
I Grandi Maestri del Pastello e le loro Tecniche
Tecniche da Disegno e Autori di Spicco.
Pastello: Tecniche, Materiali e i 5 Grandi Maestri da Degas a Da Vinci 🎨Tecniche di Disegno Dettagliato a Pastello Il disegno a pastello offre un’ampia gamma di possibilità espressive, dal realismo dettagliato agli effetti più sfumati e pittorici.
I Grandi Maestri del Pastello sanno che il disegno a pastello offre un’ampia gamma di possibilità espressive, dal realismo dettagliato agli effetti più sfumati e pittorici e cercano dettagli e precisione nel disegno, che è utile per combinare diversi approcci.
- Stratificazione (Layering): Questa è la base del disegno a pastello. Consiste nell’applicare strati successivi di colore, partendo dalle tonalità più scure o medie e aggiungendo gradualmente quelle più chiare. Per i dettagli, si applicano strati sottili di pastello, usando una pressione leggera.
- Pressione Variabile: Modulare la pressione con cui si applica il pastello permette di controllare l’intensità del colore. Una pressione leggera crea velature trasparenti, ideali per le basi o per ammorbidire le transizioni. Una pressione maggiore rilascia più pigmento, producendo colori più saturi e opachi, perfetti per i dettagli più netti e le zone di forte contrasto.
- Uso della Punta e del Bordo:
- Punta affilata: I pastelli duri o le matite pastello sono ideali per creare linee sottili e precise, contorni definiti, peli, capelli o texture minute. Puoi affilarli con un temperino o un taglierino e carta abrasiva.
- Bordo del pastello: Il bordo di un pastello morbido può essere usato per tracciare linee più spesse o per coprire aree più ampie con un tratto controllato, utile per dettagli più grandi o per le transizioni.
- Sfumatura Controllata: Sebbene il pastello sia noto per le sue sfumature, per i dettagli è importante che la sfumatura sia controllata. Puoi usare:
- Sfumini di carta: Sono ottimi per sfumare piccole aree o linee, permettendo di ottenere transizioni morbide senza perdere troppa definizione.
- Pennelli a setole morbide: Possono essere usati per sfumare il pigmento in modo delicato, creando passaggi tonali fluidi.
- Dita (con cautela): Per sfumature molto piccole e controllate, il dito può essere usato con leggerezza, ma attenzione a non trasferire oli dalla pelle sulla carta.
- Miscelazione dei colori:
- Sovrapposizione: Invece di sfumare completamente i colori, si possono sovrapporre strati sottili di diverse tonalità per creare nuove sfumature direttamente sulla carta, mantenendo una certa visibilità dei singoli tratti, che può contribuire alla resa del dettaglio.
- Lavorazione a secco: Molti artisti preferiscono non sfumare, ma sovrapporre i colori a secco, uno sull’altro, per ottenere un effetto più realistico e dettagliato.
- Dettagli con gomma: La gomma pane (o gomma plasmabile) non serve solo per cancellare gli errori, ma anche per schiarire aree, creare luci e texture. Può essere modellata a punta fine per sollevare il pigmento in punti specifici, creando dettagli luminosi o effetti di pelo e capelli. Esistono anche gomme elettriche di precisione per dettagli ancora più fini.
- Fissaggio (con attenzione): Per i dettagli, è utile fissare gli strati intermedi, soprattutto se si lavora con molti strati. Questo aiuta a prevenire che il colore si sposti e permette di aggiungere ulteriori dettagli senza alterare gli strati sottostanti. Tuttavia, il fissativo può leggermente alterare la brillantezza dei colori, quindi usalo con parsimonia o testalo prima su un campione.
Materiali su cui si possono utilizzare i Pastelli
Per i Grandi Maestri del Pastello, che cercano dettagli e precisione nel disegno, è utile combinare diversi approcci. La scelta della superficie è cruciale per il disegno a pastello, specialmente per i dettagli, poiché deve essere in grado di trattenere il pigmento polveroso.
Ecco i tipi di materiali più comuni e adatti:
- Carte per Pastello Specifica: Sono le superfici più consigliate per i pastelli secchi, in quanto hanno una grana (texture) che trattiene efficacemente il pigmento.
- Carta con grana ruvida: Queste carte hanno una superficie porosa o irregolare che “afferra” le particelle di pastello. Più la grana è ruvida, più strati di pastello può sopportare, ma potrebbe rendere più difficile ottenere dettagli estremamente fini.
