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Ambiente

Gnomovia e via in passeggiata

Cercavamo un posto per passare la giornata di Pasquetta poco lontano da noi. Siamo stati molto fortunati a trovare un luogo magico come Mango dove abbiamo trovato la gnomovia.

Eravamo in tre famiglie con ragazzi dai 10 ai 14 anni e volevamo fare un classico pic nic con giochi all’aperto.

Mango

Leggendo su vari siti mi sono incuriosita quando ho saputo di un percorso ad anello di circa 4 km, facile senza troppa salita. Tra le colline della langa a circa 15 km da noi, in provincia di Cuneo vi è la gnomovia di Mango.

Mango è un paese di 1200 anime, incastrato tra le colline in posizione elevata, ha un castello molto ben conservato che ora è enoteca e luogo per visite e eventi. E’ stato adibito a ristorante. Il borgo, piccolo e ben curato merita una bella passeggiata da cui parte questa via degli gnomi di cui vi vorrei parlare.

Gli gnomi, personaggi fiabeschi che vivono nei boschi e si nascondono sotto il terreno per restare pietrificati dal sole, qui a Mango accompagnano la passeggiata, mostrandosi in forme e situazioni differenti.

Un’associazione locale,”Manganum”,  da qualche anno si occupa di promuovere il territorio. Ho mandato una mail sul sito e mi hanno subito risposto mandando una cartina e alcune spiegazioni. Lungo il costone di una collina, molto panoramica, sono collocate molte installazioni semplici, fatte con materiale riciclato e di recupero raffiguranti soggetti magici: gli gnomi.

Abbiamo passeggiato con i nostri zaini ammirando le colline piene di vigneti finemente curati di moscato, passeggiando in un bosco accessibile con ai bordi bellissimi soggetti, da osservare e fotografare. Alla fine del giro abbiamo avuto una bella sorpresa: un campo da calcio in erba e un campo da calcetto sintetico e un porticato per il nostro pic – nic.

E’ stata una semplice e bella giornata. La libertà sta a volte nelle piccole cose. Invito tutti a riflettere sulla riscoperta di una passeggiata all’aperto con gli amici. Un modo per socializzare e trovare il contatto umano.

I ragazzi si sono divertiti e noi adulti siamo stati felici di questa ri-scoperta, ri-nascita del senso profondo dell’amicizia, la condivisione di attimi.

Dal web

La leggenda del soffione

Una leggenda che arriva della terre irlandesi narra come un tempo gli gnomi, gli elfi e le fate corressero liberamente nei prati e boschi ancora incontaminati; fino a quando l’uomo non intervenne con la sua mania di distruggere sempre tutto. Così queste magiche creature dovettero cercare rifugio fra le rocce o nel folto dei boschi, però le fate possedevano abiti troppo appariscenti per riuscire a nascondersi, così spesso venivano calpestate dagli uomini e fu per questo che si trasformarono in fiori gialli e robusti che, se anche vengono calpestati, hanno la capacità di tornare eretti e si narra che la sua tenace sopravvivenza sia proprio dovuta alla presenza magica delle fate nella corolla del fiore.

Se incontrate questi fiori all’apice della loro fioritura non ignorateli, soffiateli via, divertitevi con loro, i loro semi viaggeranno lontani e se riuscirete a soffiare via tutti i semi in un colpo solo vi aspetterà un anno ricco di sorprese e magari anche un po’ magico!

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