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Spiritualità

Tappe e arte il Cammino Portoghese 2

TAPPE E ARTE SUL CAMMINO PORTOGHESE SECONDA PARTE

 

18) Póvoa De Varzim – Esposende

Il mio compleanno

Avevo prenotato alla mattina un albergo a 5 stelle una suite tramite Booking.com. Al momento del check-in, vedono che era il mio compleanno, mi fanno gli auguri, chiedo di prenotare il pranzo e la cena.

Vado nella mia stanza sono rimasto a bocca aperta, una stanza enorme, un bagno di 4X3 e un poggiolo lungo circa 5 m. Faccio la doccia mi cambio e lavo tutti gli indumenti sporchi, li metto ad asciugare sulle sedie e sul tavolo in poggiolo.

Pranzo e cena tutto a base di pesce, a cena anche una bottiglia di vino, naturalmente la sera sono salito per le scale a quattro zampe dato che mi basta poco per ubriacarmi. Dormo come un sasso, alla mattina alle 8:00 scendo per la colazione pronto per la tappa successiva.

Vado alla reception pago con il bancomat, era previsto che sarà un conto salato, guardo la fattura e il pagamento bancomat, rimango con gli occhi spalancati nuovamente dalla sorpresa, era scritto 38 euro.

Non potevo farmi un regalo di compleanno più bello. Ringrazio e loro mi augurano ULTREIA ET SUSEIA. Partenza 9.50.

    19) Esposende – Outero

Sono partito tardissimo dopo due ore trovo una deviazione di sentiero, dopo 7 km di asfalto, e mi trovo in un paesaggio da favola un fiume con tante cascate, un ponte di pietra che attraversa il fiume, alla fine trovo un’indicazione di un rifugio di per Pellegrini molto vicino, è troppo bello il posto per non fermarmi anche se avevo fatto solo 12 km.

    20) Autero – Careco 

Primo giorno di pioggia

Giornata di pioggia, la prima dopo 23 giorni di cammino. A Viana do Castello attraverso il ponte Eiffel. Arrivo a Careco, all’ostello Caso do Sardao, tutto in pietra ristrutturato da una vecchia stalla e casa di campagna, molto accogliente.

Incontro Enrico, un pellegrino di Biella, che è in Spagna e Portogallo da 4 mesi, in bicicletta ha percorso tutti i Cammini di Santiago. Mi chiede se ho mangiato, gli dico di no, va in cucina dopo 10 minuti mi porta un piatto da pizza pieno di pasta alla carbonara.

Dice che era avanzata dal loro pranzo, “mangia mangia”. Metto a caricare il cellulare, ma il mio carica batteria si era bagnato con la pioggia così attandolo alla presa si è bruciato. Dopo un pò arriva da me Enrico, mi da il suo carica batteria e mi dice che a lui non serve più, l’indomani ritornava a casa.

Gli dico che glielo pago, e lui mi risponde di passarlo avanti a qualcuno che gli posa servire prima di ritornare a casa.

Verso le 17 è arrivata Debora, una ragazza tedesca, è tutta bagnata e sta male, ha 39 di febbre.

L’hospitalero ci fa allontanare tutti e accende il caminetto, chiude tutte le tende così può cambiarsi gli abiti mettendo abiti asciutti in privacy.

Gli ha preparato un tè caldo e io gli ho dato della tachipirina da prendere subito e il giorno dopo. Il giorno dopo io sono partito, con lei mi sono rivisto a Santiago davanti al supermarket dove mi ha abbracciato e ringraziato per avermi preso cura di lei.

    21) Careco – Caminha 

Caminha è l’ultima città del Portogallo.

Lascio il Portogallo e entro in Spagna. Cammino  Portoghese.

    22) Caminha – Puerto Mougas

 Si arriva in Spagna, per tutta la tappa asfalto, però sul fianco sinistro trovi l’oceano Atlantico.

Arrivo a  Puerto Mougas nell’ostello/ albergue che per €15 ho tutta per me una camera matrimoniale con servizi.

Apro la finestra e vedo l’oceano a 100 metri davanti a me.

Un meraviglioso dono della natura con un tramonto con sfumature azzurre/argento/grigie mai osservate in altre parti dove sono stato.

oceano
oceano

 

    23) Puerto Mougas – San Pedro De La Ramallosa

Da questa città partì una delle Caravelle di Cristoforo Colombo, la Pinta con il capitano Pinzon insieme ai marinai del luogo partirono per il viaggio della scoperta dell’America il 3 agosto 1492.

Come entro in città ti trovi davanti una grandissima  fortezza,  era una fortificazione contro i pirati  che attaccavano le coste del Portogallo.

E’ una località turistica molto conosciuta, dove ci sono molti posti d’attracco per le imbarcazioni e tanti alberghi di lusso. 

     24) San Pedro De La Ramallosa – Vigo

isole Cies
isole Cies

Parco Nazionale delle Isole Cies

A poche miglia dalla costa di Vigo si trovano le Isole Cies. Dal 1980 è un Parco Nazionale delle Isle Atlanticas de Galizia, Raggiungibili con il traghetto da Vigo, si può soggiornare solamente due giorni e sulle Isole possono stare al massimo 200 persone al giorno. Da prenotare molti mesi prima, io non lo sapevo ma chi c’è stato ha detto che sono una meraviglia.

