Uscire da una delusione
Uscire da una delusione non è semplice. Quando veniamo abbandonati, pensiamo che l’altro sia indispensabile, che sia tutto.
E in parte è così. E cominciamo a porci le solite domande: “Cosa sarà senza di lui? Ci saranno per me altri momenti indimenticabili?”
Ma ragionando così si commette un grave errore: si crede che quella scintilla appartenga alla persona che l’ha accesa e si confonde chi ha acceso la scintilla con la scintilla stessa. Ma quella scintilla “abita” dentro di noi, è il centro della nostra vita. Cosa ci fa credere che non ci appartenga più?
Il fatto è che noi orientiamo lo sguardo su colui i colei che ci ha acceso, dimenticandoci che il fuoco è sempre stato lì, ed è ancora lì, pronto a innamorarsi e a desiderare nuovamente.
Come uscire da una delusione?
E se lui scappa, io porto lo sguardo sulla mia capacità di amare: allora inesorabilmente il mio seme, il mio nucleo, il mio Sè, mi regalerà un nuovo incontro.
Se questo non avviene è perché ci siamo ostinati nella ricerca di qualcosa che non ci serve più.
Maura Luperto
4 Comments
Monica
Identificarsi con la storia è sofferenza, grazie Maura
Mimma
Quanto è vero questo pensiero, grazie Maura per avermelo ricordato. Sì può applicare ad ogni delusione .. grazie infinite ❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Flora Crosara
Che bella pagina! Che cosa importante è “portare lo sguardo su di sè” per uscire dall’empasse in cui si può cadere a seguito dell’ “abbandono” da parte di un partner, oppure dopo ogni situazione che comporti “delusione”! Mi è capitato, si… e ora comprendo quanto mi sarebbe servito sapere che – invece di colpevolizzarmi – potevo semplicemente “portare lo sguardo su di me”, raccogliermi in riflessione per far emergere la parte bella e la qualità della mia esperienza… quello che ho donato e ricevuto, quello che ho imparato…una scintilla, cento luminose scintille nella mia vita per attendere un nuovo incontro. Credo avrei sofferto di meno! Grazie Maura 🤍
CARMELA BONIFAZIO
Grazie di cuore…