mEditiamo
Stemma di Asti
Rubrica CURIOSITÀ dal MONDO

È festa in città

Il primo martedì di maggio, ad Asti, ogni anno si celebra la Festa di San Secondo, Patrono della città piemontese.

Nell’occasione il Centro storico e la Collegiata omonima, Chiesa a lui dedicata, si vestono a festa.

La Città è molto devota al Santo, nel cui nome si corre il Palio. La data del suo festeggiamento è stata definita nel 1818, attraverso una bolla papale del Pontefice Pio VII. Il Palio, già corso anticamente, ha subito una sospensione ed è stato poi ripreso alla fine degli anni Sessanta.

Quando ero bambina attendevo la festa patronale con euforia e gioia, non solo per i giorni di vacanza dalle lezioni scolastiche. Si dava molta importanza a questa ricorrenza: era l’occasione per rivedere i parenti che abitavano fuori Asti e che venivano appositamente per assistere alle varie manifestazioni. L’aria tiepida della primavera ci accompagnava nella passeggiata in centro città, animata e viva come non mai. Allora il Palio non c’era ma io ricordo distintamente l’abito della festa, le giostre, lo zucchero filato, le bancarelle… Presenze, immagini, suoni, profumi e sapori che mi sono rimasti dentro anche a distanza di molti anni. Un senso di comunità e di appartenenza che avverto come perduto.  Oggi purtroppo è tutto molto sottotono,  ma i tempi sono questi.

Siccome amo molto questa ricorrenza, mi piace raccontarla qui portando a conoscenza del lettore antiche tradizioni astigiane.

Per essere precisa mi aiuto con le informazioni pubblicate sulla pagina Visitasti, Servizio turismo del Comune.

San Secondo: scopriamo insieme qualche curiosità su questo storico personaggio, le cui origini sono dibattute.

San Secondo tra storia e leggenda

Le notizie sulla vita di San Secondo si perdono nella leggenda.
Secondo la tradizione popolare egli era un nobile cavaliere romano convertitosi al cristianesimo. Per  questo motivo venne martirizzato il 30 marzo del 119 d.C..
Le fonti liturgiche attestano invece l’esistenza del Santo in epoca longobarda (VI secolo) e lo indicano come uno dei primi Vescovi della Città.
Quali che siano le sue origini, San Secondo viene citato sin dai tempi più antichi come “atleta fortissimo” e come “soldato di Cristo” (tratto dai testi dell’Officio di San Secondo).
Il culto del Santo fu comunque molto vivo fin da subito. Già su alcune monete del 1275, battute dalla zecca astense per speciale concessione dell’Imperatore Corrado II, si trova la dicitura “Aste nitet mundo Sancto Custode Secundo” che, tradotta, recita “ Asti risplende nel mondo per merito del Patrono San Secondo”, riconoscendo al Santo una grande potenza.

 Tale motto accompagna ancora oggi le insegne della Città.  Onore e gloria a San Secondo dunque!

Ma scopriamo che cosa prevedono le celebrazioni nei giorni di festa…

 Offerta del Palio alla Collegiata

 L’offerta del Palio alla Collegiata di San Secondo da parte del Comune rappresenta una fra le più antiche cerimonie della storia astese. Pare risalire alla seconda metà del XIII secolo.

Nel giorno del Patrono uno sfarzoso corteo composto dai gruppi in costume dei Rioni, Borghi e Comuni che partecipano alla corsa del Palio di settembre, si sposta da Palazzo Civico verso la Collegiata, per le celebrazioni.

A conclusione della cerimonia il drappo o “Palio” destinato alla Collegiata viene gelosamente custodito in chiesa, nella prima cappella della navata destra. Il Palio per la Corsa invece viene esposto a Palazzo Civico, come promessa agli astigiani di rinnovare anche il successivo anno tale tradizione secolare.

Sulla Piazza, il Sindaco e il Parroco della Collegiata offrono la tradizionale “Minestra dei Poveri”. Viene infatti ripresa un’antica usanza secondo la quale, in occasione del giorno del Santo Patrono, anche ai meno fortunati, veniva concesso di gustare un piatto caldo.

corteo del Palio
Capitano del Palio e magistrati alla stima del Palio

 

Pare che tale tradizione di origine medievale fosse particolarmente in uso nei secoli XVII e XVIII.

Chiese e Confraternite adottarono questa forma di beneficenza soprattutto in prossimità di ricorrenze religiose, servendo zuppe di verdura o di legumi.
Oggi la “minestra dei poveri” è costituita da un piatto di pasta e fagioli e da un biscotto dolce detto “caritin”.

 

 

 

In concomitanza a questi eventi il Comune prevede altre due manifestazioni: il Lunedì dei Fuochi e la Fiera Carolingia.

El Lundes d’j feu  

Uno dei momenti più attesi durante i festeggiamenti patronali di San Secondo è il “Lundes d’ji Feu”, il lunedì dei fuochi: un meraviglioso spettacolo pirotecnico che si svolge tradizionalmente sulle sponde del fiume Tanaro, il lunedì antecedente la festa del Santo.

Moltissime persone si recano nei posti strategici vicino al fiume per godere della bellezza dei fuochi d’artificio che, sparati alti con forza, brillano nel cielo scuro illuminando la notte.

La Fiera Carolingia: alcune note storiche

La fiera Carolingia è tra le più grandi, antiche ed importanti del Piemonte. Durante questo evento tutte le vie e le piazze del centro vengono invase da oltre seicento bancarelle con merci di tutti i tipi.
La tradizione commerciale della città di Asti è molto antica: già nel Codice Catenato (fine XIV secolo) sono specificate le disposizioni relative all’istituzione di fiere e alle sue modalità di partecipazione. Mercati che rappresentavano una festa lunga otto giorni, esposizione divisa nelle due parti della città. Un’organizzazione precisa che tutelava ” la massima libertà di movimento e sicurezza durante il soggiorno in città, per gli abitanti e  i forestieri”.

Oggi le fiere previste in città sono tre: la fiera di primavera, la carolingia e la fiera d’autunno. Si genera un grande movimento fatto di voci,  di colori, profumi… una spinta all’economia che ristagna.

L’augurio è che la mia città possa mantenere vive a lungo le tradizioni nonostante le difficoltà e lo spegnersi dell’entusiasmo, fattore in crescita,  sensazione percepibile di anno in anno.

La storia e le tradizioni sono fondamentali:  rappresentano il nostro patrimonio, un’ immensa ricchezza storica e culturale.

La Colleggiata
La Collegiata e il Palazzo Comunale di Asti

Flora Crosara

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *