
Radici tra Due Terre
Un Viaggio tra Agricoltura
e Sapori Autentici
Radici tra Due Terre: una storia familiare tra Piemonte e Calabria, tra tradizioni agricole e sapori autentici della cucina “casalinga”.
Un Legame Indissolubile con la Terra
e la Tradizione Culinari
Le mie origini affondano le radici in un fertile connubio tra il Piemonte e la Calabria, due regioni che hanno plasmato la mia identità e acceso in me una profonda passione per l’agricoltura e, di riflesso, per l’arte culinaria. Nato in questo crocevia di culture, ho avuto il privilegio di vivere e assaporare le peculiarità di entrambe le terre, ereditando un ricco patrimonio di saperi e tradizioni. La figura centrale di questo mio precoce interesse è stata senza dubbio la mia bisnonna paterna, un’autentica custode dei sapori di un tempo.
La Trattoria della Bisnonna:
Un luogo di Autenticità Piemontese con un Tocco Calabrese
La sua trattoria nell’astigiano, per decenni, ha rappresentato un’istituzione gastronomica, rinomata in tutto il Piemonte per la genuinità dei suoi piatti e l’utilizzo esclusivo di prodotti DOC. La sua cucina era un omaggio alla tradizione, un “come fatto in casa” che parlava di cura, di ingredienti freschi e di ricette tramandate di generazione in generazione. Un elemento distintivo di questa eccellenza culinaria era rappresentato dai prodotti che giungevano dalla Calabria, terra d’origine di mio nonno paterno. Proprietario terriero, egli coltivava con passione ortaggi, frutta, olive e cereali. I suoi periodici soggiorni in Calabria gli permettevano di conoscere a fondo le eccellenze di quella terra, che venivano poi introdotte, con sapiente equilibrio, nella cucina della suocera, arricchendo l’offerta della trattoria con sapori nuovi e autentici.
Radici tra Due Terre
La Scintilla della Passione:
I Primi Esperimenti Agricoli
La passione per l’agricoltura ha iniziato a germogliare in me fin dalla tenera età, intorno agli anni ’80. Sebbene fossi troppo giovane per dedicarmi attivamente alla coltivazione, il seme era ormai piantato. La vera svolta avvenne nel settembre del 1986, quando, quindicenne, intrapresi il mio primo audace esperimento agricolo domestico. Piantai dei semi di pomodoro in vasi posizionati su una soglia di marmo, proprio sopra un radiatore in ghisa. L’inaspettato calore sprigionato dai riscaldamenti durante l’inverno si rivelò un alleato prezioso. Nella primavera successiva, nel maggio del 1987, trasferii le piantine in un vaso più grande sul balcone, baciato dal sole. Il risultato fu a dir poco sorprendente: vidi crescere rigogliosi pomodori dalle dimensioni generose, alcuni dei quali raggiungevano quasi il chilogrammo di peso.
Radici tra Due Terre
Dall’Invidia dei Vicini
alla Gioia del Raccolto Naturale
La soddisfazione di raccogliere e gustare quei pomodori, per un lungo periodo, fu immensa, suscitando la curiosità e, confesso, anche una punta di invidia nei condomini. Quell’esperienza fu la scintilla che diede il via a una consuetudine: ogni anno, il mio balcone si trasformava in un piccolo orto di pomodori. Questa pratica continuò fino al nostro trasferimento in campagna, dove finalmente ebbi l’opportunità di dedicarmi all’orticoltura con maggiore serietà. Abbracciai con entusiasmo la coltivazione naturale, bandendo qualsiasi sostanza chimica e nutrendo la terra con metodi tradizionali. Da quel momento, la passione per i prodotti coltivati in modo genuino divenne una vera e propria filosofia di vita. Il sapore autentico di questi frutti della terra e la gratificante sensazione di staccarli direttamente dalla pianta rappresentano per me gioie impagabili.
La Cucina Come Estensione dell’Orto:
Sapori Autentici in Tavola
Per quanto riguarda la culinaria vera e propria, non ho avuto molte occasioni per esprimermi ai fornelli con la stessa dedizione dell’agricoltura. Tuttavia, la mia passione per il buon cibo si manifesta quotidianamente nell’utilizzo in casa dei prodotti che coltivo, soprattutto durante la generosa stagione estiva. Portare in tavola i sapori autentici del mio orto è per me la naturale conclusione di un percorso che inizia con il rispetto per la terra e si traduce in un’esperienza gustativa unica e appagante, unendo idealmente le tradizioni culinarie piemontesi e calabresi che scorrono nel mio sangue.
Quale aspetto di questo racconto ha suscitato maggiormente la tua curiosità o ti ha fatto riflettere? Scrivilo nei commenti.
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