FESTE PAGANE, FESTE CRISTIANE PURCHE’ SIA FESTA NEL CUORE E FESTA DELL’AMORE
In questi giorni che precedevano il S. Natale, ho partecipato a una veglia in Chiesa, nella mia parrocchia di Canelli.
Voglio parlarvene perché per me è stata una novità, una cerimonia a cui non avevo mai presenziato. Ho avuto la possibilità per chi lo desiderava di portare a casa una luce speciale. L’idea di attingere alla luce che da secoli arde a Betlemme e di portarla in giro per l’Europa è nata in Austria e questa luce sta facendo davvero molti giri.
E’ qui a Canelli perché un gruppo di ragazzi della parrocchia sono andati a prenderla a Ovada e custodita gelosamente per permettere a tutti noi che abbiamo partecipato alla veglia, per mezzo di molte lanterne, di portarla a casa nostra.
E’ la luce della pace che viene da Betlemme. Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada a olio che viene alimentata grazie all’olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra. A dicembre viene diffusa ogni anno a testimonianza della fratellanza tra i popoli.
Un’ altra cerimonia a cui ho assistito come partecipante, ha un’origine pagana Celtica e consiste nel bruciare ciò che vogliamo lasciare andare e che non desideriamo resti in un fuoco scrivendo sulle foglie di alloro atteggiamenti e situazioni indesiderate.
Credo che i miei compagni di falò abbiano pensato tutti a mandare via l’odio, le guerre e le forme di costrizione che ci tengono legati e ci impediscono di essere amore.
Entrambi gli episodi che ho vissuto mi richiamano questo: unione, senso di comunità e vibrazioni di pace e amore.
Noi siamo ciò che percepiamo. Non è poi così importante che sia una religione o un rito a suggerire questo.
Vivere quotidianamente la pace è anche una nostra scelta che porta delle belle conseguenze.
Auguro a tutti noi di sentire questo, di sentire amore gli uni verso gli altri e di fare ciò che crediamo giusto in ogni occasione.