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Spiritualità

Cosa mi suscita il presepe

Cosa mi suscita il presepe, il termine deriva da “mangiatoia” dove fu adagiato Gesù alla nascita per tenerlo al caldo.

La storia del presepe nacque nel 1223 da San Francesco d’Assisi che volle ricreare l’ambientazione vista a Betlemme nel paese di Greccio. Da quel momento nacque la tradizione di fare il presepe per Natale, per rivedere la rappresentazione della scena della natività.

La tradizione vuole collocarlo nelle nostre case proprio l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione.

Cosa mi suscita il presepe: la dolcezza e la bellezza di una nascita.

Il mio “giro” tra i presepi cosa mi suscita

A inizio dicembre ho partecipato a una gita. Per me è stata una situazione insolita. Un pullman gremito di persone semi-sconosciute, si recava a vedere un pesino medievale gremito di presepi: Luceram.

Ne è scaturito un bellissimo momento di condivisione.

Il borgo arroccato, a circa 25 di chilometri dalla costa, vicinissimo a Nizza ha una tradizione natalizia ormai consolidata, al punto di attirare moltissimi turisti in visita con il suo museo del presepe.

Mi è parso un modo bello di avvicinarmi al periodo delle feste, della tradizione, sul finire di un anno per me impegnativo e denso di avvenimenti tristi e talvolta gioiosi.

L’obiettivo è stato raggiunto: passeggiare in un’altra dimensione, togliere i pensieri e vedere come in tanti modi sia stato rappresentato il Natale a Luceram. Le modalità di rappresentare il “quadro” del presepe sono varie, tutte, nessuna esclusa, mi hanno toccata nel profondo e ricordato la famiglia.

Il presepe è questo. Gioire di una nascita, in quel caso grandissima, storica e unica. Vi erano la mamma, il papà e molti festanti: pastori, magi, animali, angeli. Il cuore della comunità nasce proprio nella famiglia che si raduna a Natale per festeggiare. Noi spettatori,  in ammirazione,  ci univamo ai personaggi.

Cenni storici sul paese di Luceram

Il villaggio fu il passaggio sulla strada del sale, un elemento prezioso per la conservazione e la cottura degli alimenti, per cui divenne prospero alla fine del XV secolo. Testimoniano la sua ricchezza gli affreschi nelle cappelle nella chiesa barocca edificata sul sito di un castello medievale feudale. Nel XIV secolo eressero le mura e la torre che domina il borgo, aperta verso l’interno attraverso una fessura e bella alta per impedire ai nemici di arrampicarsi. Attraverso strade in pietra e piazzette siamo saliti fino in cima, passando nella città vecchia con le sue finestre a bifora con l’arco. A pochi passi dal mare ci siamo trovati in montagna, infatti a 15 km da Luceram si trova una vecchia località sciistica: Peira-Cava.

Terminata la nostra passeggiata siamo arrivati a Nizza per vedere il lungo mare, per poi risalire a piedi la parte vecchia con i suoi vicoli e fermarci stupiti ad ammirare la città dal Belvedere.

Cosa mi suscita il presepe: uno spettacolo per gli occhi. Un presepe per augurare a tutti buon Natale per ricordare in particolare oggi, 8 dicembre l’Immacolata, la mamma di Gesù insieme a tutte le mamme perché essenziali per la famiglia.

Monica Brunettini

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