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Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

Cosa fare a La Salle in Valle d’Aosta

Dove i ricordi si svelano

all’ombra del monte Bianco

Cosa fare a La Salle in Valle d’Aosta. Tra le sue vette maestose, scopri il vino eroico e antiche sagre. Un borgo dove il tempo non si ferma.

C’è un filo invisibile che lega i ricordi. A volte, basta un viaggio per riannodarlo. Lo scorso fine settimana quel filo mi ha riportato in Valle d’Aosta sabato e domenica 30 e 31 agosto. Non ero sola, ma con la nostra famiglia allargata. C’erano i nostri migliori amici, i loro figli e naturalmente il nostro cane Artù. La destinazione era La Salle, un grazioso borgo montano fatto di case in pietra e legno ai piedi del monte Bianco. Lì si è svolta una gara di mountain bike a cui hanno partecipato i nostri ragazzi. Nello specifico si trattava del Tour des Salasses Mont-Blanc, una storica gara del circuito italiano di gare di lunga percorrenza su sterrato.

La Valle d’Aosta è un luogo del cuore. Fin da bambina, amo la sua natura selvaggia e le sue montagne imponenti.

Un viaggio nella memoria

E un ricordo riaffiora sempre. Avevo nove anni. Durante una gita scolastica, al parco del Gran Paradiso, assistetti, a pochi metri di distanza ma in sicurezza, a una lotta tra camosci maschi. L’immagine è ancora vivida oggi. Ogni gita qui è da sempre una scoperta tra castelli, resti romani e visite naturalistiche. E questa nuova storia è stata aggiunta al mio album dei momenti da non scordare. Il tempo scorre, ma i ricordi si intrecciano.

La Fiera di Sant’Orso

un’anima di legno

Anni fa, la millenaria fiera di Sant’Orso con mio marito ci ha regalato un’esperienza ricca di storia e artigianato. In fiera, il protagonista assoluto era il legno, un materiale che amo particolarmente perché vivo. Infatti, anche se lavorato, conserva un’anima che racconta storie di passione e di artigiani/inventori creativi. L’ingegnosità nel risolvere i problemi si rivela spesso in modi sorprendenti. La sedia che diventa una scaletta è un chiaro esempio di questa creatività, una soluzione geniale che mi è rimasta impressa. Non l’avevo mai vista prima di allora.

Tradizioni golose

e souvenir del cuore

La Salle

un nuovo capitolo

Tuttavia, la nostalgia deve lasciare spazio al presente. Questo weekend non è stato solo un tuffo nel passato. È stato un’immersione nella vita di La Salle. All’ombra del Gigante delle Alpi, ho riscoperto perché questa regione mi affascina. È come un’eco delle mie voci felici, a cui si sarebbe aggiunto un altro capitolo.

Un borgo, un ricordo,

una foresta di legno

Cose da fare a La Salle in Valle d'Aosta Veduta del Monte BiancoOltre alla maestosa presenza del “Gigante delle Alpi” il monte Bianco, La Salle si svela come un borgo montano intimo e suggestivo. Il suo centro storico, splendidamente conservato, racconta una storia di rispetto e continuità. Passeggiando per le sue vie, ho notato che la ristrutturazione degli edifici ha seguito un approccio che ho già ammirato a Limone Piemonte: preservare l’autenticità.

Cose da fare a La Salle in Valle D'Aosta

Le case in pietra e legno non sono state stravolte, ma valorizzate con intonaci e decori che ne esaltano il sapore antico, conferendo al paese un’atmosfera autentica e senza tempo. È una scelta che dimostra un legame profondo con il passato, un desiderio di onorare le radici senza rinunciare alla bellezza.

Ma La Salle non è solo pietra e legno. I suoi dintorni sono un’esplosione di verde che toglie il fiato. Dal centro sportivo, che domina il borgo, lo sguardo si perde su un panorama di boschi lussureggianti. Il loro colore, un verde così brillante e vivido, ha acceso la mia fantasia, richiamando alla mente la perfezione di una foresta fatta di alberelli Lego. 

Armonia tra uomo e natura

C’era qualcosa di inatteso in quella foresta. Guardando meglio, gli alberi non sembravano disposti in modo selvaggio e casuale. C’era un ordine, una regolarità che suggeriva un intervento umano, una piantumazione curata. Non era la natura selvaggia e incontrollata che m’immaginavo, ma una bellezza creata e gestita dall’uomo, un’armonia che si fondeva con l’ambiente circostante. In un mondo che spesso contrappone l’azione umana alla natura, qui a La Salle ho trovato un esempio di come possano coesistere, creando un paesaggio che è allo stesso tempo opera d’arte e rifugio.