- Pastelmat (Clairefontaine): È una delle carte più apprezzate per i pastelli. Ha una superficie leggermente abrasiva e vellutata che trattiene una quantità eccezionale di pigmento, permettendo molteplici strati e sfumature senza saturazione eccessiva e senza bisogno di molto fissativo. È disponibile in vari colori.
- Canson Mi-Teintes: Questa carta offre due lati distinti: uno a grana a nido d’ape e l’altro a grana fine. Entrambi sono adatti, a seconda dell’effetto desiderato. La grana più fine è migliore per i dettagli.
- Carta Ingres: Una carta vergata con sottili nervature parallele, ideale per trattenere la polvere di pastello.
- Carta Velour: Molto vellutata al tatto, trattiene molto pigmento e crea effetti morbidi e sfumati, ma può essere più impegnativa per i dettagli molto fini.
- Art Spectrum Colourfix: Simile al Pastelmat, ha una superficie acrilica sabbiata che offre un’ottima presa per il pastello e permette di lavorare anche con l’acqua o altri medium.
- Grammatura: Scegli carte con una grammatura elevata (es. da 160 g/m² in su), in quanto sono più resistenti e possono sopportare meglio la pressione e le sfumature senza deformarsi.
- Colore della carta: Utilizzare una carta colorata può avere un grande impatto sul disegno, poiché il colore di fondo può integrarsi nell’opera e influenzare la percezione delle tonalità applicate.
- Carta con grana ruvida: Queste carte hanno una superficie porosa o irregolare che “afferra” le particelle di pastello. Più la grana è ruvida, più strati di pastello può sopportare, ma potrebbe rendere più difficile ottenere dettagli estremamente fini.
- Carta per Acquerello: Sebbene non specifica per pastelli, la carta per acquerello, soprattutto quella a grana fine o satinata, può essere utilizzata. La sua grammatura elevata e la sua capacità di sopportare l’acqua la rendono adatta per tecniche miste (ad esempio, con pastelli acquerellabili) o se si desidera applicare strati sottili di pastello su una base umida.
- Cartoncino: Cartoncini robusti con una leggera texture possono essere un’opzione economica, ma la loro capacità di trattenere il pigmento è limitata rispetto alle carte specifiche per pastello.
- Legno (con preparazione): Per superfici non tradizionali, il legno può essere utilizzato, ma richiede una preparazione. Si può applicare un primer acrilico o un gesso specifico per pastelli per creare una superficie ruvida e aderente.
Accessori Utili per il Disegno Dettagliato a Pastello
- Matite pastello: Sono pastelli incapsulati in legno, come le normali matite, che permettono una precisione e un controllo eccezionali per i dettagli più minuti. Sono disponibili in diverse durezze.
- Pastelli duri (Conté, Nupastel): Questi pastelli sono più compatti e meno polverosi dei pastelli morbidi. Mantengono una punta più a lungo e sono perfetti per i contorni, le linee e i dettagli fini.
- Gomma pane: Fondamentale per schiarire, correggere e creare effetti di luce.
- Sfumini di carta o tortillon: Per sfumare e miscelare in aree piccole e controllate.
- Pennelli morbidi: Per spazzolare via l’eccesso di polvere e per sfumature delicate.
- Taglierino e carta abrasiva: Per affilare i pastelli e le matite pastello a una punta finissima.
- Fissativo spray: Per proteggere il disegno una volta completato, evitando che il pigmento si disperda. Va applicato in strati leggeri e uniformi, preferibilmente all’aperto, e da una certa distanza.
I Grandi Maestri del pastello utilizzavano sia carta che tela, non tutti privilegiavano gli stessi materiali.
Sperimenta con diverse carte e tecniche per trovare la combinazione che meglio si adatta al tuo stile e al tipo di dettaglio che desideri ottenere!
Pastello su Tela: Una Descrizione Approfondita
Sì, il disegno a pastello può essere usato anche su tela, sebbene sia meno comune rispetto ad altre superfici come la carta o il cartone. L’applicazione del pastello su tela presenta delle sfide e richiede accorgimenti specifici, ma può offrire risultati unici e interessanti.
Come Funziona il Pastello su Tela
Il pastello, sia esso morbido, duro, ad olio o a matita, è essenzialmente pigmento puro con un legante minimo. Su superfici porose come la carta, il pigmento si aggrappa facilmente alle fibre. La tela, d’altra parte, è una superficie con una trama più aperta e, se non preparata adeguatamente, può non offrire la stessa aderenza.
