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Neve marina o oceanica cosa è?

Neve marina o oceanica cosa è?

 


Foto di Yannis Papanastasopoulos su Unsplash

Questo particolare elemento naturale è composto da virus, batteri, cadaveri, pezzi di gusci e altri “relitti”.

Praticamente la neve marina è una pioggia di morti e di esseri viventi.

Essa va a ricopre i fondali oceanici, attraverso una pioggia ininterrotta di detriti marini che cadono dagli strati superiori dell’acqua fino al fondo dell’oceano.

La maggior parte dei componenti organici, che forma la neve marina, viene consumata dai microrganismi, dai zooplancton e da animali filtratori durante i primi 1.000 metri della loro discesa. La parte che giunge sul fondo diventa cibo per comunità ancora poco conosciute di animali. Per questo motivo questo elemento può essere considerato la base degli ecosistemi mesopelagici e bentonici. Gli organismi che vivono a grandi profondità, non raggiunti dalla luce solare, fanno molto affidamento sulla neve oceanica come fonte di energia.

Quello che non viene consumato della neve, viene incorporata nel fango che ricopre il fondale oceanico, dove si decompone, attraverso processi chimici naturali.

È a questo punto che la neve marina diventa fondamentale per tutto il pianeta, in quanto essa tiene in vita tutto il nostro mondo insieme alle alghe del fitoplancton, che stanno alla base delle reti alimentari planetarie, e che producono anche almeno metà dell’ossigeno che respiriamo.

 

 

Prima di tutto la neve marina interessa i microbiologi, proprio per le comunità microbiche ad essa associate. È stato da poco scoperto, attraverso una recente ricerca scientifica, che i batteri trasportati dalle correnti, possono scambiarsi informazioni genetiche con i batteri che vivono sul fondo dell’oceano (in precedenza considerate popolazioni isolate). Viste le recenti scoperte si considera che in uno spazio così vasto potrebbero rimanere ancora specie sconosciute, che potrebbero essere tolleranti alle alte pressioni e alle temperature estreme. Tali scoperte (se avverranno) potrebbero essere utili in bioingegneria ed in farmacia.

Un altro ruolo, fondamentale della neve marina, è nel ciclo del carbonio.

La sua esistenza consente di ridurre di alcuni gradi l’effetto serra, attraverso la sua azione di “sequestro” del carbonio dall’atmosfera, di fatto la neve funziona come un “dissipatore” naturale, capace di sequestrare e tenere bloccata sul fondo oceanico una parte dell’anidride carbonica atmosferica, raffreddando il pianeta.

Purtroppo per noi, il riscaldamento globale e l’acidificazione degli oceani riducono il plancton vivente e, quindi, anche la caduta della neve marina. Tale riduzione comporta una diminuzione della capacità di sequestrare anidride carbonica. Di conseguenza, una delle difese principali del nostro pianeta contro il riscaldamento globale si riduce, giorno dopo giorno, a causa dalle stolte azioni umane.

Risultato?

Meno neve marina cade, meno CO2 viene tolta dall’atmosfera, più il pianeta si riscalda.

È da sperare che si inizi a lavorare per risolvere il problema, prima che sia troppo tardi.

 

 

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Un momento di Poesia per Noi di e da Chiara Munaro

Chiara Munaro

Sono una ragazza che ama la tranquillità. Amo leggere dai libri ai fumetti ed ascoltare musica. Sono una scrittrice per lo più di poesie ma mi diletto anche con altro. Spero che i miei scritti vi possano piacere

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