, apprezzo molto il fatto che il server che utilizza abbia la minor impronta di carbonio possibile, un dettaglio che testimonia un impegno concreto per l’ambiente anche a livello tecnologico.
Tecnologia e sostenibilità
un connubio vincente
Un’altra gratificazione è il cashback che ricevo su ogni acquisto, un grande e tangibile ritorno economico che rende le mie scelte etiche ancora più vantaggiose. È la dimostrazione che la tecnologia può diventare un potente alleato per chi vuole fare scelte etiche, ampliando le possibilità di acquisto consapevole e permettendo a piccoli e grandi produttori italiani di raggiungere un pubblico più vasto e attento.
E tu, quali azioni compi
per fare la differenza?
Vivere secondo i principi ESG non richiede un cambiamento radicale o investimenti ingenti, non è necessario stravolgere la propria vita. Richiede una cosa sola: la volontà di riflettere e agire in modo consapevole. Di fronte a ogni scelta, dalla spesa settimanale all’acquisto di un’auto, c’è la possibilità di compiere un passo in avanti. Questo percorso, fatto di piccole e grandi azioni quotidiane, è la prova che l’etica può essere un’abitudine, un insieme di gesti che, sommati, hanno un impatto significativo sulla nostra vita, sulla nostra comunità e sull’ambiente che ci circonda.
E tu, hai mai pensato a come le tue scelte quotidiane possano contribuire a creare un mondo migliore? Scrivilo nei commenti.
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