Proteggere l’ambiente uniti in community è più facile
Proteggere l’ambiente uniti in community è più facile. La protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile sono temi fondamentali al fine di tutelare il futuro della Terra e quindi dell’umanità. Unirsi in comunità rende più efficace anche la protezione ambientale.
Cosa è l’ambiente?
L’ambiente è ciò che abbiamo intorno, un sistema complesso che comprende tutti gli elementi viventi e non viventi del nostro Pianeta Terra.
Perché è necessario proteggere l’ambiente?
L’uomo con le sue attività durante i secoli ha gravemente danneggiato il suo habitat, il pianeta vivente chiamato Gaia. Contrariamente alla logica – colui che dall’inizio dei tempi dovrebbe “soggiogare” la Terra – nemmeno con lo sviluppo tecnologico di questi ultimi decenni è riuscito a fermare questa distruzione contro se stesso. Anzi, è al contrario. Più l’uomo è tecnologico più l’ambiente è al rischio.
Proteggere l’ambiente, una delle preoccupazioni principali dell’umanità
Esistono sempre più iniziative e dettami anche a livello internazionale che definiscono la protezione ambientale una delle preoccupazioni principali del futuro dell’umanità. Essi descrivono anche il modo in cui dovremmo studiare e proteggere gli ecosistemi, la qualità dell’aria, l’integrità e la sostenibilità delle nostre risorse e concentrarci sugli elementi che pongono stress sull’ambiente.
ESG e suoi criteri
Il Parlamento Europeo con i criteri ESG entro il 2030 prevede di migliorare molti aspetti della vita, e assicurare così un futuro più green. Ad esempio, per raggiungere uno degli obiettivi di ESG che è la decarbonizzazione, entro tale data servirà coprire il 30% dei consumi totali di energia da fonti rinnovabili. I protagonisti di questi cambiamenti sono e saranno sempre di più le scelte aziendali.
Le leggi e regolamenti per tutelare e proteggere l’ambiente quindi esistono, ma oltre ad essere strumenti efficaci a lungo termine, se utilizzati da soli non sono altro che ulteriori obblighi a cui attenersi, e come tali non possono essere risolutivi. Possono forse rallentare quei processi dannosi di cui sentiamo tanto parlare dai mass media. Vediamo perché.
La politica ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile
Una politica ambientale come quella di oggi accompagnata dall’educazione allo sviluppo sostenibile – che non riguarda solo l’ambiente, ma tutti gli aspetti dell’economia e della società – messi in atto cinquant’anni fa forse potevano bastare per non trovarci ora nelle situazioni attuali. Ora potrebbero non essere più sufficienti.
L’educazione richiede tempo, è un processo che dura per tutta la vita. La nostra generazione perché la protezione ambientale proposta oggi possa produrre risultati concreti in tempi utili, dovrebbe trovarsi non solo con la tecnologia all’avanguardia in possesso, ma anche dotata di una coscienza molto più evoluta di adesso.
Invece, la società oggi è soffocata da una ragnatela invisibile ma molto presente della burocrazia e di mille formalità. L’essenziale non si trova nelle regole, ma dovrebbe trovarsi nel cuore e nelle coscienze dei singoli, le quali invece di essere sviluppate, affilate, allenate nel tempo, sono state gradualmente e sistematicamente addormentate. Così come la sensibilità per riconoscere i valori comuni di equità e rispetto per gli altri, per le generazioni future, per la diversità, per l’ambiente, e per le risorse della Terra.
L’essere umano con la sua coscienza dormiente, si è incasellato in uno stile di vita minimal, sopravvive legato stretto a una catena di abitudini. Come tentare allora di proteggere e salvare noi stessi e l’ambiente?
La tutela dell’ambiente nel 2023
Nel 2023 non basta parlare di protezione ambientale, e non basta raccogliere in 8 o 10 punti le azioni che ognuno può fare a casa propria per evitare certe conseguenze. Non può bastare semplicemente perché nei decenni scorsi – come abbiamo visto nei paragrafi precedenti – non abbiamo avuto una formazione adeguata che ci elevasse in quel senso. Siamo quindi persi o possiamo ancora fare qualcosa?
Ciò che le leggi dall’alto faticano ad ottenere
Partire dal basso, dalle persone fisiche che compongono le società può essere vincente anche per proteggere il nostro ambiente, la Terra. Infatti un’ottima soluzione è contrastare il sistema basato sulla filosofia del “Divide et impera” con l’unione delle stesse in comunità.
La community è una grande risorsa, per definizione un gruppo coeso. Se poi ha la forza di diventare anche numerosa, in breve tempo sarà capace di agire sulla realtà circostante, modificandola in base al proprio ideale e bisogno. I benefici psicologici e sociali in molti casi sono accompagnati anche da vantaggi economici che assicurano ulteriore serenità e benessere ai membri.
La Community Officine ESG – Italia
Officine ESG – Italia ad oggi è l’unica community che già prima della sua nascita ha fatto suo l’obiettivo di favorire le micro, piccole e medie imprese le quali adottano i criteri ESG e sono di fatto vicine ai membri della community stessa.
In questo modo le regole e le leggi dettati dall’alto possono unirsi alla forza del velocissimo passaparola dei suoi membri istruiti, contenti e soddisfatti. Proteggere l’ambiente uniti in community è quindi più facile, più veloce ed è anche conveniente. Chiedi informazioni nei commenti e unisciti a noi!
Un caro saluto da Edit Molnar
2 Comments
Romina Godino
Grazie cara per questa ulteriore precisazione. Un grande abbraccio.
Monica
Grazie Edit, “l’essenziale non si trova nelle regole, ma dovrebbe trovarsi nel cuore e nelle coscienze dei singoli”. Il supporto di una comunità sensibile a questi temi come questa, certo aiuta a fare scelte più consapevoli.