Preparazione della Tela
Per utilizzare i pastelli su tela in modo efficace, la preparazione della superficie è fondamentale. Ecco le opzioni più comuni:
- Gesso Acrilico con Pomice o Sabbia: Questa è la preparazione più diffusa. Si mescola del gesso acrilico (primer) con un additivo che crea una superficie abrasiva, come polvere di pomice o sabbia fine. Questo strato granuloso fornisce la “presa” necessaria affinché il pigmento del pastello si depositi e aderisca. Il numero di strati e la granulometria dell’additivo possono essere variati per ottenere diverse texture.
- Gesso Specifico per Pastello: Esistono in commercio gessi acrilici formulati appositamente per i pastelli, che contengono già gli agenti texturizzanti.
- Pannelli Telati Preparati: Alcuni produttori offrono pannelli telati che sono già stati preparati con una superficie adatta ai pastelli, risparmiando il passaggio della preparazione.
Vantaggi del Pastello su Tela
- Durata: La tela, essendo una superficie più robusta rispetto alla carta, può conferire maggiore durabilità all’opera finita, specialmente se protetta adeguatamente.
- Dimensioni Maggiori: È più facile lavorare su tele di grandi dimensioni rispetto a fogli di carta di pari formato, rendendo il pastello adatto anche per opere monumentali.
- Texture Unica: La trama della tela può interagire con il pastello, creando effetti visivi particolari e aggiungendo profondità all’opera. Questo può essere particolarmente interessante con i pastelli ad olio, che hanno una consistenza più cremosa.
- Miscelazione e Stratificazione: La superficie preparata consente una buona miscelazione dei colori e la stratificazione di più strati di pastello.
Svantaggi e Considerazioni
- Adesione: Senza un’adeguata preparazione, l’adesione del pastello può essere scarsa, portando a una maggiore dispersione del pigmento e a un’opera meno stabile.
- Fissaggio: Come per tutti i lavori a pastello, è essenziale un fissaggio adeguato per proteggere l’opera. Si usano spray fissativi specifici per pastelli, applicati in strati sottili. Anche una cornice con vetro è altamente consigliata.
- Costo: La preparazione della tela e i materiali specifici possono rendere questa tecnica più costosa rispetto all’uso del pastello su carta.
- Tecnica Diversa: L’applicazione del pastello su una superficie abrasiva come la tela preparata richiede una tecnica leggermente diversa rispetto alla carta liscia. Potrebbe essere necessario un tocco più leggero o una maggiore pressione a seconda della texture desiderata.
In sintesi, mentre la carta rimane la superficie preferita per molti artisti che usano i pastelli, la tela offre un’alternativa valida e stimolante per chi desidera esplorare nuove possibilità creative, a patto di dedicare la giusta attenzione alla preparazione e alla protezione dell’opera.
I Grandi Maestri del Pastello
La pittura a pastello, pur avendo origini nel XVI secolo, conobbe il suo periodo di massima popolarità e divenne una tecnica artistica a sé stante soprattutto nel XVIII secolo (Settecento) e poi conobbe una rinascita nella seconda metà del XIX secolo (Ottocento), proseguendo fino al XX secolo.
I Grandi Maestri del Pastello sanno che il disegno a pastello offre un’ampia gamma di possibilità espressive, dal realismo dettagliato agli effetti più sfumati e pittorici e cercano dettagli e precisione nel disegno, che è utile per combinare diversi approcci, ecco alcuni Artisti: più famosi che nel XVII Secolo ” Settecento”, hanno utilizzato la Tecnica a Pastello.
Artisti del XVIII secolo (Settecento):
- Rosalba Carriera (1673-1757): Veneziana, è considerata una delle figure chiave nell’elevazione del pastello da strumento per schizzi a mezzo principale per opere finite. È famosa per i suoi ritratti luminosi e delicati, con esiti di sfumature perlacee.
- Maurice-Quentin de La Tour (1704-1788): Artista francese, celebre per la sua abilità nel catturare il carattere e l’essenza dei suoi soggetti nei ritratti a pastello, spesso con grande espressività.
- Jean-Étienne Liotard (1702-1789): Artista svizzero-francese, noto per la sua meticolosa attenzione ai dettagli e la precisione nelle sue opere a pastello.
- Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779): Anche lui utilizzò il pastello, spesso per autoritratti.
- Joseph Vivien (1657-1734): Fu il primo artista ad essere ammesso all’Académie Royale de Peinture et de Sculpture francese nel 1701 come “pittore a pastello”.
- John Russell (1745-1806): Il più prolifico pastellista britannico del XVIII secolo.
Artisti del XIX e XX secolo:
- Edgar Degas (1834-1917): Una figura cruciale del movimento impressionista, è probabilmente l’artista più prolifico nell’uso del pastello e il suo grande sostenitore. Ha utilizzato il pastello per esplorare il dinamismo della forma umana, in particolare nelle sue celebri raffigurazioni di ballerine e scene di corse di cavalli.
