
Non solo giro d’Italia
Il fascino nascosto
del ciclismo fuoristrada
Non solo Giro d’Italia: il fascino nascosto del ciclismo fuoristrada ti aspetta! Scopri l’adrenalina delle mountain bike.
Domenica 22 giugno, la pittoresca Limone Piemonte (CN), incastonata tra le Alpi Marittime, è stata lo scenario di un evento che ha acceso i riflettori su una disciplina ciclistica meno conosciuta al grande pubblico, ma ricca di fascino, sfide e un’indomita passione: il ciclismo in moutain bike (MBT) col la via del sale marathon. Lontano dalle strade asfaltate e dalla popolarità mediatica del Giro d’Italia o del tour de France, si apre un universo parallelo fatto di sentieri sterrati, discese mozzafiato, salite che mettono alla prova corpo e mente, e un legame profondo con la natura selvaggia. È un mondo dove il rumore delle gomme sulla ghiaia e il fruscio del vento tra gli alberi sostituiscono il boato della folla, e dove ogni curva nasconde una nuova emozione.
Oltre l’asfalto,
la natura selvaggia
Per la maggior parte di noi, l’idea di ciclismo agonistico evoca immediatamente le immagini epiche delle grandi gare su strada, con i loro plotoni colorati che sfrecciano su lunghe lingue d’asfalto. Tuttavia, esiste un’altra dimensione, quella delle mountain bike, dove la natura selvaggia diventa il vero campo di gara. Qui, i percorsi non sono tracciati da linee bianche, ma da radici affioranti, rocce, fango e ghiaia. Ed è proprio in questa giornata a Limone Piemonte che ho avuto l’opportunità di immergermi, in questo mondo. Ho seguito, alla partenza e all’arrivo, la gara di Alessandro e Federico Peiretti, figli di cari amici, Pier e Sabina. La loro passione, è stata una porta d’accesso a una realtà che, pur essendo nipote di un appassionato ciclista che ha dedicato la sua vita alla bici da strada (anche se non a livello agonistico), mi era rimasta quasi del tutto sconosciuta.
È stata una giornata non solo rilassante, grazie all’aria fresca di montagna e ai paesaggi rigogliosi, ma anche incredibilmente interessante.
Le sfide del fuoristrada
Assistere alla partenza di una gara di mountain bike è un’occasione per molteplici riflessioni. La memoria corre subito alle mie modeste esperienze con la MTB, quelle brevi passeggiate nei campi da ragazzina, che già allora mi sembravano un’impresa. Ricordo con precisione le difficoltà incontrate sui terreni sconnessi, dove le ruote faticano a trovare la giusta aderenza a causa del fondo accidentato, delle radici insidiose o della ghiaia che fa perdere stabilità. Ogni sasso, ogni buca, diventa un ostacolo da superare, richiedendo attenzione costante e una buona dose di equilibrio.
Immaginare poi ragazzi come Alessandro e Federico, ma anche atleti di gran lunga più grandi – ho visto persone di tutte le età affrontare questa impegnativa gara – cimentarsi in percorsi di lunga durata e decisamente più ardui della mia semplice passeggiata, suscita un profondo senso di ammirazione. Non si tratta solo di forza fisica; è una combinazione di resistenza, abilità tecnica, lucidità mentale e una determinazione ferrea. La capacità di superare ostacoli naturali, di mantenere il controllo su terreni impervi, di gestire la fatica per ore e di prendere decisioni rapide in frazioni di secondo è davvero sorprendente. Ogni discesa è un atto di fiducia in se stessi e nel mezzo, ogni salita una prova di volontà. Il fuoristrada non ammette distrazioni. Ed è proprio questa combinazione di elementi a rendere la mountain bike uno sport così affascinante e completo.
Il vasto mondo
del ciclismo fuori strada
Ma di cosa si tratta nello specifico, questo mondo così variegato? Il ciclismo in mountain bike comprende diverse discipline, ognuna con le sue peculiarità e le sue sfide uniche, tutte caratterizzate dall’utilizzo di biciclette robuste e appositamente progettate per affrontare percorsi fuoristrada.
Non solo giro d’Italia
Una prova di resistenza e strategia
Tra le discipline più diffuse e apprezzate, soprattutto a livello amatoriale e semi-professionistico, spicca la moutain bike marathon. La gara di Limone Piemonte, era di questa categoria. A differenza delle gare di Cross-Country (XC), che si svolgono su percorsi tecnici più brevi e con più giri, le marathon, sono vere e proprie prove di resistenza. Questi percorsi sono lunghi, variando generalmente dai 60 ai 120 chilometri – e talvolta anche di più – con dislivelli importanti che possono superare i 2.000 o 3.000 metri. Immaginate ore e ore in sella, affrontando salite interminabili che mettono alla prova i muscoli fino al limite, discese tecniche che richiedono massima concentrazione e abilità, e tratti pianeggianti dove è fondamentale mantenere un ritmo costante.
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L’importanza della
strategia
Le marathon non sono solo una questione di gambe forti; sono anche una sfida strategica. Gli atleti devono saper gestire le proprie energie, dosando lo sforzo lungo il percorso (un po’ come avviene nelle maratone a piedi), sapendo quando spingere e quando recuperare.
