SILVOTERAPIA quando la natura fa bene
Silvoterapia, quando la natura fa bene.
Talvolta, durante le mie passeggiate primaverili in campagna, mi è venuto l’istinto di abbracciare un albero rendendomi conto di trarne grande giovamento a livello psico-emozionale (mi aiutava a scacciare le preoccupazioni e la rabbia).
Qualche tempo fa parlando con una mia amica counselor (che ha ampie conoscenze nell’ambito Olistico) di questo mio istinto, ho scoperto che è una vera e propria tecnica del benessere chiamata silvoterapia.
Con questo termine, non si intende solo la pratica di abbracciare il tronco di un albero ma anche la lunga permanenza nei boschi.
È un ottimo sistema per contrastare lo stress provocato dalla vita in città
Purtroppo, la vita moderna ci ha allontanati dalla natura.
Tuttavia, possono trarre grande beneficio dallo stare nei boschi non solo le persone che soffrono d’asma, bronchite cronica, e nervosismo ma anche (più semplicemente) le persone che vogliono trovare un po’ di refrigerio durante i bollenti mesi estivi e ritrovare un po’ di tranquillità.
Abbracciare gli alberi rinfresca
La conferma arriva da uno studio dell’Università di Melbourne
È stato osservato il comportamento dei koala e sì è notato che, per combattere le temperature roventi ,
si stringevano forte agli alberi.
Si è visto anche, che la parte preferita dai marsupiali, era l’estremità inferiore della pianta (a quanto pare la parte più fresca del tronco!)
Una terapia
che ha radici antiche
Era già pratica nel ‘600, ‘700 e ‘800
Ma fu riconosciuta solo nel 1927 perché era stata adottata dalla disciplina medica chiamata climatoterapia.
La silvoterapia, non era solo consigliata a chi soffriva di malattie respiratorie ma anche come prevenzione di un ampio spettro di malattie.
Benefici
È dimostrato che passare del tempo nei boschi ha molteplici proprietà benefiche (non solo per ci soffre di malattie respiratorie e stress)
- Attiva la circolazione;
- Aumenta i globuli rossi;
- Facilita la circolazione;
- Favorisce il sonno;
- Ritarda l’invecchiamento;
Tutti i benefici derivanti dalla silvoterapia, sono dovuti al fatto che l’aria dei boschi è ricca di ioni negativi e di ossigeno molto utili per stimolare e armonizzare i processi vitali, la psiche e le emozioni.
Gli alberi
nelle civiltà antiche
La simbologia degli alberi, la ritroviamo in molte culture
Presso i celti
L’albero, rappresenta il cerchio della vita (nascita morte rinascita) scandita dalle stagioni.
Inoltre, era il simbolo delle tre dimensioni dell’essere umano:
- Chioma: collega con il divino;
- Tronco: collega con il mondo terreno;
- Radici: collega con il mondo degli inferi;
Ogni pianta poi, aveva un suo significato specifico:
- Betulla: simbolo di rinascita, conoscenza e purezza;
- Ontano: protezione dagli spiriti negativi e potere oracolare;
- Salice: richiama gli aspetti lunari, (pertanto femminili) della vita e dell’ispirazione poetica;
- Frassino: simbolo di iniziazione e rinascita;
- Biancospino: simbolo di purezza, viaggio interiore e intuizioni;
- Quercia: simboli di potere energico e sopravvivenza;
- Nocciolo: aiutava la meditazione è incoraggiava la saggezza interiore;
Presso i popoli scandinavi
Si riteneva che l’intero universo fosse un albero di frassino (simbolo sempre_ verde dell’eterno fluire della vita) chiamato Yggdtasill o ai più noto come albero della vita.
Sostegno dei nove mondi, era l’asse attorno al quale lo spazio e il tempo cosmico si fondevano.
I greci
Diedero una valenza sacra ad alcuni alberi legandoli ad una divinità:
- Quercia/Zeus;
- Olivo/Artena;
- Mirto/Afrodite;
- Cipresso/Ade;
- Alloro/Apollo;
Questo, perché spesso le piante citate si trovavano nella natura circostante i tempi.
I romani
Oltre ad aver dato una valenza Divina ad alcune piante:
- Melo/Venere;
- Frassino/Marte;
- Cipresso/Plutone;
- Faggio/Giove;
- Ontano/Nettuno;
In un foro Romano non dovevano mai mancare
- il fico (La leggenda narra che la lupa capitolina avesse allattato Romolo e Remo all’ombra di questa pianta);
- l’ulivo;
- la vite.
Queste piante, godevano di attenzioni particolari e un’attentata cura, poiché erano il simbolo della ricchezza e potenza di Roma.
Dillo con un albero
Significati nella cultura popolare moderna
- Quercia: il re degli alberi. Simbolo della durata nel tempo, della stabilità, della maestosità e di forza tranquilla (in passato, si usava mettere i neonati cagionevoli di salute a dormire sotto queste piante per fare acquisire loro la forza di quest’albero);
- Abete bianco: simbolo di speranza e amicizia duratura nel tempo;
- Larice: simbolo di felicità coniugale e fertilità;
- Frassino: simbolo di fecondità, creazione, stabilità e sicurezza;
- Faggio: È considerata la pianta dello sviluppo di se, della conoscenza, della saggezza, della lucidità e dell’eleganza;
- Acacia: rappresenta la forza e l’eternità;
- Bosso: simboleggia l’eternità (per questo motivo, si trova spesso nei cimiteri);
- Canna: è una pianta flessibile che si piega al vento senza spezzarsi per questo è il simbolo della resilienza.
- Tiglio: simbolo di longevità, dolcezza e gentilezza. È anche una pianta che ha proprietà divinatorie. Per alcuni, è anche la pianta dell’ascolto e della comprensione.
Quindi passiamo più tempo in mezzo agli alberi… Hanno molto da raccontare!
Godino Romina
3 Comments
Liviana Scuncia
Grazie mi sembra di respirare meglio leggendo di tanta bellezza che ci dona la nostra madre terra 💚💚💚💚💚💚💚💚🙏
Romina Godino
Grazie 1000. La natura è sorprendente per quante belle cose ci dona.
Pingback: