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Da poco è arrivata la fine del 2022. Facciamo qualche riflessione
Spiritualità

E anche la fine del 2022 è arrivata…


E anche la fine del 2022 è arrivata…

Si, anche la fine del 2022 è arrivata per noi! Un anno buio, parte di un biennio che ha inciso sulle nostre vite. Ci hanno costretti a fronteggiare la limitazione delle libertà, la paura usata e abusata del rischio di contagio, la confusione per le notizie incalzanti, i numeri esorbitanti che, ondeggiando, variavano di giorno in giorno, il sospetto di falsità, la perdita della verità. Dubbi amletici hanno turbato le menti : a chi credere, a chi non credere? Quasi è diventato un modo di essere.

Nel tempo del coronavirus …
Sono emersi cambiamenti che ognuno ha vissuto condizionato dalle esperienze personali, interiori ed esteriori. Tuttavia la vita al tempo della pandemia ci ha offerto la possibilità di imparare. Nostro malgrado, ci ha indotti ad un bellissimo esercizio, un esercizio di introspezione. Così abbiamo imparato a fermarci, a considerare, a guardare in noi stessi, alla nostra interiorità, abbiamo riscoperto la nostra anima.
Sant’Agostino affermava ” in interiore homine habitat veritas” cioè “nell’intimo dell’uomo risiede la verità”, per dare un senso a ciò che accade intorno. Anche vacillando di fronte al potere che si scontra contro il nostro modo di essere e ci obbliga ad un dialogo con la realtà, che è mutata nell’aspetto e nelle forme.
Senza dubbio una realtà esteriore anomala, fallace… alla quale si resiste meglio se in noi c’è interiorità.
Costretti ad interrompere le relazioni sociali, limitati nelle uscite, impauriti dallo spettro della morte, ci siamo sentiti meno liberi nelle scelte legittime. Abbiamo dovuto fare i conti con la solitudine: soli con la propria famiglia, a volte soli tra le mura di casa.

La fine del 2022 è arrivata.

 

Ma se ci voltiamo indietro che cosa affiora? Solo difficoltà o anche opportunità?
Si dice che una difficoltà può essere superata facendola diventare un’opportunità. Ebbene…Dal modo di vivere la personale solitudine è nata l’opportunità di trasformarla: per molti è diventata fonte di riflessione, silenzio interiore, ascolto, preghiera comune per alzare le vibrazioni, arma pacifica per non lasciarsi sovrastare dalla paura della malattia e della morte e permettersi di distinguere la realtà dall’immaginazione, il bene dal male.

Certo,  la fine del 2022 è arrivata , un anno se n’è andato. Non buttiamolo via.                                   Chiediamoci: che cosa serviva?

Fare chiarezza, era ciò che ci serviva. Non lasciandoci sopraffare dalla lentezza e dallo scorrere del tempo infinito è stato possibile acquisire o riscoprire consapevolezze: sulle nostre fragilità, sulla nostra insicurezza ma anche e soprattutto sulla nostra forza, espressa con il potenziale umano che è dentro ognuno, caratterizzato da valori importanti: l’attenzione al vicino, l’amicizia, la solidarietà, la gentilezza, la tenerezza… Si sono moltiplicate le azioni valoriali, grande potenziale del nostro Progetto che mira ad un Nuovo Umanesimo. Abbiamo riscoperto e portato alla luce valori e beni che forse erano stati un po’ dimenticati. Stati d’animo che dal nuovo anno possono diventare modelli di vita, presenti anche quando la pandemia sarà superata… perché a tutto c’è un fine e la fine di questo caos arriverà.

E ora? Nella nostra memoria e nella vita di ogni giorno che cosa si salverà?
Salveremo la speranza che nascano nuove occasioni di umanità, di riflessione sulla fragilità umana, sui nostri limiti, sull’inutile ricerca della materialità ma anche sull’ immenso valore che hanno umiltà, comunione, solidarietà, coraggio, generosità. Mattoni per la costruzione di un tempo rinnovato che permetta di trovare slanci verso nuovi orizzonti di vita a cui tutti dobbiamo guardare con cuore nuovo, con cuore aperto.
Questo è il mio augurio!
Buon anno nuovo e che in noi continui la speranza  di crescere, aprire il cuore, stare nella gioia! Nonostante tutto.

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