mEditiamo
onorare il solstizio d'estate sole che filtra in foresta
Spiritualità

Onorare il solstizio d’estate

con la ricerca interiore

Onorare il solstizio d’estate tra schiaffi al male ricevuto, Haka maori e bagno di suoni per ricercare la nostra scintilla divina.

Mercoledì 21 giugno, è stato il giorno più lungo dell’anno, ed è considerato il giorno della rinascita

Quale miglior modo di onorare il solstizio d’estate se non passare una serata di ricerca interiore?! Così, mi sono fatta un regalo.

Angelica, è una persona che conosco praticamente da quando ero bambina e di lei ho un ricordo bellissimo di donna sempre sorridente dolce molto accogliente e spiritosa.

Fatto sta che la vita, ci ha portato ad allontanarci per lungo tempo e poi, siccome nulla capita per caso, qualche anno fa ci siamo incontrate di nuovo.

Tutto questo, per dirvi, che il “lavoro” che fa ora era la sua missione una missione insita nel suo nome, perché quando canta ha la voce di un angelo ed è una persona che ha a cuore il suo prossimo da che ho memoria.

In quella serata ho partecipato ad uno dei suoi incontri dopo tanti inviti rifiutati

Abbiamo lavorato con l’elemento fuoco (legato alla particolare giornata, dove sole e buio si equivalgono) attraverso esercizi che coinvolgevano il nostro corpo.

Oltre alla parte fisica però,  i movimenti che da li a poco avremmo fatto sotto la sua guida, avrebbero toccato anche la nostra anima.

Tutto questo, perchè lo scopo era farci arrivare al nostro nucleo, il nostro Se Superiore, o come si definisce in altre parole la nostra scintilla divina. Ma andiamo con ordine.

Mosè come non l’avevo mai sentito prima 

Lingue antiche e racconti biblici legati al fuoco 

onorare il solstizio d'estate mosè eil rovo in fiammeLa serata, è iniziata con un excursus, attraverso il significato di alcuni termini derivanti da lingue antiche, e il racconto dell’episodio di Mosè sul monte Sinai come non l’avevo mai sentito scoprendo molte cose interessanti su un episodio fondamentale sia per la bibbia ebraica che per quella cattolica.

Ma la cosa più bella, e che non avevo mai sperimentato prima, è come attraverso il corpo ed il suo movimento si possa entrare in contatto con la propria parte interiore, sempre sepolta dagli obblighi dettati da una civiltà che lascia pochissimo spazio allo spirito preferendo l’effimero materiale e  la velocità (talvolta non si ha, o non si vuole avere,  il tempo da dedicare a noi stessi per paura di ciò che si potrebbe incontrare,).

Buttare via il male

Svuotare corpo e mente da pensieri negativi e rabbiosi per fare spazio alle cose belle

Dopo questa prima parte, per così dire teorica, ma molto affascinante abbiamo iniziato a fare spazio dentro di noi,  per poi potere accogliere il bello e la nostra scintilla divina, con diversi movimenti che sono andati dagli schiaffi, ai calci passando per le anche e i piedi in tutte le direzioni e addirittura le linguacce.

Ci ha spiegato poi, che ad ogni livello del corpo corrispondeva una ferita insoluta del nostro passato che avremmo potuto avere e facendo questo si andava a sbloccare quel determinato trauma.

Per me è stato davvero divertente tutto ciò, forse perchè in questo modo esorcizzavo la rabbia (sentimento legato all’elemento fuoco) e mi sono messa a ridere di vero cuore come non mi succedeva da moltissimo tempo.

 L’Haka: la famosa danza dei guerrieri Maori

Una tradizione antica mantenuta ancora oggi 

Vi sarà capitato sicuramente di vedere, o semplicemente ne avrete sentito parlare, della la squadra nazionale maschile neozelandese di rugby che fa  questo “ballo” prima della partita (ma ho scoperto poco tempo addietro, che addirittura la fa anche quella femminile).

Una tradizione antica, perfetta per onorare il solstizio d’estate. Risalente alle prime popolazioni neozelandesi i Maori, in realtà non è un ballo di guerra vero e proprio (anche se veniva fatto per terrorizzare gli avversari prima di una battaglia) ma una danza al sole. Del resto in quei posti il caldo sole, a differenza che da noi è pochissimo presente, e la danza serve loro per caricarsi della sua energia (considerata a livello sottile maschile).

Vista in quest’ottica, assume un significato molto più profondo e positivo.

Naturalmente, Angelica, ci ha condotto in quei movimenti, da fare con una postura rilassata ma che ci ha portati a sentirci ben radicati a terra, solo per un pezzettino che poi abbiamo fatto tutti insieme comprese la linguaccia che a me ha fatto tanto ridere! (al link “danza al sole”, troverete il testo completo e la traduzione con con evidenziato la parte che abbiamo fatto).

Averlo fatto, mi ha fatto comprendere meglio perchè gli All black la fanno prima di ogni partita. Oltre che per intimorire gli avversari, serve loro per caricarsi, idealmente, della potente energia solare.

