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Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

Viaggio ad Hong Kong

Situazione politica

Il viaggio ad Hong Kong era l’ultima tappa, dopo le altre due molto belle di Bangkok e Bali. Una tappa molto diversa dalle altre due: là avevamo incontrato serenità e bellezza, anche se accompagnate da povertà. Qui ad Hong Kong invece la musica cambiava profondamente. In quel momento la città era indipendente dalla Cina, ma anche se nominalmente era una città-stato, di fatto era sotto la dominazione inglese. La classica situazione capitalistica si manifestava evidente con la divisione netta fra i grandi ricchi ed il resto della popolazione estremamente povera.

Rassegnazione?

Qui  dovevamo dimenticare le bellezze naturali di paesaggi magnifici visti prima ed assistere alle contraddizioni proprie di un sistema antiumano. Ci sembrava una situazione quasi naturale, anche se insopportabile, dal momento che uscire da quella situazione non era nemmeno pensabile. La rassegnazione era in questo momento  l’unica via d’uscita, mentre da parte nostra c’era la consolazione di vivere in uno stato diverso.

Una situazione drammatica

Pochi giorni prima del nostro arrivo, Hong Kong aveva ricevuto la visita delle Regina Elisabetta, e noi avemmo il privilegio di pranzare sullo stesso panfilo in cui aveva pranzato la Regina. Lì imparai ad usare i bastoncini per mangiare. Ma da lì vedevamo certe abitazioni dei cittadini che con un lavoro da schiavi mantenevano la regina e i loro sudditi privilegiati inglesi. Chiamarle abitazioni è un eufemismo, dal momento che si trattava di mini-mini-stanze più simili a dei loculi che a delle stanze vere e proprie, accatastate le une sopra le altre.

Il villaggio dei pescatori

Un’altra parte degli abitanti viveva sulle barche, nel cosiddetto “Villaggio dei pescatori”: una situazione difficile, ma sicuramente meglio dei “loculi”. Ci accompagnarono su di una barca a fare un giro nel villaggio, interessante per noi “turisti” per il folklore così particolare. Tutto l’ambiente della città era interessante, con le caratteristiche vecchie abitazioni dal tipico stile cinese. Ci fecero vedere anche un  villaggio in cartapesta. Passeggiando per quelle strade, era impressionante osservare la calca della gente: un numero spaventoso di abitanti per kilometro quadrato.

        

Mao Tse Tung

Mao Tse Tung regnava sulla Cina continentale; era il periodo  della “rivoluzione culturale”, definizione quanto mai appropriata, nel senso di una ribellione al sistema occidentale di vita, che si esprimeva anche lì con una situazione di schiavitù e di oppressione. Mao però non aveva calcolato l’impossibilità di una vera rivoluzione senza il valore della libera scelta. Una rivoluzione delle coscienze, pure indispensabile, sarebbe stato possibile in un contesto di educazione delle coscienze e di libertà. Alla sua morte anche la Cina fu presa nell’orbita del mercato e delle sue leggi, trasformando quella nazione in una potenza economico-finanziaria, ben lontana però dal promuovere un benessere generale: obiettivo raggiungibile solamente con la promozione dei valori umani, quali la solidarietà ed il rispetto per qualsiasi altra nazione ed individuo,

Oggi siamo ad una svolta?

E’ chiaro che una situazione di pace e benessere universale si possono raggiungere quando a livello mondiale non ci sia più qualche potente nazione che tenti di prevalere sulle altre. E’ la situazione a cui abbiamo assistito anche dopo la seconda guerra mondiale, con gli Stati Uniti sempre impegnati a combattere guerre con l’ipocrita intenzione di esportare democrazia. Ma ora la situazione sta cambiando: gli Stati Uniti stanno perdendo la leadership economica, finanziaria e politica. Viene a cessare il mondo unipolare, il dollaro perde il suo valore di unica moneta di valore universale. Una serie di grandi Stati si riuniscono (i BRICS) con dei valori di principio che vengono enunciati come  rispettosi dei valori umani.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/08/17/i-paesi-brics-stanno-mettendo-in-discussione-legemonia-del-dollaro-come-mai-prima-dora/7242500/

Nuove monete vengono create, non più una carta in mano di una élite ingorda e usuraia, ma ancorata al valore reale dell’oro. Incredibile, ma anche la Cina aderisce. Questo programma ha tutte le caratteristiche per poter essere attuato. Ci sono le premesse per una effettiva svolta, verso un’era che molte profezie antiche e moderne descrivono come età dell’oro. Sta per finire l’unica predisposizione possibile, quella della rassegnazione. Il serpente malefico sta dando gli ultimi colpi di coda, ma sappiamo che siamo già all’alba di un nuovo mondo.

https://meditiamo.eu/storie-di-vita/capitoli-di-un-grande-disegno-autobiografia-di-guido-mendogni/

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