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Sensazioni ed emozioni in un pomeriggio di primavera
Benessere

Sensazioni ed emozioni in un pomeriggio di primavera

 Un pomeriggio di primavera “intenso”, ricco di emozioni

È il 23 marzo 2023 …sono le ore 19.00 ed io sono rientrata da poco a casa.

Oggi è stato un pomeriggio intenso che ha lasciato traccia nella mia mente e nel mio cuore. Segni o, forse meglio “segnali”, per cui sento l’esigenza di scrivere. Mi succede sempre quando il cuore è coinvolto: nasce  dentro di me una forte spinta a fermare su carta i pensieri, le sensazioni, i battiti, le frequenze… quasi a volerli siglare per impedire che si disperdano. Sono un dono dell’Universo, ne ho profondo rispetto.

Questa sera mi serve annotare, come quando si vuole conservare qualcosa di bello, di importante.

Il valore di ogni emozione

Ogni emozione che nasce nel cuore o ci arriva al cuore è un in-segnamento… proprio così: segna l’anima di chi guarda al mondo e all’intorno, con occhi da “osservatore”. E io – nonostante l’età avanzata che dovrebbe aver portato conoscenza e saggezza – mi ritengo  un’ osservatrice,  alla scoperta del mondo. Imparo, sempre.

Scrivo perchè penso che il nostro pensiero o la nostra idea, messi nero su bianco, rimangano. Sono comunque nostri ma in qualche modo possono diventare anche di altri. Esternati, dichiarati, raccontati diventano un patrimonio condiviso e possono far del bene.

È ciò che intendo compiere con questa pagina, senza presunzione alcuna, per chi vorrà cogliere il senso che do a questa nuova esperienza. Voglio condividere la mia gioia, le mie sensazioni con chi avrà la voglia e la pazienza di leggere. Ho creato questa pagina in modo estemporaneo perché penso sia bello comunicare così, in modo spontaneo e vissuto.

Vi racconto ciò che mi è accaduto…

Su invito di mia figlia Francesca ho partecipato ad un incontro di presentazione del REIKI associato all’utilizzo dei cristalli, due tecniche olistiche che incontrano parecchio interesse in questi ultimi tempi di grande confusione e stress.  La tematica mi ha sempre interessato e ne ho anche beneficiato, raccogliendone gli effetti per superare un momento particolarmente problematico della mia vita. Ma non è di questo in particolare che vi voglio parlare: è molto facile reperire informazioni al riguardo, vi invito a farlo.

Mi voglio piuttosto soffermare sull’esperienza personale e sulle riflessioni che ha generato.

Il relatore era persona estremamente competente e bravo comunicatore, l’operatore altrettanto… perciò l’attenzione è rimasta alta e si è mantenuta così per un tempo lungo. Certo che, oltre la competenza degli organizzatori, la presenza di ognuno scelta liberamente per interesse e  curiosità verso il tema, hanno fatto la loro parte nella riuscita del pomeriggio.

Per questi motivi e per la magia di poter condividere un tempo di scoperta e apprendimento ho avvertito nel gruppo una bellissima sintonia, nonostante pochissimi si conoscessero tra loro.

Inevitabile il flusso di pensieri: un’onda benefica.

Penso che nel pomeriggio, a creare la bellissima energia percepibile in sala – via via in aumento ascoltando l’origine del Reiki e la sua applicazione –  sia stato qualcosa di più: la condivisione armoniosa. Circa le frequenze tanto alte presenti in sala mi sono chiesta quanto serva incontrare un gruppo sintonico. Credo sia importante. Ho avvertito un senso di fratellanza, di comunione.

Tutti gli operatori presenti hanno dichiarato di aver scelto di entrare nel percorso di formazione dopo esperienze di vita impegnative, a tratti dolorose e disorientanti, che li hanno spinti verso la ricerca di uno strumento che donasse loro una bussola: profondità interiore, conoscenza di sè, benessere, messa a frutto dei doni.

Ho riflettuto sui racconti, sui vari interventi. Ho colto la bellezza di chi  si mette a nudo e dona agli altri una parte di sé, fornendo l’occasione  di confronto.

Ci sono fatti che arrivano nella nostra vita come uragani imprevisti, inattesi, che scompensano. A tutti noi può accadere di smarrirci. Viviamo in una società materialista, la spiritualità si è affievolita. Immagini e notizie allarmanti che, attraverso i media, violano la tranquillità delle nostre case ed entrano nelle nostre vite,  suscitano emozioni difficili da affrontare e gestire. Dentro di noi scaturiscono emozioni forti come paura, incertezza per il futuro, angoscia, rabbia, senso di impotenza, dolore.

La bellezza delle emozioni oltre i grandi mali

Ma queste emozioni esistono,  anche oltre i grandi mali. Oltre le epidemie, la guerra, la violenza e la povertà nel mondo. Possono nascere per una malattia che ci colpisce, un momento di forte cambiamento, una disabilità o la convivenza con quest’ultima. Nell’ultimo biennio sono arrivati attacchi forti alle nostre menti e ai nostri cuori a causa della pandemia che ha invaso, confuso, disorientato. Quotidianamente noi subiamo altri attacchi  a causa della guerra, degli attentati poco distanti da  noi: è impossibile voltare le spalle.

Allora ascoltare le emozioni e darci la possibilità di comunicarle diventa fondamentale, perché il comunicare e il raccontare, elementi costitutivi dell’essere umano, sono azioni che possono placare l’angoscia, tacitare l’ansia, aiutare ad affrontare la complessità. Si aggiunge poi il fattore “conoscenza” che, procurata attraverso un’informazione corretta, diventa supporto prezioso.

Per natura non fatico a credere nella potenza dell’energia, in fondo noi siamo energia. E il Reiki è energia benefica che arriva attraverso la relazione in uno scambio naturale tra l’ operatore e la persona che gli si affida.

Il potere dell’ Energia universale

Affidarsi all’energia universale attraverso l’ascolto, il silenzio, il respiro fonte di vita, può essere un  buon viatico verso il benessere di corpo e mente.

Flora Crosara 

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