La chiesa di San Cassiano

un viaggio tra epoche diverse

Arrivati a La Salle, la prima cosa che ha catturato il mio sguardo è stata la chiesa parrocchiale di San Cassiano. La sua storia affonda le radici nel passato medievale, anche se l’edificio che vediamo oggi è frutto di numerosi e significativi rimaneggiamenti. Nonostante i primi documenti risalgano al XV secolo, l’attuale struttura è stata quasi interamente ricostruita a metà dell’Ottocento, pur conservando l’abside originaria che testimonia la sua antica anima romanica.

L’esterno

Cosa da fare a La Salle in Valle d'AostaHa attirato la mia attenzione in modo particolare la facciata. Ho notato immediatamente la differenza con le altre chiese di montagna che ho visto in giro per le Alpi fatte tutte di pietra grigia. Mentre questa, era estremamente diversa e dalle tinte più tenui tendenti al bianco o al crema. Questa scelta cromatica e lo stile imponente ma al contempo sobrio creano un contrasto affascinante con il paesaggio alpino circostante, quasi a voler riflettere la luce delle vette innevate. E’ un chiaro esempio di architettura neoclassica, eretta nel XIX secolo. Con la sua maestosità sobria e le sue linee pulite, richiama gli antichi templi classici. Il campanile, invece, racconta una storia a sé. La parte inferiore in pietra è più antica, risalente al XV o XVI secolo, mentre la cella campanaria superiore fu ricostruita nel Settecento, donandogli una curiosa armonia di stili.

L’interno

Una volta varcata la soglia, l’atmosfera cambia drasticamente. L’interno, a navata unica, si presenta con un’impronta decisamente barocca, riccamente ornato da stucchi, affreschi e sculture lignee. Si possono ammirare il grande cornicione del 1662 e i cinque altari, alcuni dei quali voluti e abbelliti da famiglie private del borgo. Tra le opere più preziose, si distingue il crocifisso ligneo del XVI secolo, che emana un senso di profonda spiritualità. L’esperienza all’interno della chiesa è un vero e proprio viaggio nel tempo, dove l’austerità romanica dell’abside si fonde con la grandiosità barocca dell’arredo, unendo secoli di storia e devozione.

La Salle e

Federica Brignone

Lo sci alpino, è uno degli sport che ho praticato da giovane, e ancora adesso lo seguo in tv. Ho scoperto con piacere che La Salle, è il paese di residenza di una campionessa italiana di sci: Federica Brignone. La fierezza del paese, per quest’atleta, è ben visibile camminando per le stradine e la “piazza dello sport”.

Questa scoperta mi ha riempito di gioia. La piazzetta, a lei dedicata, non è solo un omaggio a una campionessa sportiva di grande valore, ma un tributo al suo spirito combattivo e alla sua tenacia. Incarna perfettamente i valori valdostani: la determinazione, l’amore per la montagna e la capacità di raggiungere traguardi straordinari. È un esempio per tutti, specialmente per i giovani che si avvicinano allo sport.

Un Borgo dal Cuore Grande

Un altro aspetto che mi ha colpito parecchio, è la cordialità della gente del luogo: Non sono come si può pensare ruvidi montanari, ma persone che ti fanno sentire un turista desiderato e non scontato. Fin dal nostro arrivo, abbiamo percepito un’ospitalità genuina, che andava oltre il semplice dovere professionale.

Un campeggio

da 10 e lode

Al camping internetional Mont Blanc, dove abbiamo passato la notte con il camper, la signora della direzione, ci ha subito accolti con una gentilezza straordinaria accertandosi che avessimo tutto il necessario per la nostra permanenza. Oltre tutto, una cosa che per me vale molto, viaggiando con un cane, è che il campeggio accetta anche i nostri amici pelosi, con una zona a loro dedicata all’interno. Questo dettaglio non è da poco, perché testimonia un’attenzione e una sensibilità che vanno oltre le aspettative. È un modo per dire che le famiglie, in tutte le loro forme, sono benvenute. E questo rende l’esperienza di viaggio più serena e piacevole. 

Tradizioni e Feste che Rivivono

Le cose da fare a La Salle in Valle d’Aosta, sono molteplici soprattutto d’estate. Se l’architettura e i paesaggi di La Salle incantano l’occhio, sono le sue tradizioni a toccare il cuore. Ho scoperto che il borgo, pur essendo piccolo, è animato da un ricco calendario di eventi che ne celebrano l’identità più profonda:

  • Festa di S. Cassiano

    E’ senza dubbio la festa più importante che si tiene il 13 agosto.

