Ricordare per non dimenticare: alluvioni e tempeste
Le alluvioni nel nostro territorio sono molte, forse troppe.
Qui sotto, come precedentemente annunciato nel mio articolo “Ricordare per non dimenticare: Poesie“, mi presto ad elencarvi le varie alluvioni avvenute negli ultimi trentun anni.
Ricordando che non sono le prime e non saranno le ultime, l’elenco potrebbe essere più lungo se andassimo ancora più in dietro nel tempo, ma ho preferito soffermarmi agli anni della mia vita per mia curiosità soprattutto.
Ricordare per non dimenticare
Alluvioni in Basilicata:
- Matera, 11 e 12 novembre 2019, per il luogo è normale che durante le piogge si creino piccoli rigagnoli per le strade visto che il Centro Storico di Matera si trova in una vallata che termina a strapiombo sul Canyon della Gravina, in questo caso, però, la portata delle precipitazioni fu fin troppo abbondante. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Calabria:
- Soverato, 9 settembre 2000, la causa è sempre il maltempo. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Crotone, 14 ottobre 1996, purtroppo, anche qui, ore di piogge ininterrotte hanno colpito facendo esondare il fiume Esaro. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Vibo Valentia, 3 luglio 2006, esondazione dei torrenti, colate e valanghe di detriti, causati delle intense precipitazioni verificatesi nell’arco di circa due ore. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 31 ottobre – 1 novembre 2015, le piogge causano ingenti danni in tutta la regione. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Campania:
- Sarno e Quindici o frana di Sarno avvenuta tra il 5 e il 6 maggio 1998, le piogge torrenziali del mese di maggio causarono varie frane, ricordiamo quella del 5 maggio dal monte Pizzo d’Alvano, lo stesso giorno altre frane colpirono la prefettura di Salerno e Siano, seguite anche dal centro e la fazione di Casamanzi, Episcopio di Sarno. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Valle Caudina, 14 dicembre 1999, la causa sono sempre le forti precipitazioni che, in questo caso, portarono al verificarsi di una frana fangosa che si abbatté selle frazioni di Ioffredo e Castello. Ricordiamo tutti coloro che persero qualcosa e qualcuno.
- alluvione e colata di detriti ad Atrani, 9 settembre 2010, esonda il Torrente Dragone a causa delle forti piogge. Ricordiamo coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Benevento, 15 ottobre 2015, causata dalle forti piogge che hanno portato il terreno alla saturazione. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- Ischia, 26 novembre 2022, l’area ha già registrato numerosi eventi naturali in passato (per esempio un terremoto nel 2017 e 72 frane registrate tra il 2018 e il 2021), causando sull’isola 30 morti del 1910. Qui la discussione è lunga, fra le varie autorità c’è il gioco del “scarica barile”, in pratica non è colpa di nessuno, in ogni caso i problemi del territorio non vengono risolti da nessuno, continuando a causare danni e morti.
Alluvioni in Emilia Romagna:
- Parma, 13 ottobre 2014, non ci furono vittime, ricordiamo lo stesso chi ha perso qualcosa.
- provincia di Modena, 19 gennaio 2014, l’argine destro del fiume Secchia si rompe inondando la zona. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- Val Nure, Val Trebbia e parte del comune di Piacenza, 14 settembre 2015, devastazioni colpirono la zona causate dal maltempo, causando danni ingenti. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
- Lentigione, 12 dicembre 2017, le acque, derivanti dalla rottura dell’argine del torrente Enza, hanno invaso l’intero centro, causando ingenti danni alla zona. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 6 dicembre 2020, abbondanti precipitazioni associate all’aumento delle temperature, che hanno causato il parziale scioglimento della neve caduta tra l’1 e il 3 dicembre, hanno contribuito alla generazione di piene da vari corsi d’acqua. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
- l’intera Emilia-Romagna del 2023, l’alluvione, causata dalle forti piogge che hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua, ha coinvolto 44 comuni romagnoli. Come se non bastasse in 48 comuni si sono verificate 250 frane e dissesti. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Friuli Venezia Giulia:
- Val Canale e Canal del Ferro provincia di Udine, 29 agosto 2003, il tutto accadde nell’arco di 6 ore, circa 300 mm di pioggia caduta ed una frana. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Liguria:
- Savona:
- 22 settembre1992, a causa di consistenti piogge si verificò l’esondazione dei torrenti Letimbro e Quiliano. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 6 e 23 novembre 2000, in questo caso vengono colpite sia le provincie di Savona che quelle di Imperia. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- Genova:
- 27 settembre 1992, sempre a causa di forti piogge esondarono i torrenti Bisagno e Sturla. Ricordiamo.