Facendo io stessa quei movimenti netti e vigorosi, con le parole (che sono vibrazioni quindi energia) mi hanno dato una forza incredibile (proprio come quella del fuoco, che distrugge, ma allo stesso tempo rigenera) che porto dentro di me da quella sera.

La condivisone delle nostre scintille divine

Un’altra cosa davvero bella che mi ha fatto provare emozioni fortissime, è stata la condivisione delle scintille divine

onorare il solstizio d'estate spirale frattaleOgnuno di noi, secondo la mia personale visione, camminava con in mano il proprio gomitolo sfrangiato, e dai mille colori simili a fili luminosi sottilissimi e più o meno grande. in mano,

Abbiamo poi iniziato a s scambiarli, prima una persona alla volta poi a piccoli gruppi.

Ad ogni scambio, il mio gomito diventava sempre più grande e con ogni persona o gruppo.

Ad un certo punto, mi sono messa a piangere sia per le bellissime emozioni che provavo in questi scambi, che per la bellezza che stava assumendo il mio.

Il momento meraviglioso però, è arrivato alla fine quando abbiamo riunito tutti i nostri gomitoli in uno solo.

All’interno del cerchio, si è formata così un’enorme  palla multicolore e da ognuno di noi partiva un filo attaccato all’ombelico che ci ha permesso di recuperare alla fine il nostro gomitolo.

Bagno di suoni

 Il viaggio incredibile  fatto nella mia anima

onorare il solstizio d'estate campana tibetanaOnorare il solstizio d’estate, con un viaggio sciamanico è stato molto bello.

Grazie al tamburo sciamanico,  alla voce di Angelica, alle campane tibetane, alla chitarra, ho potuto fare un viaggio nel mio inconscio più profondo.

Dopo esserci messi comodi, accompagnati dalla voce di Angelica, siamo entrati in uno stato di rilassamento profondo e di abbandonando di ogni tensione.

E’ stato un susseguirsi di suoni e vibrazioni molto potenti,  partendo dal tamburo, che ha portato il mio cuore a battere in sintonia con il suo suono.

A questo si sono aggiunte le varie campane e campanelline suonate da Angelica.

La più profonda delle sensazioni, è stato quando mi ha appoggiato una campana sul petto e l’ha fatta suonare.

E’  stato piacevole ma anche parecchio strano, poichè la vibrazione era andata così in profondità che è stata presente in me per un lungo periodo sotto forma di formicolio.

Il gong e la paura

Per riportaci al qui e ora

Dopo tanta meraviglia e serenità, è arrivato il gong.

Il suo suono, sembrava una tempesta in alto mare nella quale mi trovavo e che mi ha scosso profondamente. Oltre al suono naturalmente mi trovavo in alto mare, con lo sguardo dell’inconscio, su un vascello in mezzo a tuoni e fulmini.

In definitiva, è stata una serata davvero molto intensa che mi ha messo addosso una grande paura.

Sono soddisfatta ed entusiasta di avere partecipato!

Credo che parteciperò ancora molto volentieri se ne avrò occasione, perchè ho incontrato tante belle persone con cui mi sono trovata subito a mio agio anche se, a parte Angelica e il mio compagno, non conoscevo nessuno.

Per di più quest’esperienza, mi ha porto a scoprire, cose di me  che non conoscevo attraverso tecniche che non avevo mai sperimentato prima.

Conclusione

Onorare il solstizio d’estate in quel modo, è stato davvero il miglio modo possibile e mi sono rigenerata per lungo tempo a venire come mi succede ogni volta che faccio attività spirituali

Quella sera, tornata a casa, sono letteralmente crollata nelle braccia di Morfeo.

Quegli esercizi, fatti con tanta foga mi avevano stancata parecchio, ma al contempo rilassata come non mi succedeva da moltissimo tempo.

Tuttavia, il giorno dopo, mi sono svegliata riposata come mai prima di allora e con una nuova energia, pronta a fare moltissime cose con gioia ed entusiasmo (dalle semplici pulizie domestiche ai mie trattamenti a riceventi).

E voi cosa ne pensate dell’Haka come tecnica spirtuale,? Scrivetelo nei commenti.

Grazie dell’attenzione. Un saluto-

Romina Godino

Romina Godino

Persona creativa in tutto, ama condividere le proprie conoscenze, esperienze, passioni e riflessioni sui grandi temi della vita attraverso la scrittura. Scrivere per lei, oltre ad essere uno sfogo personale e un valido strumento attraverso il quale si può confrontare con il mondo esterno.

2 Comments

  • Angelica Pons

    grazie di questo bellissimo articolo e della stima e comprensione profonda che si sente attraverso il racconto dell’esperienza: se hai colto tanta bellezza è perche è in te! siine certa! spero di averti ancora mia ospite e che anche altri vogliano intraprendere un percorso di crescita personale. Il blog è molto curato profondo e interessante. Complimenti a tutti.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *