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il gioco della vita aldilà dei vecchi schemi
Storie di Vita

Il gioco della vita aldilà dei vecchi schemi

Il gioco della vita aldilà dei vecchi schemi…

…Oggi mentre ero in bici mi veniva in mente, riflettendo sul vivere, di essere ognuno di noi un universo a sé, a confronto con altri universi. L’energia del nostro universo, può influenzare nel bene e o nel male l’energia degli altri universi, inconsapevoli di ciò che sta accadendo attorno a loro.

 

A volte ci capita di vivere tratti della nostra esistenza, con difficoltà. Ci piacerebbe fuggire dalle responsabilità, e o mettere una pietra sopra a ciò che abbiamo davanti, e voltare pagina. Non è semplice da attuare per tutti, poiché ogni universo ha dentro di sé affetti e interessi di varia natura, che sono talmente cari che non è semplice lasciare andare. 

 

La vita ci mostra davanti tante prove di diversi livelli di difficoltà come in un videogioco. Superando un livello si procede avanzando al livello successivo che è il livello della consapevolezza.

 

In questo videogioco chiamato vita ci sono dei profili che vanno dal principiante all’intermedio all’avanzato. In ogni profilo si procede dal primo al livello x riconosciuto dal sistema idoneo per poter cambiare al successivo. Se non si supera un livello si ritorna indietro in un loop. 

 

Ci sono i temerari che avanzano con spavalderia, combattendo affrontando le difficoltà con sicurezza poiché hanno gli strumenti idonei senza rischio della propria esistenza. Molti vivono nella zona confort in una zona di limbo dove giocano a rilento. Si accontentano e non hanno molte pretese.

 

Altri non allenati e con un pò di paura hanno molta difficoltà a superare i livelli e rimangono nel loop. I giocatori per poter superare i livelli devono allenarsi finché non riescono a guadagnare punti per dotarsi di pozioni e armi per combattere e superare ogni ostacolo.  

 

Molte volte, mi è successo di chiedermi sul perché mi trovassi in questa esistenza, e nel desiderare di fuggire altrove pensando di trovare qualcosa di migliore. Detto francamente me lo pongo tuttora.

 

Cerco di lottare ogni giorno sperando di riuscire ad arrivare a qualcosa di migliore che possa semplificarmi la vita ed ottenere più gratificazioni in tutto e da tutto ciò che sperimento.

 

Una massima dice che “Si stava meglio quando si stava peggio”. In un certo senso la massima è attuale nel senso che il tempo come sappiamo è una percezione della mente. Noi possiamo vivere e rendere migliore qualsiasi realtà. Se non ci soddisfa quella che viviamo possiamo fare in modo di ottenerla.  

 

La soluzione può essere il passaggio ad un nuovo paradigma che va oltre i vecchi schemi e uno tra tutti può essere la politica così come l’abbiamo vissuta. Nella politica siamo abituati a vedere il sistema partitico nazionale e sovranazionale in destra sinistra o progressisti e conservatori.

 

Lì vige il motto “Divide et impera” dove chi sta dietro le quinte gode nel vedere fronteggiarsi fazioni con l’illusione di combattere per degli ideali, ideali che sono sfumati.

 

Lo scenario è cambiato ma molti non se ne sono resi conto e la battaglia non è più tra destra e sinistra ma dall’alto verso il basso. In alto ci sono gli europeisti plutocratici atlantisti franco germanici contro i neoliberisti keynesiani sovranisti. I secondi sono per le famiglie e le micro piccole e medie imprese che sono il volano dell’economia che sono tartassate da tasse e imposte.  

 

Ritornando al gioco della vita, noi come giocatori possiamo fare squadra anziché rimanere passivi come degli automi svolgendo ogni azione a comando gli uni contro altri. Alzare la testa. Unirci aldilà delle divisioni partitiche. Usare la politica come arma utile per fronteggiare il vero usurpatore controllore del sistema che gode nel vedere la massa schiava e ignorante.  

 

Noi, come popolo, dobbiamo essere fieri di issare il tricolore, di nominare la parola “patria”, di essere fieri italiani. Ci siamo contraddistinti nel corso dei tempi in ogni comparto e gli altri ci hanno invidiato per le nostre eccellenze.

 

Non dobbiamo vergognarci, ma deve essere un vanto nel difendere tutelare il nostro territorio, i nostri bambini, i nostri prodotti, i nostri valori e in primis il valore umano.

 

A causa della cattiva gestione per il non investimento fugge oltre frontiera dove gli viene riconosciuto il talento. Occorre l’unione col sentire affine per perseguire l’obbiettivo che permetta di riappropriarci della dignità e ciò che ci è stato rubato. 

 

E per noi il futuro come allora può ritornare ad essere un’opportunità… basta crederci e il mondo può diventare migliore di come lo vediamo!!! 

 

Giuseppe Corallo. 

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