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Fuggire da ciò che fa male
Spiritualità

Fuggire da ciò che fa male

Sono stata un po’ in silenzio e ora ho deciso di agire, di restare sulla “questione”, anche se fa male. Mettere le parole nero su bianco come si fa quando si riordinano i pensieri mi sarà utile. Questa occasione di avere spazio qui, mi aiuta proprio in questo. Fermo i pensieri, faccio il punto e vi comunico cosa ho scoperto in me.

Fuggire da ciò che fa male o restare

Un caro amico che trova sempre le parole giuste per spingermi a guardare dentro il cuore mi ha scritto e ha dato il via a un processo che devo affrontare.

Un’ amica che sa del mio particolare momento difficile, mi ha mandato un film da vedere e ascoltare. Mi è stato chiaro, almeno in parte, per illuminare un angolo nascosto in me, che già sapeva qualcosa di assonante all’idea trasmessa dal documentario “Attraversando il bardo (Sguardi sull’aldilà)” film del 2014 di Franco Battiato.

E’ bello avere amici che ci stimolano e ci guardano a distanza, li ringrazio.

Alcuni di voi magari ricordano che un mese fa ho trattato a mio modo, il tema della sofferenza.

Il mio cuore è stato molto triste e lo è ancora ma sto cercando il modo di passare attraverso il dolore di questo momento e fare quella trasformazione che porta al bene.

Il pensiero va a una persona a me molto cara che vola via.

Dopo un lungo momento di disperazione, mi arrivano spunti di riflessione che mi spingono a vedere il passaggio,  la sua stessa trasformazione, come una cosa positiva, in qualche modo una forma  di “guarigione”.

Nella società attuale si evita il discorso “morte”, la si fugge, si fa di tutto per pensare a altro.

Eppure per molti filosofi, pensatori, intellettuali oltrepassare quella porta, è il vero inizio. Bisognerebbe prepararsi prima ad accettare che giungerà quel momento e farci trovare davvero pronti. Per molti la via giusta per farlo è meditare, trovare il proprio centro con consapevolezza e così sarà come addormentarsi e svegliarsi altrove.

Più siamo consapevoli, più accettiamo che il tempo per noi disponibile in questa fase è limitato.

Accade ciò che deve accadere, ma sapere che siamo di passaggio ci può aiutare a vivere pienamente il qui e ora e quando è il momento anche a varcare quella soglia, prima temuta e poi quando si avvicina l’ora, anche amata.

San Francesco la definiva sora morte. Nel momento ultimo che ci avvicina all’incontro con la morte, la scelta che siamo chiamati a fare è tra l’abbandonarci al nulla e l’affidarci al Tutto.

Ciascuno di noi nella vita si trova ad affrontare grandi lutti, prima o dopo e spero che questa esperienza di introspezione possa aiutare e aiutarmi nel momento giusto.

Così sia, lascio andare, grazie.

Monica Brunettini

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