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Benessere

Lo sport e il valore aggiunto

Lo sport non è soltanto professionismo, applausi e business, esiste un mondo di persone che si dedicano a un’attività sportiva per motivi di hobby, tenersi in forma, togliere lo stress, svagarsi, socializzare.

Nell’adolescenza praticare uno sport educa alla stima di sé stessi, al controllo delle emozioni, aiuta a mantenere le amicizie e a consolidarle.

Un adolescente che pratica sport per passione considera questa attività fondamentale elemento della vita. Toglierlo equivale a fare un danno enorme.

Il nuovo decreto di questo inizio 2022, vieta ai non vaccinati di età superiore a anni 12, lo sport sia all’aperto che al chiuso, considerato attività non essenziale, tuttavia la permette a chi è munito di certificato verde.

L’impatto che questo provvedimento ha avuto su mio figlio è stato enorme, ogni giorno mi chiede di tornare a fare calcio. Comprende che questo non è possibile, capisce la mia ragionevole decisione di non sottostare a un ricatto per permetterglielo ma è molto triste e io con lui.

La maggioranza delle persone accetta questa imposizione e cede alla regola vaccinando il figlio, una parte dei genitori come me non ritiene di farlo. Il gioco non vale la candela. Inizialmente mi aspettavo rimostranze degli altri genitori, gesti solidali. Mai avere aspettative per non restare delusi e dopo un primo momento di rabbia, ho accettato la situazione. Poi è arrivata una piccola luce, una mamma il cui figlio possiede un green pass da guarigione, che per protesta non vuole mandare il figlio a allenamento.

Questo gesto mi ha commossa, mi sono domandata se avrei avuto la forza di fare altrettanto e ho detto a questa amica che non si può pretendere di far pagare ai ragazzi gli errori degli adulti. Il suo ragazzo probabilmente vive questa privazione come un’ingiustizia, come il mio. Non so cosa decideranno, quello che so è che a volte un gesto vale più di mille parole. Ringrazio e rinforzo da questo momento il mio sentirmi unita al mondo intero.

Un’altra occasione di sentirmi unita al resto del mondo mi è arrivata da un messaggio in una chat informativa dove un gruppo di persone con le stesse idee circa l’imposizione della tessera verde nello sport si accordano per far conoscere i ragazzi e far loro fare dei gruppetti in base all’età, di attività motoria, probabilmente non sarà il calcio che in questo momento è vietato ma sarà una bella esperienza comunque per i bambini. Il primo incontro è andato bene, si sono adeguati alla nuova situazione: con altri ragazzi hanno fatto corpo libero in un parco seguendo le istruzioni di un allenatore. A partire da adesso sanno di non essere da soli e che se lo si vuole, si può trovare una soluzione insieme.

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