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I dintorni di Gradara e il castello
Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

I dintorni di Gradara e il castello

Viaggiare nei dintorni di Gradara e il castello

In un mio precedente scritto, ho raccontato di essere stata a Pesaro per una manifestazione importante.

Vorrei focalizzare il mio racconto ora, sul viaggio che ci ha portati a Pesaro, nei dintorni di Gradara e al castello di Paolo e Francesca .

Per andare a Pesaro e viaggiare nei dintorni di Gradara e il suo castello, avevamo escluso di prendere il treno perché ci costringeva a molti cambi e allungamenti di tempo.

Decisi a viaggiare in auto, partendo dal Piemonte, ho visto dalla cartina geografica che il tragitto era discretamente lungo. Ho chiesto a un’amica e a due nuovi amici che desideravano prendere parte alla manifestazione di condividere il viaggio. Parlando al telefono per confrontarci su come organizzare, sono emerse alcune idee.

Volevano passare a trovare il figlio che vive sulle Alpi Apuane in un paese antico e sperduto: “Vignetta”. Hanno invitato me e l’amica a pernottare lì, vicino a Aulla, per visitare il posto.

Buonissima idea poiché abbiamo trovato un bellissimo spazio immerso nella natura con il borgo integro e molti ulivi intorno.

Ulivi

Io e la mia amica abbiamo deciso di proporre il pernotto successivo per ricambiare il favore e non avere l’incombenza del rientro immediato da Pesaro nella tarda serata. Abbiamo così pianificato l’idea di dormire a Gabicce Mare, proprio al confine tra Romagna e Marche e di visitare Gradara e il suo castello il giorno successivo.

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Siamo partiti in auto al pomeriggio e la tappa sulle Alpi Apuane è stata piacevolissima. Abbiamo condiviso la cena a base di prodotti piemontesi che ci eravamo portati. Visitare il paese e vedere quelle antiche montagne addolcite dal tempo con piccoli paesini, spesso dotati di castello è stato interessante. Gli amici spiegavano che questo versante è poco turistico, rispetto a quello che guarda il mare, ma la presenza di stranieri nei paesini è diffusa. Per farvi capire, siamo stati a circa 60 kilometri da Lucca, a Casola in Lunigiana, frazione Vigneta. Il mattino successivo, dopo una colazione abbondante ci siamo messi in viaggio tra le colline in direzione Parma per prendere l’autostrada che portava a Pesaro.

Dopo l’evento che abbiamo vissuto, in serata ci siamo spostati di 15 chilometri verso nord, al confine tra le Marche e la Romagna, a Gabicce dove avevamo prenotato il pernottamento. Qui l’accoglienza alberghiera è sempre fantastica e abbiamo cenato a base di pesce seguendo i consigli della reception dell’hotel.

Alla mattina, il tempo uggioso non ha agevolato la nostra passeggiata lungo il mare, l’ultimo tratto di Romagna che prosegue con le Marche e quelle colline a ridosso del mare che le contraddistinguono.

I dintorni di Gradara e il castello di Paolo e Francesca

Distante 6 chilometri da quel bel tratto di spiaggia, sorge su un’altura il noto Castello di Gradara. Perfettamente conservato,  è stato abitato fino a pochi anni fa, dimora di grandi nobili famiglie tra i Malatesta, gli Sforza e successivi signori benestanti. L’ultimo tra questi fu un architetto di Biella con i suoi eredi.

Location di molti film, questo castello è famoso per una grande storia d’amore, conosciuta attraverso Dante Alighieri che parlò di Paolo e Francesca.

Qualcosa di vero in quella storia c’è…

Si tratta dell’amore nato tra Paolo Malatesta e Francesca Da Polenta (Francesca da Rimini, figlia del Signore di Ravenna e Cervia).

Il padre di Francesca decise di darla in sposa a Giovanni Malatesta detto Gianciotto in cambio di un favore in battaglia. Il futuro sposo non era bello e per convincerla le fecero vedere il fratello di lui; Paolo “il bello”, fratello di Gianciotto era molto più gradevole e lei si innamorò, acconsentendo alle nozze. Dopo il matrimonio, celebrato con Paolo, ma con l’inganno, ovvero per “procura”, lo sposo venne sostituito e nel buio Francesca passò la sua prima notte di nozze con Gianciotto, senza sapere fino al mattino successivo di essere stata ingannata. Si abbandonò a una vita infelice e nacque una figlia: Concordia. Paolo aveva possedimenti a Gradara e spesso visitava la cognata. La cosa venne all’orecchio di Gianciotto, che rientrato prima del solito, un giorno sorprese i due intenti a leggere la storia di Lancillotto e Ginevra e a darsi un casto bacio. Tentando di fuggire da una botola, il mantello di Paolo restò impigliato e Francesca si parò davanti a lui per proteggerlo dalla spada di Gianciotto che ferì entrambi a morte, uccisi dalla medesima lama.

Consiglio a tutti di visitare il castello che contiene opere, mobili e affreschi risalenti alle varie famiglie che lo hanno abitato.

All’interno della cittadella ci sono botteghe varie e una Chiesa, il cui crocefisso ha tre punti di visione: il Cristo cambia viso a seconda dell’angolazione e la prospettiva dello sguardo.

Intorno, sopra le mura è possibile fare il giro e visitare dall’alto godendo del panorama circostante.

Il nostro viaggio è stato piacevole e istruttivo, tra socialità, natura e arte.

Monica Brunettini

One Comment

  • Romina Godino

    Leggo solo ora. Non pensavo che la nota storia di Paolo e Francesca avesse del vero! E bellissimi luoghi! Mi ha incuriosito parecchio grazie.

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