La giornata internazionale contro i test nucleari il 29 agosto
La giornata internazionale contro i test nucleari viene evidenziata sul calendario il 29 agosto.
Perché la giornata internazionale contro i test nucleari
Questa dedica sul calendario mi ha colpita. Che bisogno abbiamo di istituire una giornata per questo? Potrebbe essere molto importante dedicarle un giorno ogni anno? La mia risposta è che soffermarsi su questo è fondamentale.
Un test nucleare è un’esplosione nucleare indotta al fine di provare l’efficacia di ordigni o dispositivi nucleari.
I Paesi che hanno finora eseguito questi test lo hanno dovuto dichiarare al mondo, anche se non è certo che tutti gli esperimenti siano stati comunicati.
Prova ne è che vi fu un ‘esplosione, apparentemente di origine nucleare, nell’Atlantico del Sud di cui non si sanno ancora i motivi.
Il 16 luglio 1945, nell’ambito del progetto Manhattan, fu condotto il primo test. Successivamente ci furono le esplosioni tristemente note al mondo di Hiroshima e Nagasaki.
Durante la guerra fredda, oltre le due potenze che li condussero, ciascuna con la collaborazione della propria zona di influenza, si aggiunsero altri Stati che sperimentavano gli effetti degli ordigni. Inizialmente si facevano prove in zone semi-desertiche del suolo o nell’ambiente marino, per evitare effetti nell’immediato, ma allo stesso modo per studiare nel lungo periodo le conseguenze delle radiazioni.
L’ultimo test nucleare evidenziato dai media avvenne nel 1996 da parte di Francia e Cina.
Trattati internazionali contro i test nucleari
Molti trattati Internazionali hanno imposto progressivamente il termine di queste pratiche. Il 24 settembre 1996 è stato proposto un nuovo trattato, il CTBT (Comprehensive Test Ban Treaty, Trattato complessivo sulla messa al bando dei test nucleari).
Anche se non si fermarono immediatamente, i test vennero ridotti, almeno di ciò ne abbiamo la speranza.
I test nucleari hanno impatto sull’ambiente.
L’utilizzo della stessa energia nucleare ha notevoli punti a sfavore, tra cui lo smaltimento delle scorie, il pericolo di incidenti dannosi nel lunghissimo periodo, per le conseguenze e l’alto grado di radioattività. Detto questo, pensare di usare armi nucleari e effettuare test che provocano danni all’uomo e all’ambiente per decenni è pura follia.
Attualmente Cina e Giappone “discutono” per il versamento graduale dell’acqua radiattiva della centrale di Fukushima (tale acqua è servita per raffreddare la centrale che fu un vero disastro nucleare nel 2011) nell’oceano. Questo liquido è stato stoccato fino a oggi ma è il prodotto dell’incidente nucleare del 2011 avvenuto in Giappone a causa di un terremoto (ricordo che la zona è considerata sismica).
Il 29 agosto per riflettere sui test nucleari
Con una giornata dedicata a queste riflessioni , in base a quanto di poco etico succede nel mondo, chissà se l’uomo finalmente comprenderà che l’unica cosa che lo può salvare sono la collaborazione e l’interdipendenza.
Come ci poniamo guardando il naturale spettacolo del mare e della luna? Sento la necessità di preservare tutto questo.
Riguardo la pace, la cooperazione e la paura, consiglio la lettura di alcuni brani di Krishnamurti.
One Comment
Liviana Scuncia
Grazie Monica per le riflessioni…..
Immagino che l’inconsapevolezza che permette agli uomini di fare scelte così disastrose per la terra, sia il frutto di un vivere distante e in opposizione alla propria natura.
Anni fa (a cavallo delle due guerre) Eugenio Siracusa ricevette un messaggio da esseri che vivono nell’amore che pregava gli uomini di smetterla con gli esperimenti nucleari. Perché potevano provocare lo spostamento dell’asse terrestre con conseguenze per tutto il sistema e se avrebbero messo a rischio oltre a loro anche tutto il resto sarebbero dovuti intervenire. Se avessimo a disposizione le loro tecnologie ci saremmo già autodistrutti.
❤️🙏✨