- 23 settembre 1993, esondazione dei torrenti Varenna, Leira, San Pietro e altri corsi d’acqua del ponente genovese. Ricordiamo.
- 4 ottobre 2010, causata da un temporale marittimo, a carattere autorigenerante, molto violento e improvviso. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- a distanza di circa un anno una nuova alluvione colpì Genova il 4 novembre 2011, sempre a causa di fortissime precipitazioni. Ricordiamo.
- Genova subì l’ennesima alluvione fra il 9 e il 10 ottobre del2014, anche qui le forti precipitazioni furono la causa del problema. Ricordiamo.
- Chiavari, 10 novembre 2014, esondazione dei torrenti Campodonico e Rupinaro che allagano gran parte del centro storico e della stazione, a Carasco esonda il fiume Entella. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
- Genova, Savona e Imperia:
- 15 novembre 2014, esonda il torrente Polcevera a Pontedecimo e Bolzaneto, esonda anche il torrente Cerusa creando gravi disagi a Voltri. Esondano, inoltre, molti rii nel comune Serra Riccò e il rio Busalletta e Migliarese nel comune di Busalla. Anche il rio Ruscarolo, il rio Fegino a Borzoli e il rio Torbella a Rivarolo esondano. Di conseguenza si verificano allagamenti ingenti nei quartieri genovesi di Pontedecimo, Bolzaneto, Rivarolo, Certosa, Pegli, Sestri Ponente, Cornigliano, Sampierdarena. Allagamenti anche a Imperia e a Savona. Disastri nella piana di Albenga con molti danni alle attività agricole. Problemi e allagamenti anche a Ceriale. In Piemonte ci si preoccupa per la piena record di Orba e soprattutto per la Bormida gonfia a dismisura, che ad Alessandria raggiunge il livello record di 9,20 metri mettendo seriamente a rischio la città. Vasti allagamenti si verificano anche nelle frazioni alessandrine di Spinetta Marengo, San Michele, Valmadonna a causa dell’eccezionalità delle piogge cadute nella zona. I quartieri di Niguarda di Milano e Isola dallo straripamento del Seveso vengono anch’essi colpiti; allagamenti nelle campagne a est della città anche per la piena del Lambro. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- 23-24 novembre 2019, in questi giorni vengono colpiti da incessanti piogge la Liguria, Genova, Savona e la provincia di Alessandria. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- provincia di Alessandria e nell’entroterra ligure a Campo Ligure e Rossiglione, 21-22 ottobre 2019, causata da un temporale autorigenerante su mar Ligure. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Lombardia:
- tra il 12 e il 14 settembre del 1995, causata, come sempre, dalle abbondanti piogge e dalla cospicua cementificazione lungo le sponde dei corsi d’acqua. Ricordiamo tutti quelli che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni nelle Marche:
- provincia di Ancona, 3 maggio 2014, forti piogge interessano tutta la zona nord delle Marche. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- 2022, come sempre causata da un intenso sistema temporalesco auto rigenerante che ha provocato forti precipitazioni, portando i corsi d’acqua a ingrossarsi e fuoriuscire dai loro corsi. Ricordiamo tutti coloro i quali hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Piemonte:
- 24 settembre 1993, in questo caso i violenti nubifragi non causarono vittime.
- fra il 5 e il 6 novembre 1994, a causa di incessanti piogge protrattasi per vari giorni i principali corsi d’acqua, principalmente il fiume Po e il Tanaro, iniziarono a tracimare, allagando le campagne circostanti. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno in questa occasione.
- nuova alluvione dal 13 al 16 ottobre 2000, non c’è due senza tre si suol dire; infatti, il Piemonte venne colpito dal stesso problema anche nel 2008 e nel 2016, ciò va a confermare il mio pensiero che lo stato italiano non impara dagli errori del passato, li ignora e basta per poi fare lacrime da coccodrillo quando succedono questi disastri. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- alluvione e colata di detriti nel comune di Villar Pellice, 29 maggio 2008, forti piogge portarono a una colata di detriti torrentizia. Ricordiamo tutti quelli che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- provincia di Cuneo, provincia di Vercelli, provincia del Verbano-Cusio-Ossola, provincia di Biella e la provincia di Novara, 2-3 ottobre 2020, nella serata del 2 ottobre iniziarono a verificarsi numerosi eventi alluvionali in varie zone dell’entroterra piemontese, in particolar modo sulla Valle Vermenagna, dove strade, abitazioni e ponti sono stati inondati dall’acqua, facendo crollare molti di questi. Limone Piemonte è stato fortemente colpito, portando numerose frazioni a rimanere isolate e senza corrente. Numerosi corsi d’acqua sono esondati tra cui il Vermenagna (sub affluente del Tanaro), lo stesso Tanaro, il Sesia in Provincia di Vercelli, che ha raggiunto una portata storica creando danni diffusi come frane e smottamenti e alluvioni. Numerosi danni anche nell’Alto Piemonte, fra Cusio e Ossola, dove, rispettivamente, Strona e Toce, sono usciti dagli argini, provocando danni in Valle Strona. Crollarono tre ponti, il primo fu quello di Gaby, in Valle d’Aosta, il secondo fu quello tra Romagnano Sesia e Gattinara, in Piemonte, nella provincia di Novara e il terzo fu quello tra Corte Brugnatella e Cerignale, nella provincia di Piacenza. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Puglia:
- Palagiano, 8 settembre 2003, a causa di un potente nubifragio nell’arco di tre ore, dal suo inizio, arrivò l’ondata di piena, portando con sé acqua e fango che andarono a riversarsi nel centro abitato di Palagiano. Ricordiamo tutti coloro che persero qualcosa o qualcuno quel giorno.
