Non è mai finita – Un’opera e mille riflessioni
Non è mai finita è un racconto di Dino Buzzati, in cui la protagonista Amelia Briz sognava un futuro sempre più ambizioso. Sulle ali del grande desiderio e spinta da un’eterna insoddisfazione aveva fatto molti passi e cambiato la propria vita.
Partendo da Trapani era arrivata a Roma, a Londra, a Parigi, a New York, aveva visto il mondo. Seguendo a ogni costo il proprio desiderio di arrivare sempre più in alto, alla fine – probabilmente non del tutto soddisfatta – era ritornata nel suo paesino.
Un’opera e mille riflessioni
Durante gli anni della facoltà, che poi erano gli ultimi che avevo passato in Ungheria, la mia vita semplice aveva cominciato a complicarsi. Dalla periferia di Budapest mi ero trasferita in un’altra città universitaria. Questa situazione potrebbe essere l’inizio di un romanzo, e infatti, il viaggio come ricerca della propria essenza è ben rappresentato in molte opere letterarie.
Il viaggio come ricerca della propria essenza
Percorrere il mondo è un modo concreto di cercare di soddisfare e migliorare la propria vita o quella degli altri. Qualche tempo fa una ricerca del genere poteva significare un viaggio molto lungo, impegnativo anche economicamente, ma oggi con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione il mondo è diventato più piccolo.
E poi, esiste anche un altro tipo di viaggio, quello più bello ed importante, il percorso interiore che ognuno di noi nell’arco della sua vita in un modo o nell’altro fa, con o senza grandi spostamenti.
Io ad esempio ero una ragazza della periferia di Budapest, sognavo di studiare, creare le basi del mio futuro e diventare una brava professoressa. Certo non pensavo di trasferirmi in Italia, stavo bene nel mio paese dove avevo tutte le possibilità di realizzarmi. Eppure, un viaggio lungo e decisivo l’ho fatto anch’io, ora sono qui…
Sebbene le mie motivazioni erano diverse di quelle di Amelia Briz, il racconto “Non è mai finita” forse a motivo della mia partenza da casa, ha lasciato tracce evidenti in me. Questi segni in ogni fase della mia vita assumono significati diversi, spingendomi a trovare la risposta a domande sempre nuove.
Noi, l’umanità, in questo cerchio di ricerca dell’essenziale a che punto siamo?
Attraverso il nostro viaggio nel tempo – come lo dimostra la storia – ci siamo allontanati sempre di più dal punto zero, proprio come Amelia.
Abbiamo percorso migliaia di anni, raggiunto forse altrettanto di mete per arrivare a quel che l’umanità è oggi. Viviamo in un caos totale e ci siamo fatti talmente male che ormai siamo arrivati ai più bassi livelli, a un punto da dove per ritrovare noi stessi dobbiamo iniziare il viaggio di ritorno – esattamente come l’ha fatto la nostra protagonista. Se non altro, possiamo forse affermare che il peggio sia ormai passato? Abbiamo finalmente il coraggio, la giusta motivazione e l’intendimento per riprendere il viaggio di ritorno?
Amelia Briz dopo molti anni è ritornata nel suo paese chiudendo il suo cerchio di ricerca, ma prima, per capire e ritrovare i valori, le bellezze del suo paese e per placare la sua grande ambizione, aveva dovuto fare il giro del mondo. La domanda sorge spontaneamente: E noi, quanto dobbiamo ancora farci del male, quanta strada dovremo ancora percorrere per ritrovare i veri valori della vita, la vera pace e l’armonia?
L’umanità ha fatto le sue esperienze anche atroci
E’ ora di tornare alla Natura, alla naturalezza, alla semplicità, a essere nuovamente esseri altruisti e sani di spirito. Amelia Briz nella storia era curiosa, ambiziosa. Qualità sane se moderate, ma lei era egoista e non si accontentava mai. Alla fine però ha ritrovato il suo posto:
“E così, gira e gira, ho finito per ritornare al mio paesello, proprio là donde sono partita. E la sera, dalla mia stanza di bambina, guardo i lumi della città sul mare. E certe volte ho l’impressione di essere ancora quella di una volta, e che gli anni non siano mai passati. E penso: sogno! E fantastico un giorno o l’altro di partire. Lo vede dunque che non è mai finita?”
Post scriptum: Per alcuni versi “Non è mai finita” di Dino Buzzati ha portato i miei pensieri a paragonarla al percorso dell’umanità. La stessa opera a ognuno di noi può portare molte riflessioni diverse. Ad ogni modo illustra molto bene la nostra caratteristica umana di essere curiosi e di non riuscire mai a smettere di desiderare. E il desiderio è il motore che ci fa andare avanti. Attenzione però alla direzione! Lasciatevi andare e condividete i vostri pensieri su questa storia!
4 Comments
MONICA BRUNETTINI
Grazie Edit, partire per cercare, per vedere, per confrontarsi, partire per ritornare al centro. Un viaggio che continua sempre finchè abbiamo energia vitale.
Liviana Scuncia
Grazie Edith per le riflessioni che porti e l’entusiasmo che ci metti. E per aver creato il blog meditiamo.eu e la pagina Cultura e Cuore dove possiamo scrivere e leggere per nutrire il ❤️🔥🙏
Simonetta Visconti
Brava Edit, come sempre, tutta la nostra vita è un viaggio!!! sta a noi renderlo meraviglioso.
Romina Godino
Hai ragione Edit, la vita è il più bel viaggio. Ogni cosa che ci accade, dalle più belle alle espireinze più terribili, servono a forgiare la nostra anima e a migliorarci ogni giorno.