Gestione del mezzo e fattori ambientali
L’alimentazione e l’idratazione diventano cruciali, così come la gestione del proprio mezzo: forature, problemi meccanici o semplicemente un sella scomoda possono compromettere l’intera gara (come purtroppo è successo a Federico, con la rottura di una ruota). La capacità di leggere il terreno, di scegliere la traiettoria migliore, di superare gli avversari nei momenti giusti e di mantenere alta la motivazione anche quando la fatica si fa sentire è ciò che distingue i veri campioni. Spesso, queste gare si svolgono in ambienti naturali spettacolari, immersi in boschi, montagne o parchi naturali, offrendo ai partecipanti (e talvolta anche agli spettatori lungo il percorso) panorami mozzafiato che ripagano in parte la fatica.
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Le altre discipline
Cross-Country (XC)
E’ una disciplina ciclistica che si svolge su circuiti brevi ma estremamente tecnici. Queste gare sono un vero banco di prova per gli atleti, caratterizzate da un susseguirsi incalzante di salite ripide che mettono alla prova la resistenza e l’esplosività muscolare. Le discese veloci richiedono invece grande coraggio e precisione nella guida. Il percorso è reso ancora più impegnativo dalla presenza di ostacoli, sia artificiali che naturali, come rocce, radici, tronchi, salti o sezioni rocciose, che richiedono un’ottima abilità di guida e una reattività immediata.
Downhill (DH)
E’ una disciplina ciclistica ad alta adrenalina in cui gli atleti si lanciano a tutta velocità in discesa su percorsi estremamente ripidi e tecnici. Questi tracciati sono veri e propri concentrati di difficoltà, arricchiti da salti spettacolari, rocce affioranti e radici insidiose che rendono ogni metro una sfida. Non è solo una questione di velocità; il Downhill richiede un coraggio impareggiabile per affrontare le pendenze vertiginose e una precisione millimetrica nella guida per superare gli ostacoli a velocità estreme. Ogni errore può essere determinante, rendendo questa disciplina un test supremo di abilità e nervi saldi.
Enduro
Combina la resistenza delle salite con l’adrenalina delle discese cronometrate. Questa disciplina, spesso caratterizzata da salite pedalate o da comode risalite meccanizzate, testa la preparazione fisica degli atleti. Tuttavia, è nelle discese che l’azione si fa più intensa, con sezioni cronometrate che richiedono audacia e rigore. È considerata la disciplina più completa del ciclismo fuoristrada, poiché riesce a fondere armoniosamente le abilità tecniche e la guida aggressiva tipiche del Downhill con la resistenza e la capacità di affrontare lunghe distanze proprie del Cross-Country . Questo connubio la rende una sfida avvincente e un vero banco di prova per i ciclisti più versatili.
Freeride/Slopestyle
Rappresentano l’anima più acrobatica e spettacolare del ciclismo, distaccandosi dall’agonismo puro per concentrarsi sull’espressione creativa. Qui, gli atleti non gareggiano contro il tempo, ma si esibiscono in trick e salti spettacolari che sfidano la gravità e i limiti della bicicletta. Che si tratti di strutture artificiali appositamente create o di ostacoli naturali sapientemente interpretati, l’obiettivo è sempre lo stesso: stupire il pubblico con evoluzioni mozzafiato, dimostrando un controllo del mezzo e una padronanza dello spazio davvero unici. È uno show di adrenalina e abilità, dove l’arte della guida si fonde con la pura acrobazia. competitive e più focalizzate sull’acrobatica e lo spettacolo, con atleti che eseguono trick e salti spettacolari su strutture artificiali o naturali.
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Un legame indissolubile
con la natura
Questo sport, oltre a regalare emozioni forti e a spingere gli atleti a superare i propri limiti, offre un contatto profondo con l’ambiente. La mountain bike è un mezzo per esplorare paesaggi remoti, per immergersi nella natura più incontaminata, per sentire il profumo del bosco dopo la pioggia e il calore del sole sulla pelle. È un modo per riconnettersi con se stessi e con l’ambiente circostante, lontano dal frastuono della vita quotidiana. Le uscite in MTB sono spesso un’occasione per stare in compagnia, per condividere la fatica e la gioia di una nuova scoperta con amici, creando legami indissolubili.
La mia esperienza a Limone Piemonte, seguendo Alessandro e Federico, è stata una rivelazione. Ha dimostrato come il mondo del ciclismo sia molto più vasto e variegato di quanto si possa immaginare, e come ogni sua sfaccettatura nasconda storie di passione, dedizione e incredibili capacità umane. È una testimonianza di come, anche in discipline meno sotto i riflettori, ci sia un universo di atleti che ogni giorno si allenano, si mettono alla prova e affrontano sfide immense con umiltà e determinazione.
La mountain bike è un invito a uscire dalla propria zona di comfort, a esplorare nuovi sentieri, metaforici e reali. È un promemoria che, a volte, le avventure più belle si trovano proprio dove meno te lo aspetti, lontano dalle strade battute. Che tu sia un ciclista esperto o un neofita, l’invito è lo stesso: lasciati sorprendere dalla bellezza e dalla sfida che la natura offre. E chissà, magari la prossima volta sarai tu a percorrere i sentieri di Limone Piemonte.
Sei mai stato a una gara di mountain bike o ti piacerebbe scoprire di più su questo affascinante sport che unisce fatica, adrenalina e una profonda connessione con la natura? Scrivilo nei commenti.
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