Alluvioni in Sardegna:
- alluvione e colata di detriti nel comune di Capoterra, 22 ottobre 2008, a causa delle forti piogge si verificarono esondazioni e colate di acqua e detriti con un enorme trasporto solido, ciò portò all’ostruzione di ponti e al loro collassamento. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 18 ottobre 2013, si verificarono precipitazioni molto intense per oltre 20 ore, ciò portò a ponti crollati, viabilità in tilt, campagne allagate e inondazioni. Ricordiamo coloro i quali hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Sicilia:
- 2 novembre 1993, Sicilia centrale, esondazione del fiume Platani, ricordiamo tutti quelli che hanno sofferto.
- 13 marzo 1995 a Acireale, Giarre, Riposto e Mascali della Sicilia orientale, si verificarono torrenti in piena, mareggiate e bufere di vento, a causa delle condizioni climatiche affondò la nave greca Pelhunter. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
- Messina:
- 27 settembre 1998, un nubifragio colpisce la zona nord della città portando all’esondazione dei torrenti Annunziata e Pace. Ricordiamo chi ha perso qualcosa o qualcuno.
- 1° ottobre 2009, le forti piogge e il dissesto idro-geologico della zona causarono una serie di colate detritiche che travolsero numerose abitazioni e veicoli. Ricordiamo tutti i quali hanno perso qualcosa o qualcuno.
- 22 novembre 2011, le zone coinvolte furono Barcellona Pozzo di Gotto, Merì e Saponara. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 8 agosto 2020, un fenomeno temporalesco si abbatté sulla Sicilia nord-orientale provocando numerosi allagamenti nella Città di Messina e aree limitrofe. Si verificò, anche, una frana sulla strada Panoramica dello Stretto. In questo caso non ci furono vittime, ma molti danni.
- 15 luglio 2020 a Palermo, un insolito nubifragio si abbatté sul capoluogo siciliano, colpendo con particolare furia il quartiere collinare di Baida. Successivamente le acque sono scese velocemente a valle allagando alcuni tratti della Circonvallazione di Palermo. Per fortuna non ci furono vittime, ma molti danni, in questo caso ricordiamo chi ha perso qualcosa.
- provincia di Catania e provincia di Siracusa, 24-29 ottobre 2021, ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Toscana:
- Versilia, 19 giugno 1996, una cella temporalesca, non prevista, in 12 ore scarica 474 mm di pioggia in una zona circoscritta delle Alpi Apuane. Tale avvenimento porta il fiume Vezza-Versilia ad esondare, si verificarono, inoltre, centinaia di frane con esiti devastanti. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Carrara:
- 23 settembre 2003, causa il violento nubifragio che durò circa due ore e mezza, seguito dalla piena improvvisa. Ricordiamo tutti coloro che persero qualcosa o qualcuno.
- 11 novembre 2012, vennero colpite le provincie di Massa e Carrara da esondazioni e numerose frane. Ricordiamo chiunque abbia perso qualcosa o qualcuno.
- 5 novembre 2014, una nuova disgrazia colpisce Carrara, portando nuovi danni ingenti.
