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Vita da nonna
Storie di Vita

Vita da nonna

 Io, immersa in una vita da nonna

In Piemonte l’ 11 settembre 2023 le scuole sono iniziate e con loro è ripresa la mia “vita da nonna“.

Le vacanze estive hanno lasciato ai nonni pause di stacco da questa attività che, durante l’anno è intensa e molto preziosa, un sostegno alle giovani famiglie, oramai travolte dalla vita frenetica.

Vita da nonna autrice e narratrice

Spesso ho scritto,  immedesimandomi in questo mio ruolo, per creare qualche storia, fiaba o favola dedicata ai piccoli di casa.  Ho sempre pensato che scrivendo si abbia una grande possibilità: educare e tramandare modelli. Consegnare a chi viene dopo di noi ciò che di buono abbiamo imparato,  essendo stati a nostra volta figli  e nipoti.

Siccome amo mettere nero su bianco i miei pensieri e le mie esperienze, l’occasione è ghiotta: poterli trasformare in racconti sui quali riflettere, creare storie con una morale e osservare i ragazzini che ascoltano a bocca aperta… beh, è impareggiabile!

Di certo è un bellissimo impegno essere nonna di quattro meravigliosi ragazzini  la cui età va dai 6 ai 14 anni: li accudisco molto spesso, mentre i miei figli e mia nuora sono al lavoro e questo, a tratti fa, sentire forte la responsabilità educativa e il vincolo orario per me e mio marito: la nostra età segna il passo del tempo che corre veloce, qualche acciacco si presenta, la lentezza la fa da padrone!

Ma l’amore per loro è così grande che cancella anche le difficoltà e la stanchezza. Vibrano nuove energie!

Una riprova? Qualche giorno fa, mentre attendevo la mia nipotina all’uscita di scuola, ho sentito un nonno confidare ad un altro:      “Essere nonno è la più bella esperienza che io abbia potuto fare nella mia vita! Un grande dono…sono stato fortunato!

Ho pensato ” Come dargli torto?”…ma tant’è!

Molte riflessioni, un ruolo importante

Di fronte a questo nuovo anno scolastico appena iniziato la mia mente lavora e pone domande, parecchie!  Alla ricerca di risposte, su questa nuova fase della nostra vita, ho sentito la necessità di approfondire…le riflessioni sono molte, il confronto con altri nonni al parco, fuori dalla scuola, nelle chiacchiere occasionali fa emergere un aspetto nuovo dell’ “essere nonno oggi“!

Fare i nonni nella società di oggi

Nella contemporaneità essere nonno comporta impegni diversi. Fare i nonni esula dal seguire regole precise che determinano l’organizzazione.

Ci sono nonni che possono partecipare poco perché ancora impegnati nel lavoro, essendosi prolungato il tempo dell’ ingresso in quiescienza. Ci sono invece nonni troppo avanti negli anni o impediti da motivi di salute: l’età che avanza è spesso impietosa, purtroppo!

Altri che trascorrono tempo con i nipoti prevalentemente nel periodo estivo,  altri ancora che condividono grande parte della giornata dopo la scuola e vivono la relazione con i nipoti  a pranzo, per i compiti, i giochi nel parco, la cena…fino al rientro dei genitori,  a volte tardi, la sera.

In questo nostro tempo i nonni sono più che mai protagonisti nella vita delle giovani famiglie. Danno supporto ai figli su due fronti: con l’aiuto economico e con la cura dei nipoti.

Ai nonni del terzo millennio viene richiesto di imparare nuovi comportamenti per condividere la vita e le relazioni con i propri figli e i nipoti. Basti pensare alle tecnologie, dal PC ai cellulari, dai tablet agli iPod e Ipad con i loro relativi sistemi operativi, per nulla scontati, poi agli impegni con sport, musica, catechismo, feste di compleanno…

Servono istruzioni per l’uso

Nell’impegno – socialmente molto richiesto – è  fondamentale l’accordo fra nonni e genitori, in base ai principi educativi che stili di vita differenti possono mettere in discussione.

Comunicazione e chiarezza evitano conflitti e tensioni e abbassano il rischio di far nascere un clima di sfiducia con conseguente ricaduta sui bambini che, sommersi dalla confusione, potrebbero disorientarsi e soffrire. Come stare in equilibrio? Una sola risposta, due semplici parole: dialogo e rispetto.

La metafora della casa a tre  piani

Nel web ho trovato uno spunto interessante. Si tratta della metafora della casa a tre piani, adottata da alcuni psicologi e sociologi che suggeriscono di differenziare i ruoli. Una strategia che mi pare assai efficace, utile per un buon equilibrio familiare.

I tre piani rappresentano la diversità dei ruoli: i nonni si trovano al piano superiore, i genitori stanno in quello di mezzo, i figli sono al piano inferiore.

Se il sistema familiare è in armonia,  le frontiere sono delimitate  in un buon equilibrio tra i vari piani. La sfida per i nonni è quella di “mantenere la propria identità generazionale”  impegnati – come sono – per molte ore con i nipoti. Questo significa non sostituirsi, rimanere nel ruolo e riservare ai genitori il loro status familiare.

Evitare di occupare spazi di altri servirà a sostenere senza sostituirsi, limiterà il sorgere di ostacoli, donando al rapporto nonno-nipote una proficua qualità nella relazione.

I nonni sono una nuova risorsa

Per inquadrare l’importanza della figura dei nonni faccio ricorso ad alcune letture sul tema.

Pensate che in alcuni casi oggetto di terapia familiare la presenza dei nonni si presenta come figura trasversale. È  possibile che il terapeuta chieda infatti di incontrare i nonni come presenza simbolica o anche reale.

Dal racconto della storia familiare affiora così l’importanza della figura del nonno che appare come un faro, un narratore di storie, un insostituibile compagno di giochi.

Ma talvolta anche un nonno solitario, dimesso, di poche parole oppure nel caso delle nonne vengono presentate figure di nonne accoglienti, comprensive, confidenti per contro anche invadenti, giudicanti, distanti.

Questo rende più semplice individuare il sintomo o la difficoltà del bambino o dell’adolescente. Il nonno diventa così una nuova risorsa all’interno del contesto relazionale familiare.

Quanti ottimi motivi per festeggiare i nonni, ringraziarli e celebrarne la presenza, ogni giorno!

Ho letto, mi sono informata e ho raccolto le idee che ho espresso qui.

Forse questa pagina potrà servire ad aprire un dibattito, un confronto tra nonni. Sarebbe bello  ritrovare nel dialogo scritto un conforto e una risposta per chi non si spiega come e perchè il “ruolo del nonno” abbia subito,  nei decenni, un tale cambiamento, ma soprattutto che cosa comporta. Perchè, senza ombra di dubbio, la figura del nonno è cambiata!

 

‍Flora Crosara

 

One Comment

  • Monica

    Grazie Flora, i miei figli e anche mio nipote hanno avuto amorevoli e pazienti nonni ad accudirli. Come avremmo fatto senza di loro. Sono stati e sono una roccia, con sacrificio e dedizione…qualche grattacapo ci hanno aiutato tanto. Li ringrazio e mi spiace per chi non ha avuto la stessa nostra fortuna, perché di grande fortuna si tratta da ambo le parti.

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