Quando il fumo riempie un vuoto
Il fumo. Quando vi viene voglia di accendere una sigaretta, cercate di capire che cosa cercate nel fumo, cosa vi sta dando o cosa vi può dare il fumo in quel momento.
Molto spesso l’impulso di fumare, così come quello di mangiare fuori dai pasti principali, è compulsivo, cioè è determinato dal mondo degli istinti e delle emozioni inconsce. Se accendete subito una sigaretta o mangiare subito un dolcetto, spegnete quell’impulso profondo e rischiate di restare bloccati nel circolo vizioso della dipendenza. Alla vostra coscienza resterà forse solo il senso di colpa come un possibile appiglio dove aggrapparsi per non “ricadere più”.
Diventa quindi necessario sviluppare la capacità di attendere – più che resistere – e in quell’attesa cercare di vedere che cosa si sta cercando per davvero in quel momento. Ricordate che un impulso ben “canalizzato” è una delle forze trasformative più potenti.
Maura Luperto
4 Comments
Romina Godino
Cara Maura. E’ vero. Da fumatrice, mi sono resa conto in più di un’occasione che la sigaretta serviva a colmare un bisogno profondo, oppure calmare una certa ansia e agitazione. Ma nel mio normale vivere, è più un piacere visto che non sono una che fuma un pacchetto al giorno. Comunque, grr
Romina Godino
E’ vero. Da fumatrice, mi sono resa conto in più di un’occasione che la sigaretta serviva a colmare un bisogno profondo, oppure calmare una certa ansia e agitazione. Ma nel mio normale vivere, è più un piacere visto che non sono una che fuma un pacchetto al giorno. Comunque, grr
Monica
Da ex fumatrice ritengo possibile che la sigaretta, come un pezzo di dolce di troppo oppure il bisogno di rumore intorno, possano essere considerati un modo per colmare bisogni interni profondi. Ottimo spunto di osservazione. Grazie
CARMELA BONIFAZIO
Vero … proverò con la tecnica dell’attesa, per il dolcetto…