Momento Poesia: Ricordiamo ciò che è perso
Intanto vorrei augurare a tutti un buon Ferragosto, fatto di gioia e tranquillità.
Oggi è un giorno di festa, ma non per tutti.
Nel 2018 il 14 di agosto è successa una tragedia evitabile, il ponte Morandi è crollato portando via molte vite.
Ciò che è accaduto è colpa dell’uomo e della sua incapacità di prendersi cura di ciò che crea.
Un disastro naturale può non essere previsto ed evitato, il crollo di una costruzione si.
Ricordiamocelo.
Ora vi lascio con una esperienza di ciò che potrebbe essere successo, premetto che non c’ero e non conosco nessuno che era presente, le parole che leggerete sono frutto della mia mente, ma non è detto.
CROLLO
Stavamo viaggiando
verso un paese lontano,
un paese dove svagarci,
staccare,
essere noi stesse.
Stavamo viaggiando
sul ponte,
quel maledetto giorno
in cui crollò.
Stavamo viaggiando,
ridendo e scherzando,
quando l’asfalto spari
da sotto le nostre ruote.
In quel momento
ci fu il vuoto
che durò un istante,
poi lo schianto
e le urla delle mie amiche
che si interruppero
all’improvviso,silenzio.
Nessuno rispondeva
alle mie grida,
alle mie suppliche,
solo il silenzio.
Fra panico e terrore
il dolore non lo sentivo,
non sentivo
il mio corpo a pezzi
sentivo solo la mia voce
e il silenzio
dove dovevano esserci
le risate delle mie amiche.
Non so per quanto durò,
non ricordo
e non voglio ricordare
di quei momenti
intrappolata nella mia auto
sola, ma non.
Solo io ne uscii viva
distrutta in molti punti,
ma viva
loro erano morte
sul colpo,
per colpe non loro.