Pedalando oltre i limiti
Un Viaggio di Solidarietà e
Inclusione partito dalla Val Pellice
Pedalando oltre i limiti, tandem speciale e viaggio per un bivacco in Marocco. Scopriamo insieme l’altruismo e la forza dello sport inclusivo
Un Legame Solidale in Movimento
22 marzo 2025. L’aria frizzante di Torre Pellice (To) ha salutato la partenza di un’impresa, carica di speranza, che va ben oltre la semplice sfida ciclistica.
Un cuore grande in sella:
inizia la pedalata della solidarietà
Un legame solidale tra Torre Pellice (T0) e Marakesh si è materializzato nelle pedalate di un gruppo di ciclisti
In viaggio per oltre 3100 km. Direzione: le montagne del Marocco, una terra ferita dal sisma di due anni fa.
Il cuore generoso del CAI di Torre Pellice, insieme ad altre realtà del territorio, ha l’obbiettivo di costruire un bivacco in muratura accessibile ai disabili la dove ora c’è un campeggio.
Un esempio concreto di inclusione per una terra in cui l’indifferenza verso le disabilità è purtroppo ancora molto presente soprattutto nei piccoli villaggi.
Lo sport che include, la forza che unisce
E se il cuore di questa iniziativa è la generosità, gli occhi di molti si sono aperti su una realtà spesso sottovalutata: la forza inarrestabile dello sport inclusivo, un motore di dignità e opportunità
Questa pedalata solidale, partita dalla Val Pellice, è un vivido esempio di come lo sport possa farsi strumento significativo di inclusione. Superando i limiti fisici, si abbattono anche i pregiudizi, aprendo prospettive di dignità e offrendo concrete opportunità di partecipazione e realizzazione per tutti.
Pedalando oltre i limiti
Emozioni in movimento:
la prima tappa, un battito di speranza
Seguire la prima tappa, tra ricordi personali e tanta emozione
Ho avuto il privilegio di seguire la prima tappa di questo toccante viaggio, un tratto che ha condotto i partecipanti da Torre Pellice a Fossano (Cn). L’aria vibrava di un’emozione palpabile e contagiosa, un entusiasmo che prometteva un’esperienza indimenticabile all’insegna della solidarietà.
Testimoni speciali:
quando la presenza abbatte i muri
Due presenze speciali, cuori pulsanti di inclusione, hanno trasformato la giornata, abbattendo barriere e mostrando la forza dello sport per tutti
Ma a catturare davvero l’anima di questa giornata così intensa sono stati due protagonisti “speciali”. Con la loro sola presenza, hanno avuto la straordinaria capacità di scardinare pregiudizi radicati e illuminare prospettive completamente nuove e arricchenti rendendo l’inclusività non un semplice concetto ma una realtà.
Pedalando oltre i limiti
Confessioni sincere:
anch’io ho dovuto imparare a vedere oltre
Un limite che avevo, pensare lo sport solo per chi vede, completamente dissolto nell’esperienza
Confesso, e non me ne vergogno affatto, che anch’io, nella mia ingenuità e forse per una limitata conoscenza di certe realtà, avrei potuto nutrire dubbi sulla possibilità per i non vedenti di praticare sport. Ammetto che il mio modo di intendere lo sport, ancorato prevalentemente al senso della vista come elemento primario nell’attività fisica, mi avrebbe potuto portare a sottovalutare le incredibili risorse e capacità che si sviluppano in assenza di essa. Fortunatamente, la vita e le testimonianze dirette hanno saputo cambiare questo mio modo di pensare.
Storie che ispirano:
Diego e Pier, occhi nuovi sul mondo dello sport
Diego e Pier, due presenze che con la loro vita, ci sono state d’esempio
Eppure, la testimonianza viva e toccante di Diego, unita all’esempio luminoso del mio caro amico Pier, la cui vista è stata offuscata da una rara malattia genetica, la perforazione della retina, hanno dipinto una realtà ben diversa da ogni aspettativa, una realtà davvero sorprendente e piena di forza.
