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Colite e gioco d’azzardo
Rubrica L'ANTRO di PSICHÉ

Colite

Colite? Vi racconto la storia di un giovane uomo di 35 anni che da parecchi anni gioca d’azzardo ma non si rivolge a me per questo motivo. Piuttosto per un disturbo che gli complica la vita al punto tale da togliergli la libertà.

Infatti racconta che soffre di un disturbo intestinale tale per cui non può andare nemmeno a fare una breve gita in auto se non ha bar e autogrill a disposizione dove potersi fermare e andare in bagno. Dice che da due anni soffre di questo disturbo e ora non ce la fa più.

Quando gli chiedo se due anni fa fosse successo qualcosa di significativo, confessa con imbarazzo che a causa del gioco d’azzardo aveva incontrato brutte compagnie che lo coinvolgevano in giri loschi. Ma ora che aveva incontrato una donna di cui si era innamorato voleva ripulirsi da tutte le schifezze.

Capisco che nel suo corpo si sta combattendo una battaglia contro le cose sporche. Infatti il suo linguaggio non lascia dubbi. L’intestino vuole ripulirlo tutti i giorni, delle cose sporche che lui ha compito, e sta svolgendo la funzione che il cervello richiede: pulire il suo passato.

Inutile dirvi che dopo un breve percorso di psicoterapia il disturbo è scomparso insieme al suo sentirsi sporco. Ha cambiato vita e frequenta il suo amore. Il processo di espiazione intestinale si è affiancato a quello esistenziale e gli attacchi di colite sono scomparsi.

Maura Luperto

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