Nulla accade per caso
Nella città di Asti, alcuni amici hanno il contatto con un bravo giornalista d’inchiesta, Franco Fracassi.
Nulla accade per caso
E’ venuto a trovarci per la seconda volta. Due anni fa ci parlò del libro “Protocollo contagio” e questa volta ha presentato il suo nuovo libro “biolab”. L’anno scorso acquistai il suo “III Reich” e ascoltandolo alla serata, ho appreso che in due anni ne ha pubblicati ben 14.
E’ rapido a scrivere direte…le idee non deve trovarle, sono i fatti, si affida solo a documenti che scaturiscono dalle sue ricerche e interviste in giro per il mondo. Scrive solo cose che può dimostrare e informazioni certe. Dona lo spunto per riflettere senza dare una chiave di lettura pre-determinata come mi capita di osservare altrove.
Si occupa personalmente di presentare i suoi libri senza avvalersi di piattaforme note.
Questo perché vuole privilegiare il rapporto con il lettore che può scrivergli e parlare direttamente. Desidera in questo modo andare in contrasto con quello che sta accadendo da un po’ di tempo. I media stanno agendo come “Atomizzatori della società” , contribuiscono a isolare e dividere. Anche i social che dovrebbero agire in senso opposto creano divisione. Vuole fare il contrario cioè unire le comunità, questo è il motivo ideologico x cui vende direttamente i libri.
Biolab, il nuovo libro è incentrato su un nuovo tipo di armi, sembra surreale ma l’arma biologica è semplice da usare, invisibile, non rintracciabile, uccide o causa danni anche solo a una piccola cerchia di persone selezionate. Deriva da studi specifici questa nuova arma, da un “esperimento di guadagno di funzione” che gestisce un virus innocuo per trasformarlo in armi micidiali. In seguito alla mappatura del DNA (che è paragonabile a un libro da modificare, del quale posso cambiare tanto o poco) è derivato il virus chimera, in grado di fare gravissimi danni agli organismi. Dal 2010 le armi biologiche su base DNA possono intervenire su gruppi etnici predeterminati.
Nulla accade per caso nel mondo
Per dimostrare che ci sono oltre 350 laboratori in tutto il mondo che stanno lavorando proprio su questo, Fracassi ha fatto una mappa di dove sono scoppiate le malattie tipo epidemie più o meno gravi e sovrapponendo le stesse ai bio laboratori statunitensi, si vede una coincidenza.
L’Ucraina è un luogo dove avviene questo, dove sono concentrati laboratori biologici, circa 30. Gli Stati Uniti hanno aiutato economicamente questo Stato che essendo molto corrotto era fortemente indebitato. Gli USA, alla fine hanno comprato quei bio-laboratori. In quel territorio esiste una legge che favorisce l’attività delle case farmaceutiche in genere, ovvero è vietata l’analisi del sangue ai cittadini. Se ci sono influenze sul dna degli abitanti, questo è difficile da sapere.
L’Ucraina è diventata il posto dei test. Nei casi in cui è stato analizzato il sangue di profughi ucraini sia militari che semplici cittadini si è visto che hanno anticorpi di malattie sconosciute.
Nulla accade per caso in Italia
Anche in Italia ci sono bio-laboratori : a Sigonella (installato da due anni trasferito dal Cairo) e Trieste , un laboratorio universitario in cui vi è immunità di chi ci lavora e la polizia può entrare solo se autorizzata dal direttore dell’Università. Ufficialmente fanno sviluppo DNA umano, si ipotizza che lavorino sui virus ma anche sull’eugenetica, in sostanza cercando di perfezionare il dna umano per ottenere persone con caratteristiche migliori. In cantiere, autorizzati sempre dal governo, ve ne sono altri tre: Pesaro, Pisa, L’Aquila. Per impedire che questi laboratori diventino operativi e le conseguenze che immaginiamo divengano realtà, cosa possiamo fare?
Teniamo presente che nelle agende si prevedono, in caso di nuove pandemie, il patentino universale e il controllo unificato di tutti i sistemi sanitari mondiali.
Far girare le informazioni che non vengono trasmesse normalmente dai media può essere un buon inizio, partecipare alla manifestazione di inizio maggio a Pesaro per chi è sulla zona sarebbe una bella assunzione di responsabilità.
Ho speranza per il nostro mondo etico dove ambiente, società, gestione siano coerenti, ma nel cuore, come valore, non come una “scusa” dettata dal profitto. Il rischio di strumentalizzare l’etica per dare vantaggi a chi ha più potere economico è sempre in agguato, per questo sviluppare uno spirito critico studiando la parte umanistica dell’economia diventa fondamentale.
Monica Brunettini
4 Comments
CARMELA BONIFAZIO
Conosco e seguo da un bel po’ Fracassi, un bravo e coraggioso giornalista … è sovente su Byoblu, dove racconta le sue inchieste … è stato fra i primi a raccontare ciò che succedeva in Dombass, ed in Ucraina … lo stimo molto … se dovesse tornare ad Asti, verrei volentieri a sentirlo… grazie <3
MONICA BRUNETTINI
Grazie Carmela, ti avviserò nel caso. Conoscere la storia cambia la storia.
maria grazia dulcinati
Seguo Fracassi, le sue interviste, i suoi interventi su Byoblu e lo ammiro per il coraggio di rivelare tante verità…e questo è un bell’articolo…complimenti a Monica Brunettini
MONICA BRUNETTINI
Grazie, le informazioni se condivise cambiano la consapevolezza…