Pedalando oltre i limiti
L’anima che non vede limiti:
la vera forza va oltre l’apparenza
Il loro carattere forte e determinato, ci ha mostrato che nonostante la disabilità visiva si possono superare le difficoltà
Le loro qualità umane, la loro incrollabile determinazione, superano con naturalezza ogni barriera fisica, spalancando un orizzonte di possibilità che noi, spesso limitati e ancorati alla sola percezione visiva come unica chiave di lettura del mondo, fatichiamo persino a concepire nella sua piena portata.
Un padre, un figlio, un tandem:
un’emozione che tocca il cuore
Pier si racconta, l’emozione di un viaggio condiviso con il figlio Alessandro
Ma oggi, la mia voce si fa da parte per lasciare spazio a un’emozione ancora più intensa, quella di un padre, Pier, che insieme al figlio Alessandro ha affrontato questo percorso in tandem.
Pedalate sincronizzate, anime unite:
un legame che supera ogni ostacolo
Un’unione profonda manifestata nelle pedalate assieme
Le loro pedalate sincronizzate non sono state solo un gesto atletico, ma un simbolo potente di unione, di fiducia reciproca, di un legame indissolubile che supera ogni barriera, visiva e non, un’immagine di forza e amore che stimola profondamente.
Immaginate la magia:
un’intesa silenziosa che parla al cuore
Immaginate, la sintonia necessaria, la comunicazione silenziosa che guida due cuori e quattro gambe
Un legame invisibile intessuto di fiducia e determinazione, un’armonia commovente che sfida ogni barriera e accende la speranza nel cuore di chi osserva.
Un legame padre-figlio intenso e raro, dove la fiducia profonda, si fa motore di un’impresa straordinaria.
Pedalando oltre i limiti
Fiducia cieca e amore immenso:
Alessandro guida Pier con amore
Un legame indissolubile si è snodato tra le ruote
Pensate alla fiducia cieca di Pier nelle abili mani di suo figlio Alessandro, la responsabilità e il grande amore di Alessandro nel guidare il padre attraverso strade e paesaggi, un atto di affetto che commuove.
Pedalando oltre i limiti
Oltre la disabilità:
solo la gioia di un’avventura condivisa
In quel tandem, non c’era disabilità, ma solo forza, coraggio e la gioia pura di condividere un’avventura meravigliosa
Un esempio luminoso di resilienza e spirito valoroso, un’emozione contagiosa che abbatte ogni pregiudizio con la forza dell’esempio. Quella simbiosi perfetta annulla ogni diversità, lasciando spazio all’umanità condivisa e alla bellezza di un traguardo comune. Ogni pedalata è stata un inno alla vita, una dimostrazione che l’amore e la determinazione superano ogni limite apparente, ispirando chi osserva.
La rinascita di Pier:
Una nuova vitalità
Per Pier, il primo colpo di pedale dato alla partenza, non è stato semplicemente un movimento fisico, ma un vera e propria rinascita
Dopo anni avvolti nell’ombra della solitudine e della chiusura, conseguenti a una diagnosi che ha scosso le fondamenta della sua esistenza, ritrovarsi in sella ad un mezzo tanto amato, ma che fino ad allora era stato messo da parte sino ad essere dimenticato, ritrova ora la luce della ribalta in questo suo difficile cammino. Circondato da persone le cui reazioni potevano essere imprevedibili, si è trasformato in un’ondata di gioia pura e inaspettata. In quel momento Pier ha sentito il vento accarezzargli il viso, portando via con sé il peso degli anni difficili e aprendo un varco verso una ritrovata vitalità.