- Mary Cassatt (1844-1926): Artista americana associata all’Impressionismo, ha usato il pastello per ritrarre momenti intimi della vita quotidiana, spesso in ambienti domestici e femminili. Fu molto influenzata da Degas e introdusse la tecnica del pastello ai suoi conoscenti negli Stati Uniti.
- Odilon Redon (1840-1916): Simbolista francese, ha creato alcune delle più belle opere moderne a pastello, spesso caratterizzate da un’atmosfera onirica e misteriosa.
- Pierre-Auguste Renoir (1841-1919): Anche lui esponente dell’Impressionismo, ha utilizzato i pastelli in diverse sue opere.
- Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901): Post-impressionista francese, anch’egli influenzato dall’uso del pastello di Degas.
- James Abbott McNeill Whistler (1834-1903): Artista americano, ha utilizzato il pastello per scene veneziane e altri soggetti.
- Gustave Moreau (1826-1898): Simbolista francese che ha esplorato il pastello.
- Edouard Villar(1868-1940):Membro del gruppo dei Nabis, hanno utilizzato il pastello nelle loro composizioni intime e decorative
- Pierre Bonnard (1867-1947): Membro del gruppo dei Nabis, hanno utilizzato il pastello nelle loro composizioni intime e decorative.
- Pablo Picasso (1881-1973): Anche Picasso ha fatto uso del pastello in alcune delle sue opere, arrivando persino a sollecitare la produzione di pastelli a olio di alta qualità nel 1949.
- Jean-François Millet (1814-1875): Artista realista, usava spesso il pastello per schizzare idee per i suoi dipinti o per delicate rappresentazioni della natura.
Il pastello ha offerto agli artisti un mezzo versatile, permettendo di lavorare direttamente con il colore, senza i tempi di asciugatura dell’olio, e di ottenere una vasta gamma di tinte luminose e intense. Sebbene sia un mezzo fragile, la sua brillantezza e la sua capacità di catturare la vita dei soggetti lo hanno reso amato da molti maestri nel corso dei secoli.
I Grandi Maestri del Pastello Pablo Picasso Leonardo da Vinci
Pablo Picasso: Un Maestro delle Molteplici Tecniche
Pablo Picasso è stato un artista estremamente versatile e ha sperimentato una vasta gamma di tecniche artistiche nel corso della sua lunga carriera, ben oltre il semplice uso del pastello. Ecco alcune delle tecniche più significative che ha impiegato:
Pittura:
- Olio su tela: È forse la tecnica più associata a Picasso, con la quale ha realizzato la maggior parte dei suoi capolavori, dai periodi Blu e Rosa al Cubismo e oltre. Utilizza il pennello con grande libertà, tracciando disegni di base, realizzando campiture uniformi, sovrapponendo tratteggi e ridisegnando i contorni delle figure.
- Acquerello e gouache: Ha prodotto numerosi lavori anche con queste tecniche, specialmente nei suoi primi anni e per studi preliminari.
- Acrilico: Sebbene l’olio fosse il suo medium preferito per la pittura, si è anche cimentato con l’acrilico.
Disegno:
- Matita: Ha usato la matita per schizzi, studi e disegni finiti, dimostrando una maestria eccezionale nel tratto.
- Carboncino: Impiegato per disegni più scuri e per creare effetti di luce e ombra, spesso per studi preparatori.
- Inchiostro: Molti dei suoi disegni sono stati realizzati con inchiostro, con diverse tipologie di penne e pennelli per ottenere varietà di linee e sfumature.
- Gessi colorati/Crayons: Oltre ai pastelli, ha usato anche altri tipi di gessi e crayons per il disegno.
Grafica (Stampa):
Picasso è stato un prolifico incisore e stampatore, esplorando e spesso combinando diverse tecniche di stampa:
- Acquaforte: Una tecnica di incisione in cui una lastra di metallo viene incisa con acido.
- Acquatinta: Una tecnica che crea effetti tonali, simile a quelli dell’acquerello.
- Puntasecca: Tecnica in cui l’immagine viene incisa direttamente su una lastra di metallo con una punta affilata, creando un caratteristico “bavaglio” vellutato.
- Litografia: Tecnica di stampa planografica basata sulla repulsione tra acqua e sostanze grasse.
- Linoleografia: Una forma di stampa a rilievo in cui il disegno viene intagliato su un blocco di linoleum.
- Incisione (engraving): Tecnica in cui l’immagine viene incisa direttamente sulla lastra con un bulino.
