Viaggio a Bali
Bali 1977
Fra le mete esotiche facilmente raggiungibili certamente il viaggio a Bali, in Indonesia, è oggi una delle più richieste. Quando la raggiungemmo noi, nel 1977, come seconda tappa dopo Bangkok, non c’era quel gran turismo di massa di oggi. Non era una casella in più da marcare per poi vantarsi con gli amici, come purtroppo oggi spesso succede; e non si vanno a cercare quegli aspetti culturali e storici che davvero meriterebbero attenzione.
Bali è bellezza e poesia
Bali è denominata l'”ISOLA DEGLI DEI”, ma credo che in pochi si avvicinino a capire il motivo profondo di questa definizione. Un viaggio a Bali è desiderato per altri motivi, pur apprezzabili: il verde intenso che sempre ti accompagna è condito con il profumo di incenso che ovunque profuma l’aria; le grandi risaie non ti fanno pensare a dei pantani, ma ad oasi di verde. Gli animali, specialmente le scimmiette, fanno parte dell’ambiente naturale, come i bimbi sorridenti che ovunque incontri. Indimenticabili sono i tramonti dalle mille sfumature, magari con la vista in primo piano di uno dei tanti templi caratteristici della religione indù. Le persone sono gradevoli e simpatiche, rispecchiano la tranquillità e la bellezza della natura di cui anch’esse sono parte; bellezza e serenità che sono rispecchiate dalle tradizionali danze di Bali.
L’isola degli Dei?
Ma perchè, mi chiedevo allora, è denominata l’ISOLA DEGLI DEI? La guida turistica che ci accompagnava ci aveva spiegato il motivo; ma solo dopo molto tempo credo di aver capito. Avevamo assistito a due cortei, che nei nostri termini avremmo chiamato processioni; c’erano canti, c’era serenità; ma (la sorpresa!) non era una festività religiosa , erano funerali. La guida ci aveva spiegato che anche i morti appartenevano alla comunità, sempre presenti anche se in modo diverso. Come facevano parte della comunità, oltre alle persone, vive o morte che fossero, anche gli animali, le piante, i minerali, la terra, il mare.
PARTECIPAZIONE
In quel momento non approfondii quei concetti. Solo dopo i miei viaggi in India, a contatto con il mio maestro spirituale Sai Baba, capii il significato di quelle parole. Ed anche i miei studi di antropologia culturale e della moderna fisica quantistica mi aiutarono. Gli antropologi che avevano fatto esperienze con popolazioni al di fuori del mondo occidentale erano stati colpiti dal fatto della “PARTECIPAZIONE”: le persone erano un tutt’uno con tutto ciò che le circondava, non si sentivano né inferiori né superiori, ma vivevano in armonia con il tutto; diversamente dalla nostra pseudo tradizione occidentale-biblica-cristiana, dove l’uomo si ritiene superiore e padrone, in diritto di disporre della natura a proprio piacimento. Quelle popolazioni venivano definite “primitive”: ma il fatto del mancato progresso tecnologico era davvero il segno di una civiltà inferiore, come ritenuto da noi “progrediti e civili”?
Perchè si chiama “Isola degli Dei”
La scienza quantistica moderna ci dice inoltre che la materia è Energia, e quindi ogni cosa ha come origine e substrato questa Energia onnipervadente-divina. Quindi tutto ha un’anima, tutto è VIVO, con l’unica differenza di gradi diversi di coscienza-consapevolezza. Ecco spiegato il concetto di ISOLA DEGLI DEI: non un politeismo che pensa che ogni cosa sia un Dio-idolo da adorare, ma un Dio che è presente in ogni cosa, che suscita emozione, che può essere scoperto, venerato, chiamato, pregato, perchè esiste una partecipazione profonda fra persone, animali e tutto ciò che esiste sulla “MADRE TERRA”. Una realtà che ci mostra il significato della parola “AMORE” che racchiude in sè valori come fratellanza,rispetto, compassione, verità, pace. Ai Balinesi nessuno aveva spiegato la teoria, ma una saggezza profonda che veniva da lontano, già insita nell’animo umano, così si manifestava. Ora l’ho capito. Ho capito perchè a Bali si respira bellezza e poesia, perchè ti trasmette quella magia che tocca la parte più profonda del cuore. Grazie BALI!
https://www.kanaloa.it/destinazioni/bali-isola-degli-dei
One Comment
Liviana Scuncia
Grazie Guido per i tuoi racconti di viaggio e per le riflessioni profonde che includi ❤️🙏