Il film dei ricordi
e la forza dell’amicizia
Il percorso si è dispiegato come una pellicola cinematografica nella sua mente
I ricordi, vividi e potenti, soprattutto quelli legati al suo caro amico Luca, hanno riacceso una luce interiore che sembrava sopita. La loro amicizia, un legame indissolubile nato tra le vie polverose del loro paese d’origine, si è materializzata in una sequenza di immagini nitide: le corse sfrenate in bicicletta da bambini, le serate spensierate dell’adolescenza tra le mura amiche, le prime esperienze della maggiore età con le emozioni di relazioni amorose e i giri in auto, fino alla condivisione della passione per le corse automobilistiche (Pier, tra le tante cose è stato un pilota di slalom in salita). Questi frammenti di vita, che riaffioravano con con grande energia, non sono stati semplici ricordi nostalgici, ma una linfa vitale che ha alimentato la sua determinazione, spingendolo a continuare a pedalare.
Un mondo di sensazioni amplificate:
la Riscoperta dei sensi oltre la vista
Ogni sensazione provata durante quella pedalata si è caricata di un’intensità sorprendente
Persino odori che in precedenza sarebbero passati inosservati, come quello pungente del letame, si sono trasformati, nell’eco della sua ritrovata gioia, in note profumate. Mentre l’aroma delicato dei fiori, la brezza leggera sulla pelle, il canto degli uccellini tra gli alberi era tutto una riscoperta, un mondo sensoriale che la perdita della vista, paradossalmente, ha acuito. I suoi sensi, liberati dal predominio visivo, si erano risvegliati, regalandogli una percezione del mondo più ricca e piena di sfumature.
Amicizia e sostegno oltre la disabilità
Accanto a lui, in quel momento cruciale, oltre al figlio, c’erano due amici fidati: mio marito e io
La nostra presenza non era dettata dal rammarico per la sua situazione o dal pregiudizio, ma da un sincero e autentico desiderio di essergli accanto, così come è sempre stato. Il nostro sostegno si è rivelato un elemento fondamentale, un legame emotivo che gli ha dato la forza di andare avanti. Sapere di essere accompagnato da un grande affetto incondizionato, da uno sguardo che va oltre la disabilità, è stato uno degli stimoli più potenti che gli hanno permesso di superare la fatica e di godersi appieno ogni istante di quella pedalata liberatoria.
Il Potere dell’Amicizia Incondizionata:
Un Ringraziamento Che Scalda il Cuore
Le parole di ringraziamento di Pier, cariche di emozione a fine giornata, ci hanno toccato il cuore
Per noi, esserci e sostenerlo, è stato un gesto del tutto naturale, un semplice stare accanto che ha reso il suo viaggio ancora più indimenticabile.
Sapervi li, anche se su altre strade, è stato uno stimolo grandissimo per continuare a pedalare
La frase racchiude l’essenza del potere inestimabile dell’amicizia per chi si trova ad affrontare una disabilità. La consapevolezza di non essere soli, di poter contare su un sostegno contenuto ma sempre presente, diventa un motore potentissimo, una spinta interiore che supera ogni ostacolo fisico ed emotivo.
La pedalata di Pier,
condivisione di speranza
Un messaggio di speranza, nelle parole di Pier
Attraverso la sua esperienza, Pier lancia un messaggio di speranza a chi si trova nella sua stessa situazione:
non arrendetevi alla solitudine, cercate una passione da condividere, che sia lo sport o qualsiasi altra attività che vi entusiasmi
La condivisione non è un segno di fragilità, ma un’ancora di salvezza, un modo straordinario per ritornare a vivere pienamente.
E tu, caro lettore, quali passioni potresti riscoprire o condividere?
Ogni passione può essere un seme di gioia che fiorisce nel cuore tuo e di altri.
Aspetto le tue considerazioni nei commenti.
Potete seguire il viaggio di Diego, e il gruppo di ciclisti piemontesi, su istagram digitando CIP Marakesh express, e se ritenete la causa importante, fare una piccola donazione.
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