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Rubrica ARTE ed ARTISTI

Il paesaggio innevato

Il paesaggio innevato che vorrei mostrarvi è una riproduzione del panorama che si godeva dalla finestra di una mia cara amica un pomeriggio d’inverno.

Questa “cartolina” è stata da me fotografata in un momento in cui sono stata a casa sua. La vedete nella foto sopra con tutto il suo fascino. In quel periodo era scesa la neve e lei aveva acquistato casa a Cassinasco (At) a circa 5 chilometri dalla cittadina di Canelli. Il paese dove avrebbe traslocato si trova su una collina molto panoramica, fresca in estate e freddina d’inverno.

In quel periodo lei frequentava la scuola di pittura in cui mia sorella organizza mostre e aveva fatto una bellissima opera raffigurante un tramonto al mare. Allora ci venne l’idea di fare insieme un disegno.

Dall’idea del paesaggio innevato alla bozza

Ci siamo date appuntamento a casa mia, abbiamo indossato scherzosamente un cappello da pittore…di quelli che si vedono a Mont Martre.

Io e la mia amica abbiamo sempre “giocato” un po’ per alleggerire l’anima.

Quindi dalla fotografia del panorama innevato abbiamo fatto lo schizzo a matita e successivamente abbiamo iniziato a dipingerlo con il bianco a tempera per la neve e l’azzurro unito al grigio per il cielo. Il quadretto “incompiuto” è rimasto a casa mia per molti mesi in attesa di poterlo ultimare insieme.

Quest’anno nel periodo di dicembre ho deciso di terminarlo e di donarglielo per Natale, cosa che ho fatto inquadrandolo adeguatamente. Le è piaciuto e sono lieta di averglielo potuto dare.

La tecnica che ho usato per finirlo è un misto tra tempera e acquerello con grandi pennellate per le zone ampie. Ho poi completato il paesaggio nelle parti in cui vi erano alberi con un pennello fine e colore asciutto per dare profondità. Il risultato è stato un effetto un po’ “impressionista”. Per farvi comprendere cosa si intende riporto una frase trovata in internet:

da web spiegazione di impressionismo: Si tratta di un’impressione visiva, per cui non c’è bisogno di un disegno preparatorio, la pennellata è rapida, i colori vengono dati direttamente sulla tela e le immagini non sono chiaramente definite, ma quasi sfocate.

Riporto qui il lavoro finito che costituisce un legame, una storia con il momento che ho vissuto. Avete anche voi un dipinto che vi ricorda un viaggio, un’esperienza? Vi invito a lasciare il vostro commento.

Un caro saluto

Monica Brunettini

2 Comments

  • FLORA

    Io ho un quadro a cui sono molto legata. Si tratta di un quadro del mio Maestro di scrittura Pablo Toussant che è scrittore ma anche pittore con riconoscimento internazionale. S’intititola “Donne” e raffigura due volti di donna in contrasto tra loro per posizione e colori che variano tra il rosso, il bianco, il nero. Quando la prima volta lo vidi esposto nella Casa Editrice astigiana Letteratura Alternativa , luogo che io frequento, mi colpì così tanto da desiderare di possederlo. Diventò la pagina di copertina del mio libro di esordio e ancora oggi a distanza di quasi tre anni, ogni volta che lo guardo, mi emoziona.
    Lascia spazio alla libera interpretazione. Io ci ho visto la raffigurazione della Donna nella sua essenza: una donna ritta nella sua fierezza con lo sguardo in avanti, l’altra inclinata e sognante , immaginando il suo futuro. I colori a tinte forti hanno un valore altamente simbolico: il rosso della passione ma anche del sangue versato nella tragedia del femminicidio, il nero del lutto per la perdita della libertà o di un figlio, il bianco della bellezza e purezza dell’anima di Donna che colma la vita con l’Amore.

    • Monica

      Quel dipinto di cui parli Flora, è bello e per te rappresenta un legame. Grazie per aver condiviso queste emozioni con noi.

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