Negli occhi dei bambini
Che cosa puoi vedere negli occhi dei bambini
Gli occhi dei bambini mostrano ciò che negli adulti è raro ritrovare. Sensazioni, sentimenti, reazioni emotive… stati d’animo puri.
La meraviglia, la sorpresa, lo stupore
Negli occhi dei bambini tutto è più semplice anche se difficile da spiegare con le parole. Nel loro sguardo si traduce con la limpidezza dell’innocenza, la chiarezza di chi rimane in attesa di capire e di avere risposte ai frequenti “perché”, con lo stupore di fronte a ciò che è ancora sconosciuto. Uno stato di ingenuità e purezza, appunto.
Che cosa compare da uno sguardo infantile
Dagli occhi dei bambini, occhi sgranati, cristallini e pieni di vita, compare la purezza della loro anima e si coglie la voglia che hanno di perlustrare il mondo. Innocente, avida curiosità.
Il compito degli adulti
Gli adulti hanno un compito di grande responsabilità, ancora di più in questo tempo particolare, un po’ confuso che disorienta.
Per aiutarli ad esprimersi con spontaneità e naturalezza possiamo riservare ai bambini molti spazi orari e fisici di libera creatività, usando il gioco creativo, stimolando la loro l’immaginazione e fantasia, lasciando sfogare la loro espressione individuale. In questo modo concediamo loro di esplorare, appropriandosi di conoscenze, sviluppando personalità.
Che cosa e come fare
Evitando di porre limiti alla loro personale esplorazione, attraverso i cinque sensi, gli consentiamo di crearsi la conoscenza e la loro forma di vita. È una forma di vita personale, vissuta nelle esperienze mediate, attraverso mille esercizi. Noi adulti mediatori, presenti lì, a visionare che tutto si compia per il meglio. A sostenere gli scivoloni, a sostenerli nell’errore, lasciandoli sbagliare perché imparino dove e come non ripeterli. Presenti, anche a guidare la loro mente nella ricerca di soluzioni.
Noi adulti riusciamo a fare questo?
Ma riusciamo sempre a fare questo? A volte è complesso, siamo frenati noi stessi dai modelli educativi ricevuti, da ciò che siamo diventati! Ci riusciamo però, recuperando, noi per primi, la scintilla di stupore e meraviglia nei nostri occhi, quella che crescendo abbiamo smarrito” Ecco perchè serve tenerla accesa quella scintilla!
Se siamo in grado di andare all’incontro con il nostro bambino o con la nostra bambina interiore, abbiamo speranza di aiutare i nostri bambini, quelli che ci vivono accanto, quelli che – nella veste di insegnanti – incontriamo ogni giorno a scuola, nei centri sportivi, ai corsi di disegno, di musica o in mille altre arti. Oppure semplicemente nella nostra casa, nel ruolo di nonni o genitori. Con pazienza e gioia, ogni giorno.
Lo possiamo fare mettendoci in gioco e attraverso il gioco, che crea sempre meraviglia e stupore.
La mia esperienza nella meraviglia
È stato, per me, esattamente così quando – giovane insegnante di educazione fisica – condividevo ore di gioco sportivo in palestra…ma lo è stato anche da mamma con i miei bambini e ora da nonna con i miei nipoti.
Vedevo gli occhi di quei bambini o ragazzini brillare ed era il mio incontro, il loro incontro con la meraviglia. In reciprocità.
Oggi vedo gli occhi dei miei nipoti sorridere per lo stupore, per la scoperta, per la magia e mi sento come loro: è là che incontro la Flora bambina.
Così, accanto a loro raccolgo la bellezza della vita e la traduco in dono, per poterla condividere. Questa sensazione riempie i miei occhi, il mio cuore e la mia anima di meraviglia.
Trasmettendo la mia condizione interiore io spero di riuscire a portare pace e gioia al loro cuore, creando in loro uno stato emotivo benefico!
Essi sono parte delle future generazioni: sono innocenti, positivi, sono anime belle…meritano di vivere nella felicità per diventare uomini e donne di valore!
4 Comments
MONICA BRUNETTINI
Che meraviglia leggere queste righe di fiducia nelle nuove generazioni. Lasciarli liberi di creare e dare loro una guida fiduciosa…un compito difficile ma di grande responsabilità e gioia.
Flora Crosara
Io credo che essere adulti consapevoli dell’importanza e della valenza di questo ruolo sia fondamentale per scegliere modelli educativi sani, equilibrati, esemplificativi dei Valori. Modelli da proporre ai giovani. L’adulto ha già in parte sperimentato dunque può creare “modelli buoni, gioiosi” e “guide capaci”, in grado di lasciare tracce… Tracce, non costrizioni: per lasciare liberi i giovani di percorrere il loro Cammino. Ognuno ha il proprio e deve costruirlo.
Simonetta visconti
Che meravigliosa sensazione leggere questo testo
Supercomplimenti Flora
Flora Crosara
Grazie a te Simonetta per la lettura e perchè ci segui sempre!