    25) Vigo – Redondela

    26)  Redondela – Pontevedra

 

Ultima tappa della Senda Litoral del Cammino Portoghese

    27) Pontevedra – Armenteira

Prima tappa del Camino Espiritual, molto dura perché gli ultimi otto km sono tutti in salita, passi da zero a 900 metri d’altezza e poi 1,5 km in discesa.  Ad Armenteira c’è il Monastero di Santa Maria del 1168.

    28) Armenteira – Vilanova De Arousa

Lasciando Armenteira costeggiamo un torrente dove inizia il Parco Nazionale La  Ruta da Pedra e da Agua.

Si inizia una lunga discesa camminando vicino a dei Mulini con Ponticelli in pietra e in legno, la ricostruzione di un villaggio contadino, c’è una chiesa, una casa, il fienile, il forno e delle statue in bronzo che raffigurano gli abitanti e animali d’allevamento in campagna.

Vilanova De Arousa è molto famosa per la sua produzione, seconda nel mondo, di mitili, ostriche, capesante, mariscos e vongole.

Ponte costruito da ingegneri Romani

   29) Vilanova De Arousa – Pontecesures – Padron

All’albergue Municipal di Vilanova De Arousa, si prenota un gommone per attraversare il golfo dove ci sono le coltivazioni di mitili, ostriche, capesante, mariscos e vongole, dove i pescatori mostrano come fanno la raccolta dei crostacei.

Proseguendo verso Pontecesures si segue il percorso che  i discepoli di San Giacomo, Attanasio e Teodoro, con una  barca portarono il suo corpo verso Iria Flavia.

Durante questo percorso si fa la  Via Crucis verso Iria Flavia ora Pontecesures ( Ponte costruito dagli ingegneri di Giulio Cesare).

Scesi dal gommone si prosegue per altri 3 km  e si arriva a Padron, si rientra sul Cammino Portoghese Central.

    30) Padron – Santiago De Compostela

 Ci sarebbero tante cose da dire, da vedere e da ascoltare, però lascio un po’ di mistero e invito chiunque a fare uno dei Cammini di Santiago (chi può naturalmente).

Per la prima volta ho visto il Botafumeiro, è la benedizione e purificazione dell’anima dei pellegrini. Il ” butafumero” pesa 53kg in argento ed è alto 1,50m.
Si muove nella cupola centrale da dove è appeso, mediante un complesso sistema di puleggie verso le navate laterali.
Sono necessari otto uomini detti “tiraboleiros”.
È sospeso a un’altezza di 20 m e può raggiungere i 68 km orari.
Il suo aroma ha un significato simbolico collegato alla preghiera e alla purificazione spirituale:” Come incenso salga a te la mia preghiera.” (Salmo 142:2)

 

Mie considerazioni personali sul Cammino Portoghese

Il primo  Cammino di Santiago  l’ho fatto nel 2018 (Portoghese), 40 giorni che hanno sconvolto tutto il mio modo di vita, di fede, di credenze, ma soprattutto la  visione del  mondo in cui viviamo.

Il secondo per Pasqua 2019 (Cammino  Inglese).

Ho ritrovato tutti i valori che  nella vita di ogni giorno ci siamo dimenticati.

Il rispetto, l’altruismo, l’amore, la giustizia, la famiglia, la correttezza, l’onestà, la trasparenza, la competenza, l’entusiasmo, l’umorismo, nella vita  dei portoghesi e spagnoli esiste ancora, ed è molto forte, il senso  di vivere felici insieme e fare festa sempre.

In ogni città e paese, c’è la Festa del Patrono e tutte le feste delle ricorrenze Nazionali, dove in Italia non si fanno più in moltissime città e paesi.

 

Dal 2019 con il Covid,  alcuni acciacchi fisici mi hanno impedito di fare la Fisherman road (la Via Vicentina) Lisbona – Farò, prenotata e rinviata per 3 volte. Sono ritornato in  Spagna in marzo 2022 insieme a una mia carissima amica, a Muxia una  località di pescatori,  turistica d’estate, ultimo lembo di  terra verso l’ Oceano Atlantico della Costa della  Morte.

Un paese di 6000 abitanti dove io vorrei un giorno trasferirmi.

Alcuni giorni fa ho ricevuto un messaggio Whatsapp da Josè Luis (uno dei due angeli custodi), il mio amico pellegrino brasiliano. Dal 15 settembre  al 30 settembre, farà l’hospitalero nella Parrocchia di Bercianos del Real Camino (Cammino Francese).

Ci siamo messi d’accordo  che dopo 5 anni  ci incontriamo e mi ha già chiesto di cucinare per lui e i pellegrini  presenti la  pasta con il sugo. Per me sarà un onore accontentarlo.

 

Smet Claudio

3 Comments

    • Romina Godino

      Gli anni non c’entrano… si deve avere solo una forte motivazione a partire. Così mi è stato detto da un pò tutte le persone che l’hanno fatto e con cui ho avuto il piacere di parlare.

  • Romina Godino

    Caspita, quanta magia nel cammino… ma non in senso esoterico ma in senso di fascino esperienzale. Più di una volta ho letto e sentito parlare da conoscenti del cammino… un percorso che a detta di ognuno ti cambia dentro anche se non sei un credente cattolico. Grazie per questa bellissima condivisione, che per me è l’ennesimo segno.

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