- Prato, 5 ottobre 2010, ricordiamo tutti quelli che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Maremma grossetana, 12 novembre 2012, ricordiamo tutti i quali hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Livorno, 9-10 settembre 2017, causata dall’esondazione di alcuni torrenti per le intense precipitazioni e, nonostante il preavviso della Protezione Civile e l’emanazione della stessa di un’allerta arancione, la scarsa manutenzione del territorio. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvioni in Veneto:
- Cancia, nel comune di Borca di Cadore, nei paesi di Vallesella, San Vito di Cadore e Acquabona, 18 luglio 2009, le piogge portano a una frana di acqua e ghiaia, staccatasi dal monte Antelao. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- 1 e 2 novembre 2010, l’unica che ho vissuto in prima persona essendo vicentina. Fra le piogge e il vento caldo di scirocco che, oltre a sciogliere la neve caduta sulle montagne settimane prima, ha impedito il normale deflusso dei fiumi nel mare Adriatico, i nostri fiumi hanno esondato. Credo di essere una delle poche fortunate che non ha subito danni quell’anno, in quanto l’acqua non è mai arrivata fino a noi, ma potevo benissimo vedere una distesa marrone all’orizzonte che avanzava minacciosa. I danni furono ingenti così come le persone coinvolte. Ricordiamo tutti quelli che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- Refrontolo, 2 agosto 2014, un impressionante nubifragio colpisce la zona portando ad una piena improvvisa. Ricordiamo coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
- novembre e dicembre 2019, a Venezia si sa c’è l’acqua alta, in questa occasione, però, il livello dell’acqua è salita oltre gli 80 cm per ben 43 volte, mentre per 14 volte il livello ha superato i 110 cm e in 8 occasione si è andati oltre i 120 cm. Il 12 novembre il livello dell’acqua ha toccato il suo apice, arrivando segnare 187 cm. Ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvione delle Marche e della Romagna:
- 1-6 marzo 2011, ricordiamo tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Alluvione dello Spezzino e della Lunigiana:
- 25 ottobre 2011, un’ingente quantità d’acqua in circa 6 ore si riversarono sulla zona. Ricordiamo tutti quelli che hanno perso qualcosa o qualcuno.
Tempesta Vaia in Italia:
- dal 26 ottobre al 5 novembre 2018, una serie di numerose perturbazioni che da prima si concentrarono sulla zona del Triveneto tra Alto Adige e Veneto del nord per poi spostarsi tra la Liguria e la Calabria. La Sicilia fu la regione che soffrì di più per quanto riguarda le vite umane. Ricordiamo le 37 vittime e chi ha perso tutto.
Tempesta del 18 agosto 2022 a livello europeo:
- in Itali la tempesta ha portato a 2 morti e 55 feriti, ricordiamoli insieme a coloro che hanno perso qualcosa e qualcuno.
Alluvione nelle Marche e Umbria:
- 15-16 settembre 2022, vennero colpite la provincia di Pesaro e Urbino, la provincia di Ancona e in misura minore la provincia di Perugia. Ricordiamo tutti coloro che persero qualcosa o qualcuno.
Ricordare per non dimenticare
Come detto nell’articolo precedente spero di aver elencato tutti i territori Italiani colpiti da questi eventi naturali, poco prevedibili, ma volendo gestibile.
Sappiamo benissimo che l’Italia è uno dei paesi che subisce di più gli effetti del dissesto idrologico, in giro su internet ho trovato che viene segnalato che da noi avvengono circa 2/3 delle frane europee.
Questo dato e il lungo elenco che vi ho proposto dovrebbe farci pensare che la colpa non è tutta della natura, ma anche della stupidità umana che non impara dagli errori e non fa niente per risolvere i problemi.
Purtroppo in Italia abbiamo la brutta abitudine di mettere la toppa al danno, senza mai risolverlo dal tutto.
Le possibilità di risolvere, o almeno portare al minimo, i danni ci sono, solo che tirare fuori i soldi per queste questioni essenziali, per il nostro presente e futuro, è troppo difficile, anzi non ci sono.
Le mia speranza è che la gente cominci a riflettere seriamente su questi disastri “naturali”, capendo che per quanto la natura possa essere imprevedibile e violenta, noi umani abbiamo l’intelligenza e le capacità per convivere pacificamente con essa, senza danneggiarla e amandola.
Vi lascio questo ultimo avvertimento, la Terra è una creatura vivente complessa e magnifica, se non la rispettiamo prima o poi lei ci abbandonerà.
p.s. sto preparando delle poesie legate al dolore della Terra,
preparatevi a aprire la mente e il cuore al straziante urlo d’aiuto
della nostra adorata casa.
Un momento di Poesia per Noi di e da Chiara Munaro
2 Comments
Monica Monica
Grazie per questi ricordi che fanno riflettere. Personalmente ho vissuto l’alluvione a Canelli il 5 e il 6 novembre 1994. Ci furono alcune vittime aimé e tanto tanto lavoro da parte dei cittadini e dei volontari di ogni parte d’Italia per pulire e sistemare. Un ricordo indelebile.
Chiara Munaro
Purtroppo in queste situazioni il nostro impegno è fondamentale per ricominciare, si deve andare avanti senza dimenticare mai cosa è successo, cercando di prevenire.