Momento Poesia: Fuoco – Introduzione

Il termine “Fuoco” deriva dal termine latino focus che deriva dal verbo foveo che significava riscaldare, alimentare, nutrire, tenere caldo, ma anche dare calore, amare, confortare ecc… da qui, appunto, deriva il termine focolare della casa, che prima era una sala o un atrio dove c’erano altari degli dei di famiglia o degli antenati. Il focolare, infatti, rappresentava il centro della casa, il fulcro principale, col tempo il termine finì per indicare la casa o la famiglia stessa. Ad oggi, infatti, per focolare intendiamo l’accogliente ambiente domestico, la famiglia e la propria casa.

Il termine focus, se si considera l’inglese, può essere utilizzato per intendere il “mettere a fuoco”, concentrarsi su un punto ben preciso.

In latino esiste un’altra parola per indicare il Fuoco ed è Ignis.

Con ignis si indicava il fuoco vero e proprio, inteso come elemento infiammabile, che arde, che brucia, che cucina, ma anche fiamma, incendio, lampo, fulmine. Esisteva una versione più poetica del termine, essa era “meus ignis” intesa come “mia amata” in quanto si indicava la fiamma del proprio amore, in caso contrario poteva indicare il fuoco come materia d’odio.

Se consideriamo il greco, il termine Fuoco viene usato in due modi diversi: uno è Pur, Puros πῦρ, πυρός, l’altro invece è φως Fos.

Con il primo, πῦρ, πυρός, si intende proprio il fuoco ardente, il rogo, ma anche il fuoco acceso per i sacrifici, oltre che il fuoco del sole oppure lo splendore e la luce degli astri. I greci usavano questo termine per indicare, anche, la febbre, l’ardore, il forte impeto (“combattere come fuoco ardente”).

Col secondo, φως Fos, invece, i greci indicavano luce, fiamma, lume.

Se consideriamo la parola Fuoco nella lingua italiana, essa fa riferimento, di solito, alla combustione di sostanze solide (mentre nel caso di liquidi e aeriformi è più spesso sostituito dal termine fiamma).

Il Fuoco è un fenomeno chimico familiare che ha completamente cambiato le sorti dell’umanità. Esso ci appare famigliare e allo stesso tempo inafferrabile: questo perché esso è costituito da luce e calore, sprigionati durante la combustione. Esso ha favorito enormemente l’evoluzione degli uomini primitivi fin da quando impararono a usarlo, circa un milione e mezzo di anni fa.

Comunque lo vogliamo interpretare il Fuoco è l’elemento che ha permesso all’uomo di arrivare dove è arrivato.

Un elemento di vita e di morte, in base a come viene utilizzato.

Il Fuoco ci ha permesso di arrivare fin qui e ci permetterà di andare oltre, se lo sapremmo usare correttamente. Se invece lo utilizzeremo male esso ci porterà alla morte.

 

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Un momento di Poesia per Noi di e da Chiara Munaro