    Oltre alla cerimonia religiosa, è l’occasione in cui rivive l’antica tradizione delle Badoche. Questo rituale noto anche in altre valli della regione, ha una sua forma particolare proprio qui a La Salle. Un gruppo di giovani, in abiti tradizionali, guidato da un portabandiera e accompagnato da un organetto, sfila per le vie del paese. La badoche, come si chiama il corteo, anima la festa con musiche e balli, raccogliendo offerte dalla comunità. È un momento di gioia collettiva che unisce le generazioni e celebra il forte senso di appartenenza.

  • la Festa del pane nero, o Fête du pain noir

    si svolge ogni anno il primo weekend di agosto. È un vero e proprio tuffo nel passato, dove i forni comunitari del paese vengono riaccesi per l’occasione, sprigionando il profumo inconfondibile di un tempo andato.

    Cose da fare a La Salle in Valle d'Aosta

    Assistere alla preparazione dell’impasto, alla cottura lenta e, infine, condividere una fetta di questo pane rustico e saporito con la gente del posto, è un’esperienza che ti fa sentire parte della comunità. Si tratta di un rituale che rinnova il legame tra le persone e le loro radici agricole.

  • Altri eventi

    Oltre a questi eventi principali, l’estate di La Salle si anima con altri appuntamenti più intimi e spontanei, come:

  • concerti di musica tradizionale;

  • mostre d’arte;

  • I mercatini artigianali;

    Espongono le creazioni di artisti locali, dai manufatti in legno agli oggetti in ferro battuto.

Sono tutti dettagli, questi, che dimostrano come la cultura di un luogo non sia solo qualcosa da ammirare, ma da cui farsi coinvolgere.

Luoghi che incarnano le radici profonde della storia

Purtroppo, non ho avuto il tempo materiale, di visitare le attrazioni turistiche, ma sicuramente tornerò con l’intento di approfondire la visita a questo borgo alpino. Tra i luoghi che desidero esplorare al mio prossimo viaggio, spiccano:

  • Il Castello di Châtelard

    Arroccato su un promontorio roccioso, si raggiungono i suoi resti seguendo la strada che porta alla frazione di La Salle-Châtelard. Questo castello non era una sontuosa residenza, ma un’austera e robusta roccaforte difensiva costruita intorno al XIII secolo. Ciò che rimane oggi è la suggestiva torre cilindrica, e parte della cinta muraria. Passeggiare tra le sue pietre scure, ormai ricoperte di muschio, è come toccare con mano un pezzo di storia che ha resistito ai secoli e alle intemperie, offrendo una vista privilegiata sulla valle.

  • Il museo de la Vieille Maison

    E’ un museo etnografico che si trova nel centro storico di La Salle, all’interno dell’edificio che un tempo ospitava il vecchio presbiterio. Sarebbe affascinante immergersi nella cultura locale, scoprire gli antichi mestieri e gli attrezzi utilizzati dai contadini e dagli artigiani per sopravvivere e prosperare in un ambiente così impegnativo. Un museo come questo è un vero e proprio scrigno di memorie, un modo per comprendere l’anima più profonda di una comunità.

  • La Maison Gerbollier

    Un’antica casa-forte medievale, oggi sede del municipio e della biblioteca comunale. Questa affascinante struttura, caratterizzata da una torre e da una corte interna, ospita regolarmente eventi e manifestazioni. Nonostante i moderni utilizzi, mantiene il suo fascino storico con elementi originali come una finestra gotica in pietra lavorata. È un esempio tangibile di come la storia e la funzionalità possano convivere, offrendo uno spaccato della vita del borgo attraverso i secoli.

Un Filo Conduttore

tra Passato e Futuro

Questo viaggio a La Salle è stato molto più di una semplice gita fuori porta. È stato un modo per riannodare quel filo invisibile dei ricordi, per aggiungere nuovi capitoli al mio album di esperienze. La gara di mountain bike dei ragazzi, la chiesa antica, l’omaggio a Federica Brignone e l’attesa di scoprire altri luoghi mi hanno fatto sentire parte di una storia più grande, un legame con la bellezza e la cultura della Valle d’Aosta. E, naturalmente, le tegole e la fontina hanno reso il ritorno a casa ancora più gustoso. E voi? Avete mai fatto esperienze del genere nei vostri viaggi? Scrivetelo nei commenti.

Romina Godino

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Romina Godino

Sono un'anima profondamente creativa, e la mia vita è dedicata all'arte, dalle parole ai disegni, fino alla creazione di gioielli. Gestisco questo blog per condividere le mie passioni, i miei pensieri più intimi e le mie idee con tutti voi, invitandovi a esplorare le 1000 sfaccettature del mondo, insieme a me.

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