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Storie di Vita

Affrontare le difficoltà con la volontà II

Affrontare le difficoltà con la volontà II

Affrontare le difficoltà con la volontà II. Prosegue il racconto di Luca. Ci racconta come la volontà sia un motore potente nella vita.

Il peso del giudizio e la solitudine

AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ CON LA VOLONTA' Una bilancia con i libri da una parte e una persona illuminata dall'altra persone e zavorra

 

 

Le tue parole risuonano in chi, come te, ha sentito il peso del giudizio e dell’incomprensione. “Ho sempre sbagliato a giudicare le persone…” scrivi, e in questa frase c’è tutta l’umiltà e la saggezza di chi ha imparato la lezione più difficile, quella che solo l’esperienza diretta può insegnare. Ci ricordi che le dipendenze non nascono dalla debolezza, ma spesso da un dolore profondo, da una richiesta d’aiuto inascoltata. Il tuo racconto è un grido contro la superficialità, un invito a guardare oltre l’apparenza, a riconoscere il valore di un segnale, di una mano tesa, anche se tremante.

 

Il vortice e la rinascita

AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ CON LA VOLONTÀ Spirale azzurra e viola con piante

Hai descritto con una sincerità disarmante il “vortice brutto” in cui sei caduto, quel periodo buio dove la percezione della realtà si offusca e si compiono azioni che, a posteriori, sembrano appartenere a un’altra persona. La tua storia della cura sbagliata, delle dosi che ti hanno dato, come fossimo “22 Persone”  è il simbolo di quanto sia fragile l’equilibrio della nostra mente e di quanto sia pericoloso affidarsi a chi non ha la competenza per prendersi cura di noi. Ma la tua forza, Luca, emerge proprio da questa discesa negli inferi. Dodici anni di disintossicazione sono un tempo lunghissimo, un calvario che hai affrontato e vinto. Non è stata solo una battaglia contro la dipendenza, ma una guerra per riconquistare te stesso, per ricucire i pezzi di quegli anni che avevi “cancellato dalla tua vita”.

 

Affrontare le difficoltà con la volontà

Un messaggio di speranza

La tua vittoria non è solo la fine di un periodo buio, ma la nascita di una nuova consapevolezza. L’odore di vino e birra che ti provoca nausea è il sigillo di questa rinascita. La tua gratitudine verso i tuoi parenti, che non ti hanno abbandonato, ci ricorda l’importanza vitale dell’amore e del sostegno familiare. E il tuo appello finale, “se vedete un cambiamento nei vostri parenti… stategli vicino”, è un dono prezioso che fai a tutti noi. È un invito all’empatia, all’ascolto, a non aspettare che sia troppo tardi. Il tuo percorso, Luca, è la prova che anche dalle ferite più profonde possono nascere semi di speranza. Grazie per averci creduto e per averci insegnato che, nonostante tutto, la vita merita di essere vissuta pienamente.

 Luca Laganà

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