12 Giugno – Giornata mondiale contro il lavoro minorile
12 GIUGNO 2023 – GIORNATA MONDIALE CONTRO IL LAVORO MINORILE
Oggi, 12 giugno, si celebra la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.
La celebrazione di questa Giornata intende richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità e l’urgenza di prendere provvedimenti e creare azioni così da metter la parola “fine” a questo ignobile fenomeno ancora esageratamente presente nel nostro mondo definito “civile”.
Negli anni passati il focus è stato posto sulla protezione sociale universale, intesa come strumento da applicare a 360°. Davvero troppe sono le forme di sfruttamento di bambini e adolescenti nel mondo del lavoro, in molte realtà geografiche.
L’ONU e la UE sui diritti dell’infanzia
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia nell’articolo 32 cita il riconoscimento da parte degli Stati del “diritto di ogni bambino ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e a non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione (…). La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nell’articolo 32 esprime perfino il divieto del lavoro minorile e l’obbligo di protezione dei giovani sul luogo di lavoro.
Di certo esistono violazioni in atto e, anche se è difficile avere numeri esatti poiché non esistono statistiche e l’omertà in tale settore è ben presente, i dati resi noti dimostrano che – secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro – nel mondo attuale esistono 250 milioni di minori al di sotto dei 14 anni costretti a lavorare.
Sfruttamento minorile: un fenomeno in aumento
Il richiamo ci arriva in un momento particolare poiché negli ultimi tempi il fenomeno ha ripreso la sua crescita. Gli anni precedenti alla crisi pandemica avevano fatto registrare nel mondo un numero pari a 160 milioni di creature tra bambini e adolescenti che, al posto di frequentare la scuola, erano sfruttati nel lavoro. Parliamo di 1 ragazzo su 10 considerando il numero dei minori della popolazione mondiale.
Le cause dell’aumento nel mondo e in Italia
Le difficoltà economiche prodotte dalla pandemia, i conflitti e le altre ricorrenti problematiche umanitarie hanno mostrato il crescere di questi numeri e il rischio che altri bambini e adolescenti siano vittime dello sfruttamento.
Il lavoro minorile – che ha dei precedenti storici importanti – seguita ad essere un fatto di portata globale perché tutti i paesi ne sono afflitti, sia in modo diretto sia mediante le vie del commercio mondiale e delle filiere di fornitura.
Anche la nostra Nazione è coinvolta e presenta parecchie situazioni di sfruttamento del lavoro minorile. I dati di EUROSTAT evidenziano che in Italia nel 2020 un minore su quattro è a rischio di povertà e esclusione sociale.
Dati più recenti emessi dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza indicano un significativo innalzamento della dispersione scolastica tra gli alunni della scuola secondaria di primo grado, con età tra gli 11 e i 14 anni. I dati statistici focalizzano la situazione delle regioni meridionali delle isole. In particolare la Sicilia ha fatto registrare il tasso più alto. La correlazione tra abbandono scolastico e lavoro minorile, che fa riferimento a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni, è evidente.
La realtà ci parla di una violazione dei diritti fondamentali e di effetti a distanza
Il lavoro minorile raffigura una violazione dei diritti fondamentali dei bambini. Ci sono bambini in tutto il mondo obbligati a lavorare in condizioni di pericolo, facendo sforzi inadatti alla loro età. Sono costretti al lavoro in campi agricoli, fabbriche, miniere, laboratori malsani per portare salario alle loro famiglie che vivono in assoluta povertà.
Ad essi viene rubata l’infanzia e viene sottratta l’opportunità di ricevere istruzione. Questi bambini sono privati della gioia del gioco, dell’apprendimento e di un ambiente sicuro in cui crescere.
Cancellare questa vergogna è una responsabilità della collettività
Le conseguenze prodotte sui bambini sfruttati e sul loro futuro sono devastanti. Essi se sono privati dell’occasione di manifestare, sviluppare, far crescere le proprie capacità, di raggiungere competenze e sfruttare – e qui è appropriato usare il verbo “sfruttare” – appieno il loro potenziale rimarranno disorientati e vittime nel mondo, del mondo.
L’istruzione è un diritto fondamentale di ogni bambino
Il lavoro precoce impedisce di accostarsi a questo vantaggio. Questi bambini, privi di un’istruzione adeguata, sono destinati a rimanere schiavi della povertà e del sottosviluppo.
Ecco perché la lotta contro il lavoro minorile è un dovere che ci coinvolge tutti. Governi, organizzazioni internazionali, aziende e cittadini si devono impegnare e agire insieme per mettere fine a questa piaga. I governi possono creare e adottare leggi e politiche a protezione dei diritti dei bambini, garantendo un’istruzione alla portata di tutti.
Le aziende si assumano la responsabilità di verificare le loro fonti di approvvigionamento e si assicurino che queste siano prive di qualsiasi forma di sfruttamento minorile.
Quali azioni concrete per contrastare lo sfruttamento minorile
E noi, come individui, che cosa possiamo fare per combattere il lavoro minorile? Di certo possiamo informarci e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa importante problematica.
Nella veste di cittadini è importante coinvolgere i nostri governi locali e nazionali perché si attivino nel produrre politiche più serie, attente e severe nei confronti del lavoro minorile.
Indirizziamo i nostri acquisti verso aziende che esibiscano certificazioni come il Fairtrade o altre etichette che attestino condizioni di lavoro etiche.
Scegliamo di sostenere le organizzazioni e le associazioni che si occupano della protezione dei diritti dei bambini e della loro istruzione.
In relazione a questo, l’invito è di entrare gratuitamente nella Community che sostiene il Progetto officine ESG-ITALIA, un’ associazione attenta alle problematiche del sociale. Vieni a conoscerci cliccando sul link
https://officine.esg-italia.net/iscrizioneprivato_add.php?codice=90818402063f93651a4bd363f93651a4bd8
2 Comments
Mimma
Non ho commenti sul tuo articolo Flora, solo tristezza 😪😪😪😪
Romina Godino
Grazie Flora.
Ma purtroppo, scegliere di non alimentare il lavoro minorile non è sempre facile.
Ad esempio, per estrarre mica o alcune terre rare di cui sono fatti i nostri trucchi e i nostri pci e cellulare spesso vengono usati minori in paesi sottosvilupppati perchè sono più piccoli e riescono ed entrare meglio nei buchi nel terreno per estrare questi minerali. E’ doveroso ricordarlo in questa giornata perchè dobbiamo, secondo me, alimentare il riciclo di queste materie prime per oviare a questo sfruttamento.