Giornata Mondiale del Rock – 13 luglio 2023

Giornata mondiale del rock.

L’energia ancestrale del rock, ha portato ai nostri giorni, sentimenti ed emozioni insite in noi stessi.

13 luglio 1985

è un una data molto importante per la musica in generale, ma più precisamente per il rock

Bob Geldof, produttore e musicista dei Boomtown Rats, e Midge Ure, frontman degli ultravox, pensarono di fare una raccolta fondi attraverso un evento musicale per contrastare la grave carestia che stava colpendo l’Etiopia. Nacque così l’evento che tutti conosciamo come Live aid.

Due continenti e 2 concerti in contemporanea

Uno a Philadelphia e uno a Londra, rispettivamente al J. F. Kennedy stadium e al Wembley stadium con in totale la presenza di 162000 persone.

La diretta tv, ebbe un successo planetario incredibile con oltre 2 milioni di telespettatori, e tutto questo permise di raccogliere più di 250 milioni di dollari.

Una cifra enorme che aveva superato di gran lunga le aspettative degli organizzatori.

Sul palco

È stato un evento a cui volevano partecipare in molti e tra i nomi che conosciamo ancor oggi possiamo ricordare:

I Queen (indimenticabile, il loro intervento ripreso magistralmente nel film Bohemian Rapsody con il bacio alla mamma!), Madonna, Led Zeppelin (che si riunirono per l’occasione così come i Black Sabbath con Ozzy Osburn) , Mick Jagger, Tina Turner, U2, Dire Straits, David Bowie, Sting, Elton John, Paul McCartney ecc.

Così per ricordare questo straordinario evento che non ha più avuto eguali, ogni anno in questa data si celebra la giornata mondiale del rock.

Ma come è nato questo genere molto amato ancora oggi?

Per scoprirlo, leggete l’articolo.

Il rock and roll

Ondeggiare e rotolare è il significato del termine rock and roll

Siamo durante gli anni “50 del XX sec, decennio in cui si afferma questo nuovo genere.

In un periodo di rivoluzione culturale giovanile che inizia a muoversi, diventa la musica popolare per eccellenza, e rappresenta lo stato di malessere e rottura con la generazione precedente.

Riesce così a soppiantare il jazz che è stato relegato ad una cerchia ristretta di colti appassionati.

A differenza di altri generi musicali popolari precedenti, i testi affrontano una vasta tematica che va dalla denuncia sociale agli stili di vita passando per l’amore romantico e la ribellione contro il potere costituito.

E’ un genere dissonante e dirompente che s’ispira al rithman blues e la musica country.

Se dico rock and roll a chi  pensate? Sicuramente a Elvis Presley, che ancora oggi è un’icona del genere.

Da rock and roll a rock

Il cambiamento, è iniziato negli anni ’60

Infatti, con il passare del tempo, da genere con caratteristiche univoche qual’era nel decennio precedente, inizia a dividersi in più varianti, poichè si  sperimentano sonorità e accordi differenti.

Alcuni dei sottogeneri sono: il progressivo, il Punk, l’Hard Rock, il Pop rock (uno dei generi più orecchiabili e ascoltato dalla maggior parte delle persone) il Metal e l’Havy metal fino ad arrivare al grunge degli anni ’90 e molti altri.

Rock e scienza

Uno studio pubblicato sulla rivista “Biologiy Letters” condotto da Daniel Blumistein, Greg Bryant e il compositore musicale Peter Kaye afferma che sentire musica rock fa emergere i nostri sani istinti animali

Le sensazioni provate ascoltando un brano rock sono dovute alle dissonanze presenti, simili alle urla degli animali in difficoltà che ci collega direttamente alla sua energia ancestrale.

Queste sonorità, evocano alcune emozioni ancestrali tra cui la paura. Key afferma:

I compositori, hanno una conoscenza intuitiva di ciò che viene percepito come paura, e in genere non sanno che stanno sfruttando la nostra predisposizione evolutiva ad agitarci e provare emozioni negative quando ascoltiamo certi suoni.

Il nostro studio, ci consente di spiegare perchè i suoni distorti del rock entusiasmano tanta gente.

Il rock, riesce a far uscire fuori quella parte animalesca presente in ognuno di noi.

E voi ascoltate il rock? Scrivetelo nei commenti.

Grazie per il tempo che mi avete dedicato.

Un saluto.

Romina Godino