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Rubrica CURIOSITÀ dal MONDO

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti

Dalla fonderia all’icona

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti: un’icona italiana che ha rivoluzionato il caffè casalingo. Scopri il genio della Moka!

Io preferisco l’espresso, con la sua crema densa e il suo sapore concentrato. Tuttavia, l’inconfondibile aroma della moka, quel profumo caldo e avvolgente che si diffondeva lentamente per casa, è un ricordo vivido. Un ricordo che, ammetto, ora è soppiantato dalla praticità della macchina espresso anche tra le mura domestiche. Eppure, la storia di come quell’iconica caffettiera ottagonale abbia portato il profumo del caffè nelle case di tutto il mondo rimane affascinante. Nata dalla mente visionaria di Alfonso Bialetti nei primi anni del Novecento, questa semplice ma geniale invenzione ha trasformato la preparazione casalinga del caffè, diventando un simbolo del “made in Italy” e un oggetto presente in milioni di cucine in tutto il mondo.

Questa “moka” fa parte di una serie di articoli (iniziata con la nascita dell’espresso vi lascio al fondo il link) che mi stanno particolarmente a cuore, dove esplorerò il mondo degli oggetti e componenti meccaniche che usiamo ancora oggi ma che sono nati dall’inventiva della gente della mia terra. Infatti, Alfonso Bialetti, l’inventore della Moka, è nato nel 1888 a Casale Corte Cerro (VB), nei pressi del Lago d’Orta. Ed è proprio lì che ha fondato la sua azienda e, nel 1933, ha dato vita alla prima, inconfondibile caffettiera Bialetti.

L’intuizione di

un uomo pratico

La Straordinaria Storia della Caffettiera BialettiAlfonso Bialetti
Alfonso Bialetti

La storia della Moka Express affonda le sue radici a Crusinallo, un piccolo borgo sulle rive del Lago d’Orta, in Piemonte. Qui, nel 1919, Alfonso Bialetti aprì un’officina per la lavorazione dell’alluminio, la “Alfonso Bialetti & C. Fonderia in Conchiglia”. Bialetti era un uomo ingegnoso e attento alle innovazioni del suo tempo. Durante un suo soggiorno in Francia, ebbe modo di osservare il funzionamento di una rudimentale lavatrice per la biancheria, un sistema che utilizzava l’acqua calda e il vapore per pulire i tessuti.

Fu proprio da questa osservazione che Bialetti trasse l’ispirazione per la sua rivoluzionaria caffettiera. Intuì che lo stesso principio – la pressione del vapore che spinge l’acqua attraverso la polvere di caffè – poteva essere applicato per ottenere una bevanda aromatica e gustosa direttamente sul fornello di casa, in modo molto più semplice e veloce rispetto ai metodi tradizionali.

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti

La nascita della “Moka Express”

un design rivoluzionario

Dopo anni di sperimentazione e perfezionamento, nel 1933 Alfonso Bialetti presentò al pubblico la “Moka Express“. Il nome stesso evocava modernità e rapidità, in linea con lo spirito dinamico dell’epoca. Ma era soprattutto il suo design a distinguersi: una forma ottagonale in alluminio, con linee nette e funzionali, che richiamava le colonne classiche e che si rivelò non solo esteticamente gradevole ma anche particolarmente efficace per la distribuzione del calore.

La Moka era composta da quattro parti principali: una caldaia inferiore dove si inseriva l’acqua, un filtro a forma di imbuto dove si poneva il caffè macinato, un raccoglitore superiore dove si depositava la bevanda pronta e una guarnizione in gomma per sigillare il tutto. Il suo funzionamento era sorprendentemente semplice: il calore del fornello portava l’acqua nella caldaia all’ebollizione, creando vapore che, aumentando la pressione, spingeva l’acqua attraverso il caffè macinato nel filtro, per poi riversarsi, ricca di aroma, nel raccoglitore superiore.

Renato Bialetti

la geniale strategia di marketing

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti Logo Bialetto: l'omino con i baffiNonostante la sua praticità e il suo design innovativo, la Moka Express non conobbe subito un successo clamoroso. Fu il figlio di Alfonso, Renato Bialetti, a intuire il potenziale di questa invenzione e a darle la spinta commerciale decisiva. Renato, rientrato in azienda dopo aver lavorato all’estero, adottò una strategia di marketing moderna e audace per l’epoca.

Negli anni ’50, la Moka Express divenne protagonista di una massiccia campagna pubblicitaria, in particolare attraverso il celebre personaggio dell'”Omino con i baffi“, creato dal cartoonist Paul Campani. Questo simpatico personaggio, con il suo inconfondibile gesto di portarsi la tazzina alla bocca, divenne un’icona popolarissima, associando indissolubilmente l’immagine della Moka al piacere quotidiano del caffè.

La Bialetti sfruttò anche il boom economico e la crescente diffusione degli elettrodomestici nelle case degli italiani. La Moka divenne un oggetto del desiderio, un simbolo di modernità e di un certo stile di vita. La sua praticità, il costo accessibile e la sua capacità di preparare un caffè dal gusto intenso come quello del bar ne decretarono il successo travolgente.

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti

Un’icona senza tempo

dalle cucine al MoMA

La Straordinaria Storia della Caffettiera Bialetti La caffettiera Bialetti con una tazzina su un tavoloNel corso dei decenni, la Moka Express ha mantenuto il suo design originale, diventando un vero e proprio classico del design industriale. La sua forma ottagonale è riconoscibile in tutto il mondo e la caffettiera è entrata a far parte dell’immaginario collettivo come simbolo dell’Italia e del suo amore per il buon caffè.

La sua importanza culturale e il suo valore estetico sono stati riconosciuti anche a livello istituzionale: la Moka Express è esposta permanentemente al MoMA (Museum of Modern Art) di New York, a testimonianza della sua genialità e della sua influenza nel mondo del design.

Oggi, la Bialetti continua a produrre la Moka Express, accanto a una vasta gamma di altri prodotti per la preparazione del caffè. Ma la “vecchia signora” ottagonale rimane il cuore pulsante dell’azienda, un oggetto intramontabile che continua a portare nelle nostre case il profumo inconfondibile del caffè appena fatto, un piccolo rito quotidiano che ci connette con la tradizione e con il piacere semplice di un buon risveglio.

E voi, qual è il profumo che la vostra Moka – o la vostra macchina espresso – diffonde al mattino, risvegliando i vostri sensi? Scrivetelo nei commenti.

Romina Godino

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Romina Godino

Sono una persona creativa. Dalla scrittura, al disegno passando per la creazione di bigiotteria. Ho scelto di essere autrice di questo blog, per condividere passioni, pensieri e idee.

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