Scultura:
Picasso ha rivoluzionato la scultura, sperimentando con una varietà di materiali e introducendo tecniche innovative, inclusa l’utilizzo di oggetti di uso quotidiano e materiali insoliti come maniglie di biciclette e cartone. Ha esplorato nuove forme, tra cui la scultura cubista.
Ceramica:
Negli ultimi decenni della sua vita, Picasso si è dedicato intensamente alla ceramica, creando centinaia di pezzi.
Collage:
Soprattutto durante la fase del Cubismo Sintetico, Picasso ha integrato il collage nelle sue opere, incollando sulla tela materiali reali come giornali, spartiti musicali, stoffe e altri oggetti, per dare texture e creare un ponte tra arte e realtà.
In sintesi, la carriera artistica di Picasso è stata caratterizzata da una continua sperimentazione e da un’insaziabile curiosità che lo ha portato a esplorare e padroneggiare un’ampia gamma di tecniche e materiali, spesso combinandoli tra loro per ottenere effetti innovativi.
Leonardo da Vinci: Un Genio del Disegno
Un esempio noto del suo lavoro a pastello è il Ritratto di Isabella d’Este, un disegno preparatorio realizzato nel 1500. Sebbene sia considerato un’opera non finita, mostra la sua straordinaria abilità nel catturare la delicatezza dei tratti del volto e le sfumature della pelle, sfruttando appieno le qualità del mezzo.
Leonardo da Vinci, un genio del Rinascimento, ha utilizzato una vasta gamma di tecniche e strumenti nel suo disegno, spesso sperimentando e innovando. Ecco alcune delle principali:
Tecniche di base e approccio:
- Tratteggio: Leonardo utilizzava linee parallele o incrociate (cross-hatching) per creare ombreggiatura e volume. Essendo mancino, il suo tratteggio spesso andava dall’alto a sinistra verso il basso a destra.
- Sfumato: Questa è una delle sue tecniche più iconiche. Consiste nel creare un passaggio graduale e impercettibile tra luce e ombra, rendendo i contorni morbidi e quasi sfocati. Questo conferisce alle sue figure un aspetto realistico e “atmosferico”, come se fossero immerse in una leggera nebbia. Lo sfumato è spesso applicato con velature trasparenti di colore a olio.
- Chiaroscuro: L’uso di forti contrasti tra luce e ombra per creare profondità, volume e un senso drammatico nelle sue opere.
- Prospettiva: Leonardo applicava la prospettiva in modo scientifico, creando un senso di profondità tridimensionale e realismo nelle sue opere. La “prospettiva aerea” è un’applicazione dello sfumato ai paesaggi, dove gli oggetti più lontani appaiono meno nitidi e i loro colori tendono all’azzurro.
- Studio dell’anatomia: I suoi disegni anatomici sono celebri per la loro precisione e dettaglio, frutto di un approfondito studio del corpo umano. Questo gli permetteva di rappresentare muscoli e ossa con grande accuratezza.
- Disegno preliminare: Spesso realizzava un disegno lineare preliminare a pennello, utilizzando una tonalità scura (ossido di ferro e pigmento bruno), che poi veniva ombreggiato.
Materiali e strumenti:
- Matite e gessetti: Leonardo usava gessetti rossi (sanguigna), neri e talvolta bianchi per i suoi disegni. La sanguigna era particolarmente apprezzata per la sua capacità di rendere la morbidezza dei toni.
- Carboncino: Uno strumento comune per il disegno, utilizzato per ottenere tonalità scure.
- Penna e inchiostro: Molti dei suoi schizzi e studi erano realizzati con penna e inchiostro, spesso inchiostro ferrogallico. Probabilmente usava penne d’oca, che gli permettevano di variare lo spessore della linea.
- Punta metallica (silver-point): Prima dell’invenzione della matita moderna, la punta metallica era uno strumento di disegno che richiedeva uno sforzo maggiore e una superficie preparata.
- Pennello: Usato sia per i disegni preliminari che per l’applicazione di velature e per costruire i volumi con acquerellature.
- Acquerello: Utilizzava l’acquerello per modellare i corpi e per gli studi di mappe, spesso con pigmenti blu (indaco) e rossi (lacca), a volte mescolati.
- Dita e palmo della mano: È noto che Leonardo usasse le dita e persino il palmo della mano per stendere e sfumare i pigmenti, specialmente per ammorbidire i contorni delle figure.
Leonardo era un artista che non smetteva mai di imparare e sperimentare, e le sue tecniche di disegno riflettono questa costante ricerca della perfezione e del realismo.
Hai mai provato ad utilizzare qualche tecnica da disegno?
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