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Giornata Mondiale degli Emoji, diamo spazio ai simboli

Giornata mondiale degli emoji, diamo spazio ai simboli -17 luglio

Gli emoji sono simboli pittografici, simili alle emoticon, divenuti popolari in Giappone alla fine degli anni 90. Il loro nome deriva dalla coniugazione di: e che significa immagine e moji che vuole dire carattere. Gli emoji sono utilizzati sia nei messaggi telefonici che nella posta elettronica. Le emoticon sono invece un’invenzione americana risalente al 1979 che aveva l’intento di introdurre un poco di “sentimento” all’interno dei freddi messaggi di lavoro.

Differenza tra emoticon ed emoji

Le emoticon sono combinazioni di simboli disponibili sulla tastiera (ad esempio lettere unite a segni di punteggiatura) mentre le emoji sono rappresentazioni grafiche.

Alcuni esempi ci mostrano in quale sentimento in generale può immedesimarsi la famosa “faccina”.

La maggior parte delle emoticon essenziali seguono sostanzialmente schemi ricorrenti, per esempio per il sorriso usiamo due punti e parentesi tonda, ma le emoticon si possono caricare di ulteriori nuovi significati attraverso l’aggiunta di piccole variazioni, così da esprimere un nuovo stato d’animo. Per esempio, 🙁 significa «triste» e :(( significa «molto triste». Un sorriso a tutti i denti, nel mondo delle emoticon, sottolinea l’intensità del divertimento.

Il termine inglese emoticon è un’aplologia tra  emotion e icon («emozione» e «icona») e indica appunto una piccola immagine che esprime un’emozione.

17 luglio: la giornata mondiale delle emoji, diamo spazio ai simboli

Vantaggi o svantaggi relativamente all’uso di questi simboli?

In fondo anche la parola è un simbolo, ogni parola deriva dall’unione di vari simboli. Essa “tenta” di riassumere un sentimento o un soggetto. Il linguaggio, strada facendo si modifica e le parole ampliano i loro significati.

La lingua ha i suoi limiti. A questo proposito vorrei raccontare una storia appresa a un fantastico corso di economia umanistica che ha questa morale:

Il nome – la parola, la definizione – indicano la cosa, ma non sono la cosa.

Non bisogna mai confondere il livello mentale dei concetti con il piano della realtà.

Pai-chang voleva costruire un nuovo monastero e convocò i discepoli per valutare chi fosse tra loro il prescelto come abate.

Egli pose una brocca sul pavimento e disse loro : “ Sceglierò chi saprà descrivere questa brocca senza nominarla”.

Vinse l’incarico un semplice servitore che prese la brocca in mano e la mostrò ai presenti senza dire nulla.

Nessuna descrizione della brocca potrà mai sostituirsi alla brocca stessa.

La vera natura delle cose non è certo quella che può essere descritta dalle parole e dalla mente.

Possiamo dire che l’emoji ci rimanda a una contrazione, più che a una espansione del linguaggio scritto.

Il linguaggio ne è stato influenzato in modo indiscutibile.

Esistono utenti che scrivono unicamente simboli in sostituzione delle parole.

Una conversazione viso a viso difficilmente può sostituire un discorso fatto per iscritto, se poi il contenuto viene ulteriormente contratto utilizzando un disegno, l’interlocutore avrà un idea piuttosto vaga del nostro pensiero. Siamo sempre di fretta e sintetizzare diventa il nostro “motto” a discapito della profondità. Trovo che questo vada a rendere superficiale il rapporto sociale.

Purtroppo l’emoji è facile da usare e divertente, infatti mi capita di usufruire di emoji spesso, nonostante in teoria sia consapevole dei limiti che questo porta.

L’uso diffuso di questi emoji rende la scrittura meno utilizzata, conseguentemente per i nostri ragazzi in particolare, si tratta di un’esercizio che sminuisce l’espressione in parole.

Vi sono state anche esagerazioni e simboli “poco educativi”, per esempio, in passato esisteva un emoji che aveva l’aspetto di una pistola. Tuttavia, a causa dei suoi significati violenti e l’uso improprio che ne fecero diverse utenze, si decise di sostituire il simbolo con quello di un’arma giocattolo.

Sono una nostalgica, amo coniugare il nuovo e il vecchio…ma la scrittura tradizionale è intramontabile e affascinante, concordate con me?

Monica Brunettini

3 Comments

  • Flora

    Icone emotive assai efficaci per comunicare in brevissimo lo stato interiore che sto vivendo. Rendono molto bene, sintetizano. Io le utilizzo parecchio! Quante cose carine si scoprono approfondendo i temi a cui sono dedicate le giornate internazionali!

  • Liviana Scuncia

    Grazie Monica per le tante informazioni e per ricordare che le parole non sono la realtà della vita esperenziale e non possono contenere la vita molto spesso ci dimentichiamo ♥